Volo Air India precipitato: la domanda choc in cabina “Perché hai spento i motori?”

L’incidente del volo Air India AI171 ha causato 270 vittime ad Ahmedabad. Le indagini si concentrano sulle azioni dei piloti e sulla gestione dei motori del Boeing 787.
Il disastro aereo del volo Air India AI171, precipitato il 12 giugno nei pressi di Ahmedabad, ha sollevato interrogativi cruciali sulla dinamica dell’incidente e sulle procedure adottate in cabina. A bordo del Boeing 787 si trovavano 242 persone, di cui solo una è sopravvissuta. L’attenzione degli investigatori si è focalizzata sulle azioni dei piloti, in particolare dopo la registrazione di una domanda drammatica tra i due: “Perché hai spento i motori?”.
Le dinamiche dell’incidente e le prime indagini
Secondo le ricostruzioni, il velivolo ha subito una perdita di potenza ai motori poco dopo il decollo, precipitando in meno di un minuto. Gli accertamenti preliminari indicano che non sono stati riscontrati malfunzionamenti tecnici nel Boeing 787, né nei motori GE GEnx-1B. Le indagini del Aircraft Accident Investigation Bureau indiano puntano quindi su un possibile errore umano o su una gestione anomala del flusso di carburante, che avrebbe portato allo spegnimento dei motori.
Il ruolo dei piloti e le registrazioni della cabina
Il comandante Sumeet Sabharwal, con oltre 15.000 ore di volo, era affiancato dal primo ufficiale Clive Kunder. Le registrazioni della cabina di pilotaggio hanno rivelato la domanda cruciale tra i due piloti, che conferma il coinvolgimento diretto nella gestione dei motori. Al momento, il rapporto preliminare scagiona l’aereo e si attende la pubblicazione ufficiale per chiarire le cause definitive del disastro aereo.
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