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Solstizio d’inverno: significato, data e curiosità astronomiche

Il solstizio d'inverno segna il giorno più corto e la notte più lunga dell'anno, dando inizio all'inverno astronomico

Il solstizio d’inverno è un evento astronomico che segna l’inizio dell’inverno astronomico nell’emisfero nord e coincide con il giorno in cui registriamo il minor numero di ore di luce e la notte più lunga dell’anno. In questo momento particolare dell’orbita terrestre, il Polo Nord risulta maggiormente inclinato lontano dal Sole, che nel cielo appare più basso rispetto a qualsiasi altro giorno. Il solstizio d’inverno 2025 cadrà il 21 dicembre alle 16:03 ora italiana, in un istante unico ma valido per tutto l’emisfero settentrionale.

Cosa succede durante il solstizio d’inverno

Dal punto di vista astronomico, il solstizio d’inverno si verifica quando, lungo la sua orbita, la Terra assume una configurazione in cui il Polo Nord è orientato al massimo in direzione opposta al Sole. In questo giorno, il giorno più corto dell’anno, il Sole sorge più tardi, tramonta prima e compie un arco molto basso sull’orizzonte, raggiungendo la sua altezza minima a mezzogiorno locale. Il risultato è una notte più lunga dell’anno, con ore di buio sensibilmente superiori rispetto al resto delle stagioni. Contemporaneamente, nell’emisfero sud, lo stesso istante corrisponde al solstizio d’estate, con il massimo di luce e temperature generalmente più elevate.

Perché il solstizio d’inverno non cade sempre lo stesso giorno

La data del solstizio d’inverno non è fissa e può oscillare tra il 20 e il 23 dicembre. Questo avviene perché l’anno solare, cioè il tempo che la Terra impiega per completare un’orbita attorno al Sole, dura circa 365 giorni e quasi 6 ore, un valore che non coincide perfettamente con l’anno civile di 365 giorni. Per compensare questo scarto esistono gli anni bisestili, che introducono un giorno extra a febbraio ogni quattro anni. Nonostante ciò, il momento esatto in cui si verifica il solstizio d’inverno 2025 è calcolato con grande precisione e indicato in tempo universale coordinato, poi convertito nei vari fusi orari.

Solstizio d’inverno e stagioni: astronomia e meteorologia

Il solstizio d’inverno rappresenta l’inizio dell’inverno astronomico, che prosegue fino all’equinozio di primavera, quando la durata del giorno e della notte torna a essere praticamente uguale. Dal punto di vista meteorologico, però, l’inverno meteorologico comincia il 1° dicembre e termina tra fine febbraio e inizio marzo, seguendo l’andamento statistico delle temperature e delle condizioni atmosferiche. Questa differenza fa sì che, mentre per gli astronomi il solstizio d’inverno è una data precisa, per chi studia il clima e il tempo quotidiano l’inverno sia definito su base termica.

Origine del termine e significati simbolici

La parola solstizio d’inverno deriva dal latino “solstitium”, che significa “Sole fermo”. Il nome richiama l’apparente arresto della discesa del Sole sull’orizzonte: intorno a questa data, infatti, la sua altezza a mezzogiorno cambia pochissimo da un giorno all’altro, dando l’impressione che resti immobile prima di risalire gradualmente nel cielo. Fin dall’antichità il solstizio d’inverno è stato associato a riti di rinascita e alla vittoria della luce sulle tenebre, proprio perché dopo il giorno più corto dell’anno le ore di luce iniziano lentamente ad aumentare. Molte culture hanno legato a questo passaggio stagionale festività, celebrazioni e tradizioni che ancora oggi influenzano il calendario moderno.

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