Alluvioni e caldo estremo in Cina: emergenza tra Hebei e Pechino, migliaia evacuati

La Cina settentrionale è colpita da violente alluvioni e un’ondata di caldo estremo. In Hebei si contano vittime e dispersi, mentre a Pechino si registrano allagamenti e temperature record.
Negli ultimi giorni, la Cina sta affrontando una grave emergenza meteorologica, con piogge torrenziali che hanno provocato alluvioni, inondazioni e frane nel nord del Paese. In particolare, la provincia di Hebei è stata teatro di una tragedia: almeno 4 persone hanno perso la vita e 8 risultano ancora disperse dopo una frana devastante. Allo stesso tempo, la capitale Pechino è stata colpita da allagamenti che hanno coinvolto anche strutture ospedaliere, mentre il Paese deve fronteggiare una ondata di caldo estremo con temperature che hanno raggiunto i 50 gradi, aggravando ulteriormente la situazione già critica.
Piogge torrenziali e frane: Hebei e Pechino in emergenza
Le precipitazioni eccezionali hanno colpito soprattutto la provincia di Hebei, dove si sono registrati fino a 448,7 mm di pioggia in sole 24 ore. Questo valore rappresenta un record storico per la regione e ha imposto l’evacuazione di oltre 19.000 persone. Le frane e le inondazioni hanno causato gravi danni alle infrastrutture e messo a dura prova le difese idriche della zona. Il bilancio provvisorio conta almeno 4 morti e 8 dispersi, mentre le autorità locali continuano a monitorare il territorio e a prestare soccorso ai residenti colpiti.
Anche Pechino è stata interessata da piogge torrenziali, in particolare nel distretto di Miyun, dove in meno di 12 ore sono caduti oltre 300 mm di pioggia. Le inondazioni hanno provocato allagamenti in diversi quartieri e reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per il salvataggio dei residenti bloccati dall’acqua. In alcune aree, come Shicheng e Bulaotun, sono state segnalate frane e danni a ponti e strade, rendendo difficoltoso l’arrivo dei soccorsi. Più di 3.000 persone sono state evacuate solo nel distretto di Miyun, con molte famiglie trasferite temporaneamente in scuole e centri di accoglienza.
Ondata di caldo estremo: temperature record e rischio ambientale
Parallelamente alle alluvioni, vaste aree della Cina stanno sperimentando una ondata di caldo estremo. In alcune zone interne, i termometri hanno raggiunto i 50 gradi, segnando livelli senza precedenti per il Paese. Questo fenomeno, associato al monsone dell’Asia orientale, sta contribuendo a un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi. Le elevate temperature, unite all’umidità e alle piogge intense, aggravano il rischio di allagamenti, frane e danni alle infrastrutture, con pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana e sull’agricoltura locale.
Le autorità meteorologiche hanno emanato allerta rosse e gialle, i livelli più alti nel sistema cinese di segnalazione, invitando la popolazione alla massima prudenza. In risposta, il Ministero delle Risorse Idriche ha attivato procedure d’emergenza per il controllo delle inondazioni nelle aree più colpite, tra cui il rilascio controllato di acqua dal bacino di Miyun per evitare il superamento dei limiti di sicurezza.
Evacuazioni, soccorsi e gestione dell’emergenza
La rapidità e la gravità delle inondazioni hanno richiesto un’azione coordinata tra autorità locali, esercito e squadre di soccorso. Oltre 19.000 persone sono state evacuate nella sola Hebei, mentre a Pechino e nei distretti periferici i residenti sono stati trasferiti in centri di accoglienza dotati di generi di prima necessità. I soccorritori, spesso costretti a muoversi a piedi tra le strade invase dall’acqua e dagli alberi abbattuti, stanno lavorando senza sosta per raggiungere le zone isolate e garantire la sicurezza della popolazione.
Particolare attenzione è rivolta alle infrastrutture idriche: il bacino di Miyun ha registrato il massimo afflusso d’acqua dalla sua costruzione, superando di oltre un metro la soglia di allerta. Le autorità hanno quindi disposto il rilascio progressivo delle acque per prevenire ulteriori inondazioni a valle, monitorando costantemente il livello dei fiumi Chaohe, Baihe e Chaobai. Allo stesso tempo, si intensificano le ispezioni agli argini e si limitano gli accessi alle zone a rischio.
Il cambiamento climatico e la vulnerabilità della Cina
Questi eventi mettono in luce la crescente vulnerabilità della Cina di fronte al cambiamento climatico, che accentua la frequenza e la gravità di alluvioni, ondate di caldo e fenomeni meteorologici estremi. Le regioni settentrionali, come Hebei e Pechino, risultano particolarmente esposte a questi rischi, con conseguenze pesanti per la popolazione, l’agricoltura e le infrastrutture.
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