Caldo estremo e incendio record in Francia: allerta massima nel Centro-Sud

Il Centro-Sud della Francia è in allerta per caldo estremo e temporali, mentre il paese affronta il più grande incendio boschivo degli ultimi 75 anni. Temperature record e devastazione ambientale preoccupano autorità e cittadini.
Negli ultimi giorni la Francia sta vivendo una situazione climatica drammatica: il Centro-Sud del paese è stato posto in allerta arancione per il caldo estremo e i temporali, mentre un devastante incendio boschivo sta sconvolgendo la regione, con danni senza precedenti negli ultimi decenni. Le temperature hanno raggiunto picchi fino a 38-39 gradi e la siccità, unita ai venti forti, ha favorito la propagazione delle fiamme, rendendo la situazione particolarmente critica.
Caldo estremo in Francia: allerta e temperature record
Il caldo estremo sta interessando gran parte dell’Europa meridionale, con la Francia tra i paesi maggiormente colpiti. Nelle ultime 48 ore, le temperature nel Centro-Sud francese hanno toccato valori eccezionali: ieri si sono registrati picchi fino a 38 gradi, mentre per oggi sono attese punte di 38-39 gradi. L’agenzia nazionale di meteorologia ha emesso un codice arancione per il caldo e l’allerta per temporali in diverse aree, raccomandando ai cittadini di evitare spostamenti non essenziali e di adottare tutte le precauzioni possibili per proteggersi dalle alte temperature.
La presenza dell’anticiclone africano sta favorendo una nuova ondata di calore che coinvolge non solo l’Italia ma anche la Francia, la Spagna e altri paesi dell’Europa meridionale. Le condizioni di siccità prolungata e l’assenza di precipitazioni significative hanno reso il territorio particolarmente vulnerabile a fenomeni estremi come incendi boschivi e tempeste improvvise.
Il più grande incendio boschivo in Francia degli ultimi 75 anni
Parallelamente all’ondata di caldo estremo, il Sud della Francia è stato teatro di un incendio boschivo di proporzioni storiche. Si tratta del più vasto incendio degli ultimi 75 anni, che ha già bruciato un’area superiore a quella della città di Parigi, ovvero oltre 16.000 ettari di foresta e villaggi nel massiccio delle Corbières. Il rogo, alimentato da venti secchi e da una vegetazione resa arida dalla siccità prolungata, ha distrutto o danneggiato almeno 36 abitazioni e costretto circa 2.000 persone tra residenti e turisti a evacuare le proprie case.
Le autorità francesi hanno dichiarato che l’incendio, pur essendo stato messo sotto controllo grazie all’intervento di centinaia di vigili del fuoco e all’utilizzo di elicotteri per lo sgancio di acqua, continuerà a bruciare ancora per diversi giorni. La situazione rimane complessa: il bilancio provvisorio parla di almeno una vittima, una donna che non ha seguito le indicazioni di evacuazione, e di almeno 13 feriti, tra cui 11 pompieri. Tre persone risultano ancora disperse e sono in corso ricerche e accertamenti per valutare l’entità dei danni.
Cause, conseguenze e rischi futuri
L’incendio boschivo che ha colpito il Sud della Francia si è propagato con una rapidità insolita, favorita da mesi di siccità, temperature elevate e vegetazione estremamente secca. Gli esperti sottolineano come la combinazione di caldo estremo e mancanza di piogge renda la regione mediterranea particolarmente esposta a fenomeni di questo tipo. Le immagini aeree mostrano un paesaggio di alberi scheletrici e terra bruciata, simile a un ambiente lunare, simbolo della devastazione ambientale causata dal fuoco.
Le autorità hanno avviato un’indagine per individuare le cause del rogo, mentre la popolazione è stata invitata a restare confinata nelle proprie abitazioni, salvo ricevere ordini di evacuazione dalle squadre di soccorso. Coloro che sono già stati evacuati sono stati accolti in centri di accoglienza temporanei dislocati in 17 comuni della zona.
Un’estate di emergenza tra caldo e incendi
L’estate 2025 si sta rivelando tra le più difficili mai vissute dalla Francia in termini di emergenza climatica. Le ondate di calore estremo, unite al rischio sempre più elevato di incendi boschivi, stanno mettendo a dura prova sia le infrastrutture che la capacità di risposta delle autorità. Gli scienziati avvertono che le estati sempre più calde e secche nel bacino del Mediterraneo aumentano il rischio di grandi incendi e di eventi meteorologici estremi.
La situazione attuale in Francia è un campanello d’allarme anche per gli altri paesi dell’Europa meridionale, come Italia e Spagna, già colpiti da ondate di calore e fenomeni meteorologici estremi in questa stagione. Le previsioni indicano che il caldo continuerà almeno fino a Ferragosto, con temperature che potranno raggiungere o superare i 40 gradi nelle aree più esposte.
NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.
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