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Caldo estremo in Europa: allerta rossa e ondate di calore diffuse

L’Europa vive una fase di caldo intenso con allerta rossa in diverse aree e ondate di calore alimentate dall’alta pressione nord-africana. Temperature oltre la media e picchi elevati attesi in più Paesi.

L’Europa sta attraversando una fase di caldo estremo che interessa gran parte del continente, sostenuta dalla alta pressione nord-africana che sta estendendo la sua influenza dalla Penisola Iberica ai Balcani. Secondo gli aggiornamenti più recenti, la ondata di calore è intensa, diffusa e destinata a persistere, con temperature sopra le medie stagionali e valori massimi prossimi o superiori ai 35-40 gradi in molte aree dell’Europa meridionale e centrale. Il contesto europeo riflette un trend già evidenziato per l’estate 2025, tra le più calde degli ultimi anni, con condizioni favorevoli a nuove temperature record e notti tropicali.

Allerta rossa in Europa sud-occidentale e Balcani

Nei prossimi giorni, l’azione dell’anticiclone africano continuerà a convogliare aria molto calda verso la Francia sud-occidentale, i Balcani e parte dell’Europa centrale, sostenendo condizioni di canicola con bollino rosso per le temperature elevate in più Paesi. La Francia sud-occidentale rientra tra le aree più esposte, mentre nei territori balcanici si segnalano valori di picco potenzialmente fino a 40 gradi e oltre nelle zone interne più continentali. Il quadro sinottico conferma una fase prolungata, con apporti di aria calda dal Nord Africa e compressione adiabatica che esalta i valori massimi nelle pianure interne.

Ondata di calore e picchi oltre i 40 gradi

Il consolidamento dell’alta pressione su vasta scala europea sta innescando una ondata di calore particolarmente incisiva. In questa configurazione è plausibile attendersi temperature fino a 40°C in diverse aree dell’Europa meridionale, con punte localmente superiori nei settori più interni e lontani dalle influenze marittime. La persistenza dell’anticiclone favorirà anche notti tropicali con temperature minime molto alte, un fattore critico per il disagio fisiologico e per la tenuta dei servizi essenziali, come rete elettrica e idrica. Il riscaldamento anomalo si inserisce nella tendenza recente che vede l’Europa scaldarsi più velocemente della media globale, incrementando la frequenza delle ondate di calore estive.

Regno Unito: aumento termico e soglia di ondata di calore

Anche il Regno Unito risente dell’espansione dell’alta pressione verso nord: una circolazione con contributo di aria calda da sud favorirà un marcato aumento delle temperature in Inghilterra e Galles nella prima parte della settimana. Sono attese massime localmente sopra i 30°C nelle aree interne, con probabilità di raggiungere i criteri di ondata di calore su vaste porzioni dell’Inghilterra centrale e meridionale. Il picco termico è previsto sulle conurbazioni dell’area londinese e lungo le valli più esposte al riscaldamento diurno, in un contesto di cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso che potenzia l’insolazione.

Balcani e Mediterraneo orientale sotto canicola prolungata

La cupola anticiclonica include i settori balcanici, dove la combinazione tra subsidenza e scarsa ventilazione intensifica la canicola. Le massime possono spingersi fino a sfiorare i 40°C su ampie aree tra Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania e Grecia settentrionale, con locali superamenti nelle pianure più interne. Le temperature minime elevate riducono il raffrescamento notturno, acuendo il carico termico. In questo contesto, l’attenzione resta alta anche per possibili criticità su ecosistemi e assetti agro-forestali, tipiche dei periodi di caldo estremo prolungato.

Francia, vasto incendio contenuto nell’Aude

Nel Sud della Francia, in Occitania, i vigili del fuoco dell’area dell’Aude hanno riferito di aver contenuto il vasto incendio boschivo. L’episodio si è sviluppato in un contesto di caldo intenso e vento caldo e secco, condizioni che hanno reso complesse le operazioni di spegnimento. Si registrano una vittima e diversi feriti, mentre le autorità mantengono alta l’attenzione per eventuali riattivazioni di focolai in presenza di vegetazione arsa e umidità molto bassa. La concomitanza tra ondata di calore e stress idrico della vegetazione resta un fattore aggravante per gli incendi estivi nel bacino mediterraneo.

Tendenza: durata e aree più esposte

Le analisi indicano che la fase anticiclonica potrà risultare tenace, con una durata di diversi giorni e una progressiva estensione del campo di alta pressione verso il cuore del continente. Le aree più esposte a valori estremi restano l’Europa sud-occidentale, i settori tirrenici e le regioni interne dei Balcani, dove l’effetto di subsidenza accentua i picchi diurni e le notti tropicali. Possibili temporanee attenuazioni del caldo potranno verificarsi solo in presenza di infiltrazioni più fresche in quota o locali temporali di calore sui rilievi, senza tuttavia modificare il disegno sinottico generale.


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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