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Nuova Delhi soffocata dallo smog tossico: aria irrespirabile e città in tilt

Lunedì Nuova Delhi si è risvegliata sotto una densa cappa di smog tossico, con la qualità dell’aria scesa in poche ore su valori considerati estremamente pericolosi per la salute. La visibilità ridotta, un forte odore acre nell’aria e una persistente foschia grigiastra hanno avvolto l’intera area metropolitana, riportando la capitale indiana tra le città con il peggior inquinamento atmosferico al mondo. Secondo gli indici ufficiali, i livelli di PM2.5 e di altri inquinanti sono saliti nella fascia classificata come “grave”, in grado di provocare sintomi respiratori anche nelle persone sane e quadri clinici seri nei soggetti fragili.

Smog a livelli record e aria irrespirabile su Nuova Delhi

Gli strumenti di monitoraggio hanno registrato un indice di qualità dell’aria (AQI) su valori paragonabili ai peggiori episodi degli ultimi mesi, con punte vicine alla soglia massima nelle aree più trafficate e industrializzate. In diversi quartieri della capitale, la concentrazione di polveri sottili è risultata decine di volte superiore ai limiti raccomandati dagli organismi sanitari internazionali, rendendo l’aria di fatto irrespirabile per milioni di residenti. La combinazione di emissioni da traffico veicolare, attività industriali e combustione di biomasse nelle regioni circostanti, unita alle condizioni meteorologiche stabili tipiche della stagione invernale, ha intrappolato gli inquinanti atmosferici nei bassi strati dell’atmosfera.

Le autorità hanno confermato che l’episodio di smog a Nuova Delhi ha riportato l’AQI nella categoria “severa”, con un rischio elevato per l’intera popolazione urbana. In alcuni punti critici, l’aria è apparsa visibilmente densa e colorata di una tonalità giallo-grigiastra, segno di un mix di ozono troposferico, biossido di zolfo e altri gas irritanti. Gli esperti sottolineano che l’esposizione prolungata a queste condizioni può favorire l’aumento di malattie respiratorie e cardiovascolari.

Trasporti nel caos tra voli cancellati e ritardi a catena

La nuova ondata di inquinamento a Nuova Delhi ha avuto effetti immediati anche sulla mobilità. Lunedì sono stati cancellati oltre quaranta voli in arrivo e in partenza dall’aeroporto internazionale, mentre altre decine hanno subito ritardi significativi a causa della scarsa visibilità. Le compagnie aeree hanno segnalato difficoltà nelle fasi di atterraggio e decollo, costringendo i vettori a riprogrammare parte delle operazioni. Anche il traffico ferroviario è stato pesantemente colpito: più di cinquanta treni hanno accumulato ore di ritardo, con ripercussioni per migliaia di passeggeri pendolari.

Nelle strade della capitale l’aria satura di smog invernale ha rallentato ulteriormente la circolazione, già congestionata dal normale traffico urbano. Il mix tra luci dei fari, foschia e particelle sospese ha creato un effetto “nebbia sporca” sopra le principali arterie, complicando la guida e aumentando il rischio di incidenti. In questo contesto, la raccomandazione delle istituzioni locali è stata quella di limitare gli spostamenti non indispensabili, soprattutto per anziani, bambini e persone con patologie respiratorie.

Emergenza sanitaria e rischi per la popolazione più vulnerabile

Con l’aria inquinata stabilmente su livelli critici, i medici degli ospedali della capitale hanno segnalato un aumento degli accessi al pronto soccorso per problemi respiratori, attacchi d’asma, irritazioni agli occhi e alla gola. Gli specialisti ricordano che le particelle fini come il PM10 e il PM2.5 possono penetrare in profondità nei polmoni e, nei casi più gravi, entrare nel flusso sanguigno, aggravando patologie croniche già presenti. L’episodio di lunedì si inserisce in una tendenza ormai consolidata: negli ultimi anni, l’<strong’inquinamento dell’aria a Delhi è stato collegato a un numero crescente di ricoveri e di malattie respiratorie diffuse sulla popolazione.

Le autorità sanitarie hanno diffuso nuove indicazioni, invitando i cittadini a restare il più possibile al chiuso, a ridurre le attività fisiche intense all’aperto e, quando necessario, a utilizzare mascherine filtranti in grado di trattenere le particelle più fini. Particolare attenzione è stata riservata alle scuole e agli istituti educativi, dove sono stati valutati piani temporanei di didattica a distanza e la sospensione delle attività sportive all’aperto per ridurre l’esposizione dei più giovani all’inquinamento da smog.

Misure d’emergenza e piano di risposta graduata

Di fronte al nuovo picco di smog a Delhi, la Commissione per la gestione della qualità dell’aria ha attivato il livello più alto del piano di risposta graduata, un pacchetto di misure emergenziali pensato per contenere rapidamente l’inquinamento urbano. Tra i provvedimenti rientrano il blocco delle attività edilizie non essenziali, ulteriori limitazioni al traffico veicolare pesante, il potenziamento dei controlli sulle emissioni industriali e la raccomandazione di intensificare l’uso del trasporto pubblico laddove possibile.

Gli esperti di qualità dell’aria avvertono tuttavia che, senza un miglioramento delle condizioni meteorologiche, la dispersione degli inquinanti atmosferici potrebbe richiedere diversi giorni. Nel frattempo, milioni di residenti della megalopoli continuano a convivere con una miscela pericolosa di inquinamento da traffico, emissioni industriali e fumi stagionali, in un contesto che conferma ancora una volta la gravità dell’emergenza smog in India e, in particolare, nella sua capitale.

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