Atp introduce nuove regole sul caldo estremo dal 2026

L’Atp approva nuove regole sul caldo estremo per i tornei di tennis a partire dal 2026, allineandosi alla Wta dopo oltre 30 anni. Basate sull’indice Wbgt, prevedono pause di raffreddamento da 10 minuti e sospensioni per tutelare giocatori, spettatori e staff dal cambiamento climatico. Misure nate da ritiri e malori come quelli di Jannik Sinner e Novak Djokovic.
L’Atp compie un passo decisivo contro il caldo estremo nel tennis, approvando una nuova regola sul caldo che entrerà in vigore dalla stagione 2026. Il Consiglio Direttivo ha risposto alle crescenti minacce del cambiamento climatico, che sta rendendo i tornei sempre più pericolosi con temperature record e umidità soffocante. Dopo ritiri di massa e malori nei tornei del 2025, come a Shanghai e Cincinnati, l’Atp si allinea finalmente alla Wta, che adotta norme simili dal 1992, rafforzando le tutele per i giocatori in condizioni estreme.
Come funziona l’indice Wbgt nel nuovo regolamento Atp
Il cuore della nuova regola Atp è l’indice Wbgt, acronimo di Wet Bulb Globe Temperature, che misura lo stress termico combinando temperatura dell’aria, umidità, vento e radiazioni solari tramite sensori come il bulbo umido e il globo nero. Quando la Wbgt raggiunge i 30,1 °C o più nei primi due set degli incontri di singolare al meglio dei tre set, scattano le misure di raffreddamento. I giocatori possono richiedere una pausa di raffreddamento di 10 minuti al termine del secondo set, utilizzabile da entrambi per idratarsi, cambiarsi, fare la doccia e ricevere assistenza medica sotto supervisione dell’Atp. Se la Wbgt supera i 32,2 °C, il match viene sospeso per garantire la sicurezza.
Caldo estremo e ritiri nei tornei 2025 spingono il cambiamento
Il caldo estremo ha segnato il 2025 con numerosi episodi allarmanti nei tornei Atp. Jannik Sinner si è ritirato a Shanghai contro Griekspoor per crampi alle gambe, mentre Novak Djokovic ha vomitato in campo a Cincinnati, definendo le condizioni “devastanti” con umidità oltre l’80% e sole cocente. Il danese Holger Rune ha urlato agli organizzatori: “Volete che un giocatore muoia in campo?”. Questi malori e ritiri di massa, amplificati dal cambiamento climatico, hanno reso inevitabile l’intervento, tutelando non solo i tennisti ma anche spettatori, arbitri, raccattapalle e staff.
Differenze con gli Slam e regole esistenti nel tennis
Le nuove norme Atp valgono solo per tornei al meglio dei tre set, escludendo i Grand Slam che gestiscono autonomamente le politiche sul caldo. US Open, Roland Garros e Wimbledon usano già l’indice Wbgt, come le Olimpiadi gestite dall’ITF. Gli Australian Open, in piena estate australiana, si affidano alla Scala dello Stress da Calore, valutando parametri ambientali come temperatura, umidità e irraggiamento, più fattori individuali come metabolismo e acclimatazione per fissare limiti di esposizione sicura. Questa heat policy Atp introduce un approccio medico strutturato, con potenziali chiusure di tetti oltre i 32°C dove possibile.
Impatto sul calendario tennistico e sul futuro dei giocatori
Il cambiamento climatico sfida il calendario tennistico, con ondate di calore che minacciano la salute e la continuità dei match. La nuova regola sul caldo Atp mira a prevenire colpi di calore, migliorando le condizioni estreme per tutti gli coinvolti. Dal 2026, i cooling break diventeranno standard nei tornei Atp, riducendo rischi come quelli vissuti da top player. L’allineamento con la Wta segna un’era di maggiore equità e sicurezza nel tennis professionistico, rispondendo a un’emergenza climatica che non risparmia nemmeno gli sport all’aperto. Con il WBGT come guida, il circuito maschile si prepara a un futuro più resiliente.
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