Clima, allarme di Copernicus: la soglia di 1.5°C è più vicina del previsto

L’ultimo rapporto del Copernicus Climate Change Service (C3S) conferma che il clima terrestre sta cambiando a un ritmo allarmante. L’analisi dell’applicazione Global temperature-trend-monitor mostra che la soglia di +1,5°C di riscaldamento globale rispetto ai livelli preindustriali potrebbe essere superata già nel maggio 2029, molto prima delle stime iniziali fatte al momento dell’Accordo di Parigi nel 2015.
Come sottolinea Copernicus, «quando l’Accordo fu approvato, l’applicazione proiettava che la soglia di 1,5°C sarebbe stata raggiunta nel marzo 2045. Oggi, dieci anni dopo, la stima è di maggio 2029». L’app utilizza il dataset ERA5 e una semplice estrapolazione lineare delle temperature globali per stimare la traiettoria del riscaldamento, offrendo una chiara indicazione di quanto rapidamente il clima globale stia cambiando.
Il clima si riscalda più velocemente
Nel 2015 la temperatura media mondiale era di +0,98°C sopra i livelli preindustriali; oggi siamo già a +1,25°C. La stima del superamento dei +1,5°C è passata da 27 anni a soli 4 anni, confermando un’accelerazione senza precedenti del riscaldamento climatico. Secondo C3S, «questo cambiamento impressionante suggerisce che il riscaldamento globale si è accelerato rapidamente negli ultimi anni».
L’applicazione di Copernicus non è uno strumento predittivo, ma serve a visualizzare il trend del clima globale, evidenziando quanto velocemente ci stiamo avvicinando a soglie critiche.
Gas serra e record climatici
La causa principale di questo peggioramento del clima è l’aumento delle concentrazioni di gas serra, che continuano a crescere ogni anno. «È evidente che le concentrazioni sempre crescenti di gas serra nell’atmosfera hanno aggravato la situazione», spiega Copernicus, rendendo sempre più difficile rispettare il limite di +1,5°C.
Gli ultimi dati mostrano che 2023, 2024 e 2025 saranno probabilmente gli anni più caldi mai registrati, con mesi consecutivi sopra il livello di 1,5°C. L’applicazione Climate Pulse conferma questa tendenza anche su oceani e ghiacci marini, due indicatori chiave del cambiamento climatico.
Obiettivi di Parigi sempre più lontani
Il primo Global Stocktake dell’ONU ha evidenziato che gli impegni dei Paesi firmatari non bastano a mantenere il clima globale «ben al di sotto dei 2°C» e «possibilmente entro 1,5°C».
Copernicus avverte che il problema non è solo quando si raggiungerà la soglia di +1,5°C, ma quanto velocemente il clima sta cambiando: «Il tempo per agire sta finendo molto rapidamente».
NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.
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