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Alluvioni in Cina: piogge estreme distruggono il Ponte dell’Amicizia e causano vittime

Violente alluvioni hanno colpito il confine tra Cina e Nepal, spazzando via il Ponte dell’Amicizia e causando numerose vittime e dispersi. Le piogge monsoniche e i resti del ciclone Danas sono tra le cause principali delle inondazioni che hanno colpito anche Pechino.

Le recenti alluvioni che hanno colpito la Cina stanno provocando gravi danni e vittime, con effetti che si estendono anche al vicino Nepal. Le piogge estreme, alimentate dalla combinazione tra i resti del ciclone Danas e le piogge monsoniche dell’Asia orientale, hanno provocato la distruzione del Ponte dell’Amicizia – noto anche come Miteri Bridge – sul fiume Bhotekoshi, un’infrastruttura chiave per i collegamenti e gli scambi commerciali tra i due Paesi.

Le cause delle alluvioni: tra cicloni e monsoni

L’eccezionale ondata di maltempo che ha investito la regione è stata innescata dalla fusione tra i resti del ciclone Danas – il quarto tifone della stagione – e le tradizionali piogge monsoniche che ogni anno colpiscono l’Asia orientale. Questa combinazione ha generato precipitazioni estreme, causando l’esondazione di diversi corsi d’acqua e allagamenti diffusi nelle aree montane tra Cina e Nepal. Gli esperti sottolineano come il cambiamento climatico stia rendendo sempre più frequenti e violenti questi fenomeni meteorologici.

Il crollo del Ponte dell’Amicizia e le conseguenze per la regione

Il Ponte dell’Amicizia, fondamentale per il transito di merci e persone tra Cina e Nepal, è stato completamente spazzato via dalla piena del fiume Bhotekoshi. Questo evento ha causato l’isolamento di intere comunità nel distretto di Rasuwa e l’interruzione degli scambi commerciali, aggravando ulteriormente la situazione di emergenza. Decine di veicoli e abitazioni sono stati danneggiati, rendendo ancora più difficili le operazioni di soccorsi.

Bilancio delle vittime e situazione attuale

Il bilancio delle vittime è drammatico: almeno nove persone hanno perso la vita e risultano ancora diversi dispersi, tra cui cittadini cinesi e nepalesi. Le autorità locali hanno attivato tutte le risorse disponibili per le attività di ricerca e salvataggio, riuscendo a trarre in salvo decine di persone nonostante le condizioni proibitive. Anche la capitale Pechino è stata colpita da forti piogge, che hanno causato ulteriori disagi e allerta in tutta la regione.

Un’emergenza che si ripete: il ruolo del cambiamento climatico

Le inondazioni e le frane sono sempre più frequenti durante la stagione monsonica in Asia meridionale, ma la crescente intensità di questi eventi è attribuita al cambiamento climatico. Le autorità cinesi e nepalesi continuano a monitorare la situazione, mentre la popolazione locale affronta gravi difficoltà legate alla perdita di infrastrutture, abitazioni e mezzi di sussistenza. La distruzione del Ponte dell’Amicizia rappresenta un simbolo della fragilità delle infrastrutture di fronte a eventi meteorologici sempre più estremi.

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