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Assessore della Sardegna sfonda la vetrata di Sironi al ministero: incidente a Roma durante un evento ufficiale

L’assessore sardo Emanuele Cani, durante una caduta accidentale al ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha infranto una storica vetrata di Mario Sironi. L’opera, la “Carta del lavoro”, è andata in frantumi e il danno è considerato di grande rilievo.

Un episodio insolito e drammatico ha visto protagonista l’assessore all’Industria della Sardegna, Emanuele Cani, a Roma durante un incontro istituzionale presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel corso dell’evento, dedicato all’Expo 2025, l’assessore è rimasto coinvolto in una caduta che ha avuto pesanti conseguenze sul patrimonio artistico italiano: ha infatti sfondato una preziosa vetrata realizzata da Mario Sironi negli anni Trenta, un’opera simbolo della storia artistica e politica nazionale.

La dinamica dell’incidente al ministero delle Imprese e del Made in Italy

L’incidente si è verificato nel pomeriggio di mercoledì 12 novembre, mentre Emanuele Cani lasciava Palazzo Piacentini, sede del ministero. Scendendo la monumentale scalinata, l’assessore ha inciampato nel tappeto, perdendo l’equilibrio e cadendo in avanti. L’impatto è stato violento: la testa dell’assessore ha colpito la parte inferiore di una delle vetrate artistiche che decorano la scala, mandandola in frantumi. Le immagini dell’accaduto sono state riprese dai presenti e hanno rapidamente fatto il giro dei social e delle testate nazionali.

Le condizioni dell’assessore Emanuele Cani dopo la caduta

Fortunatamente, nonostante la gravità dell’incidente, Cani ha riportato solo lievi ferite: alcune escoriazioni e contusioni, curate immediatamente sul posto. Lo stesso assessore ha dichiarato di aver avuto molta paura, sottolineando come la caduta avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi dato che il davanzale su cui è terminata la sua caduta si trova a dieci metri di altezza con il vuoto sottostante. “Ho avuto paura di morire”, ha raccontato, aggiungendo di essere profondamente dispiaciuto per il danno causato a una delle opere più rappresentative dell’<strong’arte italiana.

La vetrata “Carta del lavoro” di Mario Sironi: un patrimonio artistico infranto

La vetrata distrutta dall’incidente non era un semplice elemento architettonico, ma un’opera d’arte dal valore inestimabile: la “Carta del lavoro” di Mario Sironi. L’opera, realizzata nel 1932 per il ministero fascista delle Corporazioni, rappresentava figure di lavoratori e arti, simbolo delle corporazioni e del lavoro italiano. La vetrata era stata oggetto di un delicato restauro nel 2014 e il danno attuale è ritenuto irreversibile da molti esperti, anche a causa dell’unicità dei materiali e della tecnica utilizzata dall’artista.

Le reazioni e il valore del danno all’opera di Sironi

La notizia ha suscitato reazioni immediate nel mondo della cultura e delle istituzioni. Romana Sironi, nipote dell’artista e curatrice dell’Archivio Mario Sironi, ha espresso profondo rammarico per quanto accaduto, sottolineando l’impossibilità di quantificare il valore reale dell’opera. Si stima che il costo del restauro possa aggirarsi tra i 30 e i 40 mila euro, ma la perdita artistica e storica resta incalcolabile. L’opera era considerata una delle testimonianze più importanti del Novecento italiano e della stagione futurista di Sironi, artista sardo come l’assessore coinvolto nell’incidente.

Mario Sironi e il legame con la Sardegna

Curioso intreccio del destino, Mario Sironi nacque proprio in Sardegna, a Sassari, come l’assessore protagonista dell’episodio. Fondatore del movimento artistico del Novecento, Sironi fu tra i più influenti pittori, scultori e illustratori dell’epoca, legando il suo nome a opere monumentali e alla promozione della pittura murale in Italia. La sua “Carta del lavoro” rimane un simbolo della storia culturale e politica del paese, oggi purtroppo mutilato.

Le indagini e le conseguenze dell’incidente

Subito dopo l’incidente, sono intervenuti i carabinieri che hanno redatto un verbale e raccolto la testimonianza dell’assessore. Le dinamiche sono state chiarite anche grazie ai video girati durante l’evento. Il fatto ha riacceso il dibattito sulla necessità di maggiore tutela per il patrimonio artistico italiano, soprattutto in luoghi istituzionali ad alta frequentazione. L’assessore Cani ha espresso pubblicamente il suo dispiacere, ribadendo che si è trattato di un evento accidentale e imprevedibile.

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