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Grandine: come si forma e quali sono i rischi

La grandine è una precipitazione di ghiaccio che si forma nei cumulonembi durante intensi temporali. Scopri come si origina, quali sono le sue caratteristiche e quali rischi comporta.

La grandine è un fenomeno meteo che si manifesta con la caduta di chicchi di ghiaccio di dimensioni variabili, spesso associata a temporali intensi. Questi chicchi, noti anche come grani di grandine, possono causare danni significativi all’agricoltura, ai veicoli e alle infrastrutture urbane. La loro formazione avviene esclusivamente all’interno di nubi cumuliformi particolarmente sviluppate, chiamate cumulonembi, che raggiungono anche i 10.000 metri di quota.

Come si forma la grandine: il ruolo dei cumulonembi

La grandine si origina quando aria calda e umida sale rapidamente all’interno di un cumulonembo. All’aumentare dell’altitudine, la temperatura dell’aria diminuisce e il vapore acqueo si condensa, formando goccioline d’acqua che si congelano. Le forti correnti ascensionali presenti nella nube mantengono in sospensione i primi nuclei di ghiaccio, che continuano a salire e scendere, accumulando strati di acqua che si ricongelano. Questo processo si ripete fino a quando il chicco diventa troppo pesante e precipita al suolo.

Dimensioni, velocità e rischi associati

Le dimensioni dei chicchi di grandine variano da pochi millimetri a diversi centimetri, ma si considerano tali solo quelli superiori ai 5 millimetri. I chicchi più piccoli cadono a una velocità di circa 15 m/s, mentre quelli di diametro maggiore possono raggiungere anche 40 m/s. La grandine rappresenta un pericolo concreto per coltivazioni, frutteti, abitazioni e mezzi di trasporto, causando danni che possono risultare ingenti soprattutto durante le forti grandinate.

Previsione e monitoraggio della grandine

La previsione di questo fenomeno è complessa, poiché dipende dalla presenza di cumulonembi molto sviluppati e da specifiche condizioni atmosferiche. I meteorologi utilizzano strumenti come il grelimetro per misurare la quantità e le dimensioni dei chicchi di ghiaccio, mentre il monitoraggio in tempo reale permette di individuare le aree più a rischio durante i temporali estivi.

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NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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