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Gelo e neve negli Stati Uniti, si sta formando un “ciclone bomba”

Un’ondata di gelo sta colpendo gli Stati Uniti proprio mentre una nuova perturbazione – la terza in una settimana – si trasforma rapidamente in un vero e proprio ciclone bomba lungo la costa orientale. È il tipo di sistema che si intensifica a velocità impressionante e che, quando succede così presto nella stagione, manda in tilt mezza nazione.

Una tempesta che accelera e si rafforza

Il nucleo della perturbazione si sta spostando dal Midwest verso l’Atlantico. Nel suo tragitto ha già scaricato neve e ghiaccio su una lunga fascia centrale del Paese: dalle Grandi Pianure all’Ohio Valley, fino agli Appalachi. In diverse zone di Kentucky, Missouri e Illinois le strade sono diventate impraticabili nel giro di mezz’ora.

Ora, però, arriva la parte più delicata: la rapida caduta della pressione, il segno distintivo del bomb cyclone. Entro la giornata di oggi il sistema dovrebbe approfondirsi di decine di millibar, abbastanza da generare venti violenti e condizioni da tempesta invernale piena sul New England.

Coinvolte solo marginalmente le grandi città dell’est

Il paradosso: mentre la tempesta si “autoalimenta”, le principali città lungo la I-95 – Philadelphia, New York, Boston – vedranno al massimo qualche fiocco all’alba. Colpa dell’Atlantico ancora troppo caldo, che continua a spingere aria più mite verso la costa e impedisce alla neve di depositarsi.

Ma basterà spostarsi di poco verso l’interno per trovare un’altra storia: scuole chiuse in Vermont, New Hampshire, Pennsylvania e Massachusetts, e previsioni di accumuli importanti sulle zone collinari e montane.

Viaggi nel caos e ghiaccio diffuso

I primi segnali non sono incoraggianti: oltre 1.500 ritardi registrati all’aeroporto di Chicago O’Hare in 24 ore, strade bloccate da incidenti a catena in Missouri e Illinois, e tratte autostradali rese scivolose da un sottile ma pericolosissimo strato di ghiaccio.

Sugli Appalachi è attesa una crosta di gelicidio variabile da una lieve patina fino a oltre 6–7 millimetri, abbastanza per causare blackout diffusi.

Dopo la tempesta arriva un’ondata di gelo artico sugli Stati Uniti

Il passaggio del ciclone bomba non sarà la fine della storia. Dietro la tempesta si farà largo un blocco di aria artica: temperature percepite fino a -15 °C in città come Chicago, Minneapolis e Indianapolis.

Tra mercoledì e venerdì molte località nel Nord degli Stati Uniti rischiano di battere record di freddo, con minime che potrebbero scendere anche di 20-30 °C sotto la norma di inizio dicembre.

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