Morto Davide Tizzano: addio al presidente Federcanottaggio e oro olimpico
Davide Tizzano è morto a 57 anni dopo una lunga malattia, lasciando il mondo del canottaggio italiano in lutto. Due volte oro olimpico a Seul 1988 e Atlanta 1996, era presidente Federcanottaggio dal 2024 e guida dei Giochi del Mediterraneo. I funerali Davide Tizzano si terranno il 30 dicembre a Napoli.
Davide Tizzano, icona del canottaggio italiano e figura di spicco nello sport nazionale, è scomparso il 29 dicembre 2025 a Napoli all’età di 57 anni. Nato il 21 maggio 1968 nella città partenopea, Tizzano ha dedicato la vita allo sport, passando dal remo alla vela e poi ai ruoli dirigenziali. La sua morte, causata da una malattia contro cui lottava da tempo, ha provocato un’ondata di commozione nel mondo sportivo, con messaggi di cordoglio da parte di atleti, federazioni e istituzioni.
La brillante carriera da atleta di Davide Tizzano
La parabola di Davide Tizzano come atleta è stata straordinaria. Nel canottaggio olimpico, ha conquistato l’oro nel quattro di coppia ai Giochi di Seul 1988, un trionfo che lo ha consacrato tra i grandi del remo italiano. Otto anni dopo, ad Atlanta 1996, ha bissato il successo nel due di coppia, confermando la sua tenacia e il suo talento. Queste medaglie rappresentano l’apice di una carriera costellata di vittorie, che hanno ispirato generazioni di rematori.
Non solo remo: Tizzano si è distinto anche nella vela di alto livello. Ha partecipato a due edizioni della Coppa America, nel 1992 con il Moro di Venezia e nel 2007 con Mascalzone Latino, dimostrando versatilità e passione per il mare. Campione mondiale nella vela, ha unito la forza fisica del canottiere alla strategia velica, diventando un punto di riferimento per il sport acquatico italiano.
Da campione a dirigente: i ruoli chiave nel canottaggio
Terminata l’attività agonistica, Davide Tizzano ha abbracciato il ruolo di dirigente con la stessa determinazione. Dal 2001 al 2012 ha guidato il Comitato Regionale Campania, promuovendo il canottaggio nella sua terra natale. Successivamente, è stato vicepresidente della Federcanottaggio dal 2013 al 2016 e consigliere dal 2017 al 2020.
Il 24 novembre 2024 è stato eletto presidente Federcanottaggio, succedendo a Giuseppe Abbagnale. In questo ruolo, ha lavorato per la crescita del movimento remiero italiano. Dal 2014 al 1° ottobre 2024, ha diretto il centro preparazione olimpica Bruno Zauli di Formia per il Coni, preparando atleti per le competizioni internazionali. Dal 2021, ricopriva la presidenza del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, supervisionando eventi come quelli di Taranto 2026.
La malattia e la lotta silenziosa
Davide Tizzano combatteva da tempo contro una grave malattia. Nel giugno 2023, era stato ricoverato per tre settimane nel reparto di Ematologia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, dove si era sottoposto a un trapianto di cellule staminali. Con un videomessaggio, aveva ringraziato il personale medico, mostrando la sua grinta anche nel dolore. Nonostante le cure, la malattia ha avuto il sopravvento, spegnendo prematuramente una vita dedicata allo sport.
Era attivo anche come ambientalista, impegnato nella tutela del patrimonio marino e fluviale italiano, legando la sua passione sportiva alla salvaguardia dell’ambiente acquatico.
I funerali e i messaggi di cordoglio
I funerali di Davide Tizzano si terranno martedì 30 dicembre alle 17 nella Basilica di Capodimonte a Napoli. La Federcanottaggio si stringe attorno alla moglie Roberta e ai figli Rosanna, Vittoria e Giuseppe Leone, esprimendo profondo dolore per la perdita di una figura straordinaria.
Giuseppe Abbagnale ha definito la notizia “un fulmine a ciel sereno”, sottolineando come Tizzano avesse lottato con la stessa forza delle sue imprese sportive. Il ministro Andrea Abodi ha parlato di “profondo dolore”, lodando l’impegno appassionato di Tizzano per lo sport italiano e mediterraneo: “Ciao Davide caro, hai lottato con dignità e tenacia”. Il mondo del canottaggio, della vela e dello sport in generale piange un leader che ha lasciato un’eredità indelebile.
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