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Covid variante Stratus: sintomi, diffusione e cosa sta succedendo nel 2025

La nuova variante Stratus del Covid sta aumentando la sua presenza a livello globale. Scopri quali sono i sintomi, come si sta diffondendo e cosa dicono gli esperti sulla situazione attuale.

Nel corso del 2025, la variante Stratus del Covid-19 è diventata un tema centrale nel dibattito sanitario internazionale. Questa nuova variante, nota anche come XFG, si sta rapidamente diffondendo in numerosi Paesi, destando attenzione per alcune sue caratteristiche particolari. Sebbene il rischio per la salute pubblica sia considerato attualmente basso, la sua comparsa coincide con un aumento dei casi e un rinnovato interesse verso la prevenzione e il monitoraggio delle varianti Covid emergenti.

Origine e caratteristiche della variante Stratus

La variante Stratus è stata identificata per la prima volta all’inizio del 2025 ed è il risultato di una ricombinazione genetica tra due precedenti varianti Covid, LF.7 e LP.8.1.2. Appartenente alla famiglia delle varianti Omicron, Stratus presenta mutazioni specifiche nella proteina spike che le conferiscono una maggiore capacità di eludere la risposta immunitaria. Queste mutazioni, in particolare nei siti 478 e 487 della spike, permettono al virus di sfuggire più facilmente agli anticorpi generati sia da precedenti infezioni sia dalla vaccinazione.

Sintomi della variante Stratus: cosa cambia rispetto alle altre varianti Covid

I sintomi associati alla variante Stratus sono simili a quelli delle precedenti varianti Omicron, ma con alcune peculiarità. Il sintomo più caratteristico sembra essere una gola secca e irritata, spesso accompagnata da raucedine. Altri sintomi comuni restano febbre, tosse, mal di testa e stanchezza. Secondo i dati recenti, non si osservano quadri clinici più gravi rispetto alle varianti Covid precedenti, e il numero di ricoveri ospedalieri rimane contenuto.

Diffusione globale della variante Stratus

Dalla sua individuazione, la variante Stratus si è diffusa rapidamente, soprattutto negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Attualmente rappresenta una quota significativa dei nuovi casi di Covid, con una prevalenza che in alcune aree ha raggiunto il 40%. La trasmissibilità elevata è dovuta sia alle sue mutazioni sia alla diminuzione dell’immunità nella popolazione, dovuta al tempo trascorso dall’ultima vaccinazione o infezione.

Effetto dei vaccini e protezione contro Stratus

Gli esperti sottolineano che i vaccini Covid attualmente disponibili, inclusi i richiami aggiornati per le varianti Omicron, continuano a offrire una buona protezione contro le forme gravi di malattia causate dalla variante Stratus. Tuttavia, si registrano infezioni breakthrough (ovvero infezioni in persone vaccinate), soprattutto tra chi non ha ricevuto una dose di richiamo negli ultimi 6-12 mesi. Le autorità sanitarie raccomandano di mantenere alta la copertura vaccinale, in particolare tra anziani e soggetti fragili.

Monitoraggio e raccomandazioni attuali

La variante Stratus è attualmente inserita tra le varianti sotto monitoraggio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli esperti raccomandano di mantenere alcune semplici misure di prevenzione: restare a casa in caso di sintomi, indossare la mascherina in ambienti affollati, effettuare il test Covid prima di incontrare persone vulnerabili e aggiornare la vaccinazione secondo le indicazioni. Il monitoraggio costante dei casi Covid e la trasparenza nella condivisione dei dati sono fondamentali per prevenire nuove ondate.

Prospettive per la stagione autunnale e invernale

Con l’avvicinarsi della stagione fredda, si prevede che la variante Stratus continuerà a circolare insieme ad altre varianti Covid come la Nimbus. Gli esperti ritengono che il Covid-19 stia assumendo un andamento più stagionale, simile ad altri virus respiratori. La popolazione, tuttavia, dispone oggi di una maggiore immunità e di strumenti efficaci per limitare la diffusione e le conseguenze del virus.

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