Altre News

Qualità della vita 2025: Trento e il Nord Italia dominano la classifica

La classifica della qualità della vita 2025 vede Trento in vetta, seguita da Bolzano e Udine. Il Nord Italia domina con miglioramenti significativi nelle grandi città metropolitane come Milano e Bologna, mentre il Sud rimane in difficoltà.

La classifica della qualità della vita 2025 è stata pubblicata in questi giorni dalle principali testate italiane, rivelando un quadro interessante della situazione del benessere nei territori italiani. Per la trentaseiesima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore, Trento si conferma come la provincia con la migliore qualità della vita in Italia, conquistando il primo posto dopo anni di competizione serrata. Questo risultato rappresenta un ritorno annunciato per la provincia trentina, che dimostra di saper combinare infrastrutture materiali di qualità con un elevato livello di fiducia sociale tra i cittadini.

Il podio della qualità della vita nel 2025

Accanto a Trento, il podio della classifica della qualità della vita è completato da altre province del Nord-Est italiano. Bolzano si posiziona al secondo posto, mantenendo performance robuste nell’ambito del lavoro e una dinamica demografica sopra la media. Udine chiude il podio al terzo posto, consolidando la forza della regione friuli-veneziana. Questo risultato conferma come il Nord-Est italiano rappresenti un’area di eccellenza in termini di benessere territoriale e condizioni di vita.

Nella top ten della classifica sulla qualità della vita troviamo esclusivamente province del Nord Italia, a testimonianza di una disparità geografica ancora significativa nel paese. Bergamo, Treviso, Verona, Padova e Parma completano i primi dieci posti, mostrando come il territorio settentrionale concentri le migliori condizioni di vivibilità secondo i parametri analizzati.

Le grandi città metropolitane in risalita

Tra i dati più interessanti della classifica della qualità della vita 2025 emerge il recupero delle grandi città metropolitane. Milano, dopo aver perso posizioni negli anni precedenti, torna in top ten all’ottavo posto con un guadagno di quattro posizioni rispetto al 2024. Bologna, invece, si posiziona al quarto posto, guadagnando cinque posizioni e confermando il suo ruolo di città dinamica che unisce servizi universitari di qualità con un’offerta sociale ben strutturata.

Anche Roma e Torino mostrano segnali di miglioramento, recuperando terreno nella classifica della qualità della vita. Genova, invece, migliora sensibilmente la propria posizione, suggerendo che gli interventi sulla vivibilità urbana e sulla competitività stanno iniziando a produrre risultati tangibili nelle principali aree metropolitane.

I criteri di valutazione della qualità della vita

La classifica della qualità della vita viene elaborata sulla base di numerosi indicatori statistici che misurano diversi aspetti del benessere territoriale. Gli indicatori considerati includono la vitalità economica, la qualità dell’aria, i servizi per la salute, la sicurezza, le opportunità di lavoro e il dinamismo demografico. In particolare, vengono analizzate categorie come ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e salute, giustizia e sicurezza, oltre a cultura e tempo libero.

Secondo le analisi condotte, la sanità ha inciso particolarmente sul risultato finale della classifica della qualità della vita 2025. Nel corso dell’anno, quasi tutte le province italiane hanno registrato un incremento di punteggio, con un miglioramento medio superiore ai 150 punti rispetto all’anno precedente. Questo dato trasversale riguarda non solo il Nord, ma anche molte regioni del Centro e del Sud, dove crescono i posti letto, migliorano i tempi d’attesa e si potenziano le reti di prossimità.

Le sorprese e le difficoltà nel Sud Italia

La classifica della qualità della vita evidenzia anche alcune province che rappresentano sorprese positive. Lecce e Cagliari si confermano tra le eccellenze del Meridione, trainate dal turismo, dai servizi e da una qualità urbana che si avvicina agli standard del Centro Italia. Tuttavia, il quadro meridionale rimane complessivamente fragile, con province come Caltanissetta, Trapani e Reggio Calabria che continuano a registrare performance molto distanti dalla media nazionale.

Bari mantiene un profilo stabile nella classifica della qualità della vita, mentre Potenza e Campobasso recuperano alcune posizioni. Nonostante questi miglioramenti localizzati, il divario tra il Nord e il Sud Italia rimane significativo, riflettendo disparità strutturali nelle infrastrutture, nei servizi e nelle opportunità economiche che caratterizzano ancora il paese.

© Iconameteo.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Iconameteo.it) e il link al contenuto originale

Articoli correlati

Back to top button