Rischio listeria nel prosciutto cotto: lotti richiamati e allarme salute
Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di specifici lotti di prosciutto cotto a marchio Lenti per sospetta presenza di Listeria monocytogenes. Consumatori invitati a verificare confezioni da 120 grammi con scadenza 3 gennaio 2026 e restituire i prodotti. Il batterio rappresenta un pericolo per donne in gravidanza, anziani e immunodepressi.
Proprio durante le feste natalizie, è scattato l’allarme per il rischio listeria nel prosciutto cotto, con il Ministero della Salute che ha pubblicato avvisi di richiamo per prodotti specifici. Si tratta di confezioni di prosciutto cotto alta qualità Lenti & Lode, preaffettate e pronte al consumo, che potrebbero essere contaminate dal batterio Listeria monocytogenes. Questa contaminazione microbiologica ha portato al ritiro immediato dagli scaffali dei supermercati, in via precauzionale, per proteggere i consumatori da possibili infezioni.
Lotti interessati dal richiamo prosciutto cotto
I lotti sotto esame per prosciutto cotto Listeria sono precisamente identificati: lotto 2541327 e lotto 2541328. Entrambi riguardano il prodotto “Lenti & Lode – Prosciutto cotto alta qualità”, confezionato in vaschette da 0,120 kg, con data di scadenza fissata al 3 gennaio 2026. Il produttore Rugger Srl ha segnalato il problema il 22 dicembre 2025, diffondendo l’avviso attraverso il portale ministeriale dedicato ai richiami alimentari. Questi salumi richiamati sono stati distribuiti in vari punti vendita della grande distribuzione, rendendo essenziale per i consumatori controllare le etichette.
Cos’è la Listeria monocytogenes e come si diffonde
La Listeria monocytogenes è un batterio patogeno responsabile della listeriosi, un’infezione alimentare che prolifera anche a temperature di frigorifero, tra 0 e 4 gradi. A differenza di altri microrganismi, resiste bene nel freddo e contamina comunemente prodotti pronti al consumo come salumi, formaggi molli, carni affumicate e verdure preconfezionate. Si trova nel suolo, acqua e piante, insinuandosi nelle fasi di produzione, confezionamento o conservazione del prosciutto cotto. Nei casi di contaminazione Listeria salumi, il rischio aumenta perché questi alimenti non subiscono ulteriori cotture prima del consumo.
Sintomi e categorie a rischio listeriosi
I sintomi della listeriosi variano da lievi disturbi gastrointestinali a forme gravi come meningite o sepsi, con febbre, mal di testa e rigidità nucale. Il batterio è particolarmente insidioso per gravidanza Listeria, dove può causare aborto spontaneo o infezioni neonatali, e per anziani, neonati e immunodepressi. Persone sane spesso superano l’infezione senza complicanze, ma la gravità potenziale ha spinto al richiamo. In Italia, episodi di epidemia Listeria sono stati legati proprio a prosciutto cotto contaminato e simili salumi.
Misure precauzionali contro Listeria nei salumi
Per evitare il rischio contaminazione Listeria, il Ministero raccomanda di non consumare i lotti interessati e di restituirli al punto vendita per rimborso. Cuocere gli alimenti a almeno 65 gradi elimina il batterio, ma per prodotti pronti come questo prosciutto cotto richiamato, la precauzione principale è il controllo delle date e lotti. I supermercati hanno già proceduto al ritiro, ma chi ha acquistato durante le festività deve verificare. Questo episodio si affianca ad altri richiami natalizi, come gran fesa di tacchino lotto 2541330 dello stesso marchio, sempre per Listeria.
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