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Sinner: “Sono orgoglioso di essere italiano. Ecco perché ho detto no alla Davis”

Jannik Sinner si racconta a cuore aperto prima delle Nitto ATP Finals, parlando del suo orgoglio per l’Italia, della scelta di non giocare la Coppa Davis e della sua crescita personale e sportiva.

Il numero 1 del mondo Jannik Sinner si prepara a difendere il titolo alle Nitto ATP Finals di Torino, ma prima di scendere in campo ha voluto condividere pensieri profondi e riflessioni personali nell’intervista “Jannik, oltre il tennis”, trasmessa da Sky Sport. A pochi giorni dall’inizio del torneo, il tennista altoatesino ha parlato del suo legame con l’Italia, della scelta di non partecipare alla finale di Coppa Davis e del suo percorso di crescita, sia come atleta che come uomo.

Orgoglio italiano e senso di appartenenza

“Sono orgoglioso di essere italiano, felice di essere nato qui e non in Austria, o da un’altra parte. Questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io”, ha dichiarato Sinner, mostrando un forte senso di appartenenza e riconoscenza verso il suo Paese. Il tennista ha sottolineato come l’Italia abbia tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli: “Abbiamo le strutture, abbiamo gli allenatori, abbiamo i giocatori, abbiamo tantissime mentalità differenti. Che sono anche la nostra forza: l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza nelle differenze”. Per Sinner, unire le forze e valorizzare le diversità è la chiave per portare l’Italia ancora più in alto nel panorama internazionale.

La scelta di non giocare la Coppa Davis

Una delle rivelazioni più attese riguarda la decisione di non partecipare alle finali di Coppa Davis. Sinner ha spiegato che, dopo una stagione intensa, una settimana in più di preparazione può fare la differenza per la forma fisica e mentale: “A fine stagione, con tutte le pressioni, le partite giocate, le emozioni, sia quando si è vinto sia dopo una sconfitta, ci vuole tanto tempo a rimettere tutte le cose insieme. Se hai una settimana in più di preparazione, arrivi più forte, più carico, con più energie e soprattutto con più voglia”. Il tennista ha ricordato che l’anno scorso aveva scelto di giocare la Davis per una promessa fatta a Matteo Berrettini, ma per il 2025 la scelta è stata chiara: “Non c’è stato un minimo di dubbio che questa fosse la scelta giusta”.

Il valore della squadra italiana

Sinner ha anche espresso la sua fiducia nella forza del tennis italiano, anche senza la sua presenza in campo: “La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi, ci possiamo permettere di non convocare il 26 al mondo in Coppa Davis perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri: abbiamo una squadra di doppio incredibile! Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, e quindi la possibilità di vincere la Davis è alta”. Un messaggio di fiducia e stima verso i colleghi e la squadra azzurra.

Il tennis e la vita oltre il campo

Nell’intervista, realizzata all’Istituto di Candiolo per la ricerca e la cura del cancro, Sinner ha mostrato una profonda umiltà e consapevolezza: “Noi giochiamo solo a tennis, cerchiamo di tirare una pallina in campo. Poi c’è chi lo fa meno bene e chi lo fa di più. Invece voi fate la differenza, voi che riuscite a dare una vita o a risolvere dei problemi che sembrano impossibili”. Un momento di grande emozione, che ha messo in luce la sua crescita personale e il suo senso di responsabilità verso il Paese e la comunità.

Testa alle ATP Finals

Ora la testa è tutta sulle Nitto ATP Finals in programma dal 9 al 16 novembre a Torino. Sinner, già qualificato e campione in carica, si appresta a difendere il titolo davanti al pubblico di casa, con la determinazione e la voglia di regalare nuove emozioni al suo Paese.

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