Etna: crollo della parete del cratere di Sud-Est dopo le recenti eruzioni

Il vulcano Etna, uno dei più attivi al mondo, continua a mostrare la sua imponente forza con una serie di eruzioni che hanno caratterizzato i primi mesi del 2025. L’ultima significativa attività ha portato al crollo parziale della parete del cratere di Sud-Est, modificando ulteriormente la morfologia della sommità del vulcano siciliano.
Etna, spettacolare nube eruttiva: fontana di lava e forte tremore vulcanico
Una spettacolare eruzione dell’Etna ha generato una densa nube eruttiva che si innalza per diversi chilometri sopra il vulcano attivo più grande d’Europa. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo (INGV-OE) di Catania, l’evento è stato provocato da un flusso piroclastico, probabilmente causato dal collasso di materiale sul fianco settentrionale del cratere di Sud-Est.
Le prime osservazioni indicano che il materiale incandescente non ha oltrepassato l’orlo della Valle del Leone, rimanendo confinato nell’area sommitale. L’attività esplosiva si è rapidamente intensificata, evolvendo in una vera e propria fontana di lava, mentre il tremore vulcanico ha raggiunto valori particolarmente elevati.
Nonostante l’intensità del fenomeno, l’aeroporto di Catania “Vincenzo Bellini” è pienamente operativo. L’INGV-OE ha aggiornato il bollettino VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation), passando al livello di allerta arancione, sottolineando che l’attività vulcanica è attualmente limitata alla zona sommitale.
L’eruzione dell’Etna continua a essere monitorata in tempo reale dagli esperti, mentre la situazione è costantemente sotto controllo per garantire la sicurezza di residenti e viaggiatori.
🇮🇹 [ ITALIE / SICILE ]
Impressionnante éruption de l’Etna
Les randonneurs poussés à fuir 🌋
(02/06/25 📹 Aurélien Pouzin)pic.twitter.com/1Mohnqinil
— Alexandre (@alex_le_bars) 2 giugno 2025
Intensa attività eruttiva del 2025
Dal 15 marzo 2025, il cratere di Sud-Est dell’Etna ha registrato ben nove episodi eruttivi, con l’ultimo significativo evento verificatosi il 18 aprile. Durante questa eruzione, osservatori e vulcanologi hanno documentato spettacolari fontane di lava e colate che hanno illuminato il cielo notturno. L’attività è stata preceduta da ore di venti gelidi e forti, con un inizio lento che è poi culminato in uno spettacolo naturale di rara bellezza.
Modifiche strutturali al cratere
La continua attività ha causato importanti modifiche strutturali, tra cui il crollo di una sezione della parete del cratere. Questo fenomeno non è insolito per l’Etna, la cui forma cambia costantemente a causa delle frequenti eruzioni. A febbraio, una nuova fase eruttiva aveva già generato una nuova colata lavica dalla frattura alla base del cratere Bocca Nuova, e il 28 febbraio è stato identificato un nuovo pit crater degassante sul fianco meridionale dello stesso cratere.
Con un’altezza di circa 3.300 metri, l’Etna rimane il vulcano attivo più alto dell’Europa continentale e continua a rappresentare un laboratorio naturale di inestimabile valore per la ricerca vulcanologica, oltre che un’attrazione spettacolare per residenti e visitatori dell’isola.
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