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Commissioni buoni pasto, dal 1° settembre tetto del 5%: ecco cosa cambia

Dal 1° settembre 2025 entra in vigore il limite massimo del 5% sulle commissioni dei buoni pasto. La novità interessa bar, ristoranti, negozi, società di emissione e lavoratori.

A partire da settembre 2025, il sistema dei buoni pasto subisce una svolta con l’introduzione del tetto del 5% sulle commissioni applicate ai negozi, bar e ristoranti che accettano i ticket. Questa misura, prevista dal DDL Concorrenza, era già attiva per il settore pubblico e ora si estende anche al settore privato, con l’obiettivo di rendere il mercato più equilibrato e trasparente.

Cos’è cambiato per esercenti e lavoratori

Per gli esercenti, il nuovo limite alle commissioni significa una significativa riduzione dei costi: le percentuali applicate dalle società di emissione non potranno più superare il 5% del valore dei buoni pasto. In passato, le commissioni arrivavano anche al 20%, penalizzando soprattutto bar, ristoranti e negozi. Per i lavoratori, invece, non cambiano né il valore dei ticket né le modalità di utilizzo: il valore medio resta intorno ai 6,75 euro e il tetto esentasse per i buoni digitali rimane a 8 euro.

Società di emissione e reazioni del mercato

Le società di emissione hanno espresso preoccupazione, sottolineando il rischio di possibili tagli ai servizi o aumenti dei costi per le imprese che acquistano i buoni pasto per i propri dipendenti. Gli esercenti, invece, accolgono positivamente la misura, prevedendo un mercato più sano e sostenibile, con margini più equi per tutti i soggetti coinvolti.


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