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Caldo estremo in Europa dell’Est e Grecia: record di temperature e allerta rossa

Europa dell’Est e Grecia sotto una nuova ondata di caldo: temperature oltre i 40°C, allerta rossa e disagi crescenti per cittadini e turisti. Il fenomeno coinvolge tutta l’area balcanica.

L’estate 2025 si sta distinguendo per un’eccezionale ondata di caldo che investe con forza l’Europa dell’Est e la Grecia. In queste regioni, le temperature hanno raggiunto livelli estremi, con punte che hanno superato i 40°C e la proclamazione di allerta rossa per rischio caldo in diverse aree. L’anticiclone africano continua a dominare lo scenario meteorologico, portando non solo picchi termici ma anche notti tropicali che rendono difficile il recupero fisico e mentale della popolazione.

Temperature record in Grecia e nei Balcani: caldo senza precedenti

In Grecia il caldo ha raggiunto livelli eccezionali, con temperature che anche nelle ultime ore hanno superato i 40°C, fino a toccare i 43°C nelle zone interne e nelle isole. Le autorità hanno disposto la chiusura dell’Acropoli e dei principali siti archeologici nelle ore centrali della giornata, per tutelare la salute di turisti e lavoratori. Le lunghe code di visitatori si formano già dal mattino, nel tentativo di evitare il picco di calore, muniti di acqua, creme solari e ventagli. In tutto il Mediterraneo orientale, dal Nord Africa a Cipro e Turchia, si registrano valori termici fuori scala, con minime notturne che spesso non scendono sotto i 30°C e massime che sfiorano i 49°C nelle aree desertiche più esposte.

Allerta rossa e disagi in Europa orientale: caldo anomalo e notti tropicali

Il caldo estremo non risparmia i Paesi dell’Est Europa. Da Russia e Ucraina fino a tutta l’area balcanica, si registrano anomalie termiche di 8-10°C sopra la media stagionale. In Ucraina, alcune città hanno toccato il record storico con quasi 40°C. Anche le notti sono diventate insolitamente calde: in molte località la temperatura non scende mai sotto i 25°C, favorendo un clima afoso e opprimente che mette a dura prova il benessere di anziani, bambini e soggetti fragili. Le autorità sanitarie hanno diramato avvisi di rischio e raccomandazioni per evitare l’esposizione nelle ore più calde.

Effetti del caldo sulla vita quotidiana: il caso del Kosovo e dei Balcani

Il caldo torrido sta modificando anche le abitudini quotidiane nei Balcani. In Kosovo, la domanda di ghiaccio è letteralmente esplosa: piccole imprese lavorano a pieno ritmo per soddisfare le esigenze di bar e ristoranti, dove ogni bevanda viene servita con abbondante ghiaccio per offrire un minimo di refrigerio. A Sarajevo, molti residenti e turisti cercano sollievo nelle aree verdi e presso le sorgenti del fiume Bosna, dove l’acqua fresca rappresenta una delle poche possibilità di sfuggire al caldo soffocante. L’ondata di calore in corso è la terza della stagione, con temperature che si attestano stabilmente sui 40°C e che continuano a generare allerta meteo e rischi per la salute pubblica.

L’anticiclone africano e le conseguenze sulla salute pubblica

La persistenza dell’anticiclone africano determina non solo massime elevate, ma anche un aumento delle temperature minime notturne, rendendo le notti tropicali un fenomeno sempre più diffuso. Questo scenario favorisce la crescita dei disagi legati a insonnia, colpi di calore e problemi cardiovascolari, specialmente tra le fasce più vulnerabili della popolazione. Le autorità raccomandano idratazione costante, limitazione delle attività all’aperto e attenzione particolare ai bambini e agli anziani.

Turismo e attività all’aperto: misure straordinarie in Grecia e nei Balcani

Il turismo in Grecia e nei Balcani risente fortemente della calura. I principali siti archeologici adottano orari ridotti e chiusure temporanee nelle ore più calde, mentre le località balneari e montane vedono un afflusso crescente di visitatori in cerca di refrigerio. Le strutture ricettive e i servizi pubblici si stanno adattando a una stagione che, per intensità e durata, si sta rivelando tra le più calde mai registrate.

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