Napoli-Juve 2-1, doppietta di Hojlund: Conte vola in vetta
Il Napoli di Conte batte 2-1 la Juventus al Maradona grazie alla doppietta di Hojlund e torna in testa alla Serie A. A Spalletti non basta il gol di Yildiz in una notte da incubo nel suo ritorno a Napoli.
Non sarà la “Grande Bellezza” dei tempi d’oro, ma questo Napoli è diventato la Grande Certezza di Conte. Al Maradona, gli azzurri battono 2-1 la Juventus con una serata da protagonista assoluto per Hojlund, autore di una doppietta che ribadisce la superiorità dei campioni d’Italia e li riporta al primo posto in Serie A, almeno per una notte. Per Spalletti, fischiato a lungo dal suo ex pubblico, il ritorno nello stadio del trionfo scudetto si trasforma in un incubo, nonostante la gemma di Yildiz che aveva momentaneamente rimesso in equilibrio il big match.
Hojlund trascina il Napoli: doppietta da centravanti vero
Nel duello al vertice tra Napoli e Juventus, la differenza la fa il numero 9. Hojlund sblocca subito la sfida al Maradona: al 7’, servito da un ispiratissimo Neres, il danese anticipa tutti in area e firma l’1-0, spezzando un digiuno che durava da oltre due mesi. Il gol indirizza il piano gara di Conte, che può alzare il baricentro e imporre il suo calcio aggressivo. Nel finale, quando il match sembra avviato verso il pari, ecco ancora Hojlund: al 78’ è puntuale a centro area sul pallone rimesso in mezzo da McKennie, insaccando di testa il 2-1 che fa esplodere il tifo azzurro e consolida la corsa scudetto del Napoli.
Conte domina il gioco, Spalletti bocciato al ritorno al Maradona
La sfida tra Conte e Spalletti si gioca anche sulle idee di calcio. Il tecnico del Napoli conferma il suo 3-4-3 con Hojlund riferimento centrale e Neres a ispirare sulla destra, mentre l’ex allenatore azzurro sorprende con una Juventus senza vero centravanti di ruolo, puntando sulla qualità di Yildiz e Conceição tra le linee. La scelta però non paga: nel primo tempo i bianconeri faticano a superare la metà campo, il palleggio è lento e orizzontale, le verticalizzazioni imprecise. Il Napoli controlla ritmo, duelli e seconde palle, costruendo più occasioni con gli inserimenti di McTominay e le sovrapposizioni di Di Lorenzo. Per Spalletti, che aveva definito questa gara “un test importante” per misurare la sua Juventus, il verdetto è impietoso: limiti nel gioco in verticale, nella gestione del risultato e soprattutto sulle palle alte in area.
Yildiz illumina la Juve, ma non basta per fermare il Napoli
Se c’è un faro nella serata complicata della Juventus, è Yildiz. Il talento turco è l’unico in grado di accendere la manovra bianconera e, al 59’, firma un gol da campione: triangolo stretto con McKennie, taglio alle spalle di Buongiorno e diagonale chirurgico nell’angolo alla destra di Milinkovic-Savic. È il primo vero tiro in porta della squadra di Spalletti, che sembrava poter cambiare l’inerzia della partita e riaprire il big match di Serie A. Dopo l’1-1, però, la Juventus non riesce ad alzare davvero il ritmo: il Napoli resta più lucido nelle seconde palle, continua a spingere con Neres e trova nel finale il guizzo decisivo del suo centravanti.
Napoli capolista e imbattuto al Maradona, Juve in affanno Champions
Con questo 2-1, il Napoli di Conte centra la terza vittoria consecutiva in Serie A, la seconda di fila in un big match dopo il colpo all’Olimpico contro la Roma, e chiude il 2025 da imbattuto al Maradona. Gli azzurri tornano capolisti solitari, con un punto di vantaggio sull’Inter in attesa delle altre gare, confermandosi una delle squadre più solide dei top 5 campionati europei. Per la Juventus, invece, la sconfitta pesa doppio: oltre al ko nel duello scudetto con il Napoli, i bianconeri vedono aumentare il distacco dalla zona Champions League, ora a quattro punti, e tornano a casa con la sensazione di un esame di maturità ancora una volta fallito. Nel catino del Maradona, la notte è tutta di Hojlund, del suo Napoli e di un Conte che continua a sognare il bis tricolore.
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