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Giro d’Italia Modena: meteo, percorso e previsioni per la dodicesima tappa

Il Giro d’Italia 2025 arriva a Modena con una dodicesima tappa ricca di emozioni: scopri il meteo previsto, le caratteristiche del percorso e tutti i dettagli utili per seguire la corsa tra pianure e colline emiliane

La dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025 vede Modena protagonista come città di partenza di una frazione che promette spettacolo sia dal punto di vista sportivo che meteorologico. In questa giornata, i corridori affronteranno un percorso variegato, reso ancora più interessante dalle condizioni meteo tipiche della pianura padana di fine maggio. Analizziamo nel dettaglio la tappa, le previsioni atmosferiche e le possibili insidie per atleti e pubblico.

Giro d’Italia 2025: il percorso della tappa Modena-Viadana

La dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025 parte da Modena e si conclude a Viadana (Oglio-Po), per un totale di 172 km. Il tracciato presenta i primi 100 km caratterizzati da un andamento “mosso”, con due GPM di terza categoria: la salita di Baiso (quota 543 metri, 9 km al 3,3% di pendenza media, punte del 11%) e quella di Borsea (quota 389 metri, 4 km al 5,2% medio, massimo 12%). Dopo queste asperità, la corsa si spiana completamente, offrendo circa 70 km di pianura, ideali per velocisti e squadre che puntano al circuito finale di 27 km intorno a Viadana.

Meteo Modena: previsioni per la tappa del 22 maggio 2025

Le previsioni meteo per Modena il 22 maggio indicano condizioni di cielo molto nuvoloso e temperature miti, con valori attesi intorno ai 23°C. Sono possibili dei brevi piovaschi nell’arco della giornata, comunque con accumuli inferiori ai 5 mm,  e venti deboli, attorno ai 7 km/h provenienti da nord. Anche a Viadana il tempo sarà prevalentemente nuvoloso, caratterizzato da brevi momenti piovosi e con temperature lievemente inferiori (21°C).

Impatto delle condizioni meteorologiche sulla corsa

Un meteo stabile e temperature moderate favoriscono le prestazioni degli atleti, specialmente nei tratti pianeggianti dopo le prime asperità. L’assenza di pioggia riduce il rischio di cadute nelle curve e nei centri abitati, dove sono presenti i consueti ostacoli al traffico. Tuttavia, il vento potrebbe giocare un ruolo strategico nelle fasi finali, soprattutto nei lunghi rettilinei che caratterizzano il circuito conclusivo. Le squadre dei velocisti dovranno prestare attenzione ai possibili ventagli e sfruttare le condizioni per organizzare la volata.

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