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Metro D di Roma: il progetto per rivoluzionare i trasporti pubblici

La Metro D di Roma promette di collegare nord e sud della città con un tracciato di circa 30 km e 30 stazioni. Questo ambizioso piano trasformerà la mobilità capitolina, integrandosi con le linee A, B e C esistenti. Scopri storia, percorso e ultime novità sul futuro della metropolitana Roma.

La Metro D di Roma rappresenta uno dei progetti più attesi per migliorare i trasporti pubblici Roma. Pensata per attraversare la capitale da nord a sud, questa linea metropolitana collegherà quartieri periferici e zone centrali, riducendo il traffico e favorendo una mobilità sostenibile. Nato da idee risalenti agli anni ’90, il piano ha subito ritardi ma oggi avanza con nuovi impulsi.

Origini storiche della Linea D

Il concetto di linea metropolitana D Roma risale agli anni Novanta, quando il progetto fu inizialmente abbandonato per complessità tecniche e costi elevati. Prevedeva un tracciato di 20,4 km con 22 stazioni, da EUR Agricoltura a Talenti, passando per il centro storico. L’idea era creare la prima metro privata Italia, con finanziamenti misti tra pubblico e privati, per un valore di 3,5 miliardi di euro. Vagoni climatizzati, wi-fi a bordo e servizio 24 ore su 24 erano tra le innovazioni proposte, rendendo la Metro D un modello per i trasporti Roma.

Percorso dettagliato e tratte previste

Il tracciato attuale della Metro D Roma si estende per circa 30 chilometri, con 30 stazioni tra i capolinea Nomentana Gra e Vigna Murata. La prima tratta T1 va da Nomentana Gra a Nemorense, mentre la T2 collega Nemorense a Vigna Murata. A nord, servirà i quartieri Talenti, Montesacro e Salario; a sud, toccherà Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliana ed EUR. Due depositi completeranno l’infrastruttura, integrandosi con la rete esistente di metropolitana di Roma, che conta già linee A, B e C per 62 km totali.

Questa configurazione permetterà interscambi chiave, come a Prati Fiscali e Fermi, migliorando i collegamenti con Roma Termini e altre stazioni centrali. Il progetto considera sfide archeologiche tipiche di Roma, con scavi che potrebbero rivelare reperti storici, simile a quanto accaduto per le altre linee.

Ritardi e riprese del progetto

Dopo l’abbandono negli anni ’90, la linea D metropolitana è tornata d’attualità tra 2007 e 2009, con bandi per project financing. I cantieri non partirono per vincoli economici, ma recenti confronti con imprese come Condotte 1880 hanno riavviato il dibattito. Il costo stimato sale a 9 miliardi di euro, riflettendo l’espansione del tracciato rispetto ai 3,178 miliardi del 2008 per 20,5 km.

Figure come Valter Mainetti, presidente di Condotte 1880, spingono per l’avanzamento, confermando pareri positivi dal Campidoglio. L’obiettivo è realizzare un’opera che alleggerisca il sistema attuale, sovraccarico con 77 stazioni operative.

Integrazione con la rete metropolitana esistente

La Metro D si inserirà nella storica metropolitana Roma, inaugurata nel 1955 con la linea B da Termini a Laurentina. La linea A seguì nel 1980 da Ottaviano a Cinecittà, mentre la C avanza con tratte recenti come Lodi-San Giovanni nel 2018. La D completerà il quadro, collegando aree sottoutilizzate e favorendo lo sviluppo urbano.

Con stazioni non stop e tecnologie moderne, la linea promette tempi di viaggio ridotti, dal centro ai periferici, potenziando i mezzi pubblici Roma. Quartieri come Ostiense e Portuense beneficeranno di nuovi accessi rapidi.

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