Sciopero 17 ottobre 2025: disagi per trasporti e raccolta rifiuti

La giornata di venerdì 17 ottobre è caratterizzata da uno sciopero nazionale che coinvolge il settore dell’igiene ambientale e alcuni trasporti pubblici locali, con ripercussioni sulla raccolta rifiuti e sul servizio Net a Milano e Monza.
La giornata di venerdì 17 ottobre 2025 si presenta particolarmente complicata per i cittadini italiani a causa di uno sciopero nazionale che coinvolge principalmente il settore dell’igiene ambientale e alcuni servizi di trasporto pubblico locale. La protesta, che interessa l’intero territorio nazionale, è stata indetta da diverse sigle sindacali per rivendicare migliori condizioni lavorative e il rinnovo dei contratti collettivi.
La protesta del settore igiene ambientale
Il principale disagio della giornata riguarda la raccolta dei rifiuti, che risulta a rischio in tutta Italia. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale e per ottenere maggiori garanzie in materia di prevenzione della salute e sicurezza dei lavoratori del comparto.
L’astensione dal lavoro coinvolge l’intero turno di lavoro e interessa sia le imprese pubbliche che quelle private del settore ambientale. Questo significa che i cittadini potrebbero trovare i cassonetti pieni e assistere a ritardi nella pulizia delle strade e nella gestione dei servizi di igiene urbana. Le amministrazioni locali hanno invitato la popolazione a posticipare, dove possibile, il conferimento dei rifiuti.
Roma: servizi AMA ridotti all’essenziale
Nella capitale, l’azienda municipale AMA ha annunciato che garantirà esclusivamente gli interventi essenziali durante la giornata di protesta. I servizi ridotti comportano la sospensione delle attività ordinarie di raccolta, mentre saranno assicurati solo gli interventi di emergenza e quelli indispensabili per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Trasporti pubblici: stop alla società Net
Oltre al settore ambientale, lo sciopero del 17 ottobre coinvolge anche i trasporti pubblici, seppur in misura più limitata. La protesta interessa specificamente il personale della società Net (Nord est trasporti) di Monza e di Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano. L’astensione, indetta dal sindacato Al Cobas, prevede uno stop di 24 ore che potrebbe causare disagi agli utenti che utilizzano quotidianamente questi servizi per gli spostamenti.
Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha confermato ufficialmente lo sciopero, inserendolo nel calendario delle agitazioni previste. I passeggeri sono stati invitati a informarsi preventivamente sugli orari e sulla disponibilità dei mezzi, prevedendo eventuali percorsi alternativi per i propri spostamenti.
Le ragioni della mobilitazione
La protesta sindacale nasce dall’esigenza di dare risposte concrete ai lavoratori del comparto ambientale, che da tempo attendono il rinnovo contrattuale. Le organizzazioni sindacali chiedono non solo adeguamenti economici, ma anche maggiori tutele in termini di sicurezza sul lavoro e prevenzione sanitaria, aspetti considerati fondamentali per chi opera quotidianamente in condizioni spesso difficili.
Per quanto riguarda il settore dei trasporti, le rivendicazioni si inseriscono nel più ampio contesto delle vertenze che interessano il comparto della mobilità pubblica locale, dove diverse realtà aziendali stanno attraversando fasi di negoziazione con le rappresentanze dei lavoratori.
Cosa prevede la normativa sugli scioperi
In caso di scioperi che coinvolgono i servizi pubblici essenziali, la normativa italiana prevede la possibilità di adottare misure di precettazione. Questo provvedimento può essere disposto dal presidente del Consiglio o da un ministro competente almeno 48 ore prima dell’inizio dell’astensione collettiva. La precettazione può comportare sanzioni per coloro che non la rispettano, anche se i destinatari hanno la possibilità di presentare ricorso davanti a un giudice.
I cittadini sono invitati a pazientare e a comprendere le motivazioni alla base della mobilitazione sindacale, auspicando una rapida risoluzione delle vertenze che possa garantire migliori condizioni ai lavoratori e la ripresa regolare dei servizi.
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