Altre News

Rottamazione quater: come regolarizzare i debiti fiscali nel 2025

La rottamazione quater è una misura agevolata che consente di estinguere i debiti fiscali maturati tra il 2000 e il 2022 senza pagare sanzioni e interessi.

La rottamazione quater, nota anche come definizione agevolata, rappresenta un’opportunità importante per imprese e cittadini che desiderano regolarizzare i propri debiti fiscali accumulati nel tempo. Introdotta con la Legge di Bilancio 2023, questa misura consente di estinguere i carichi pendenti affidati all’Agente della riscossione senza dover pagare interessi, sanzioni, interessi di mora e aggio. Una soluzione vantaggiosa che permette di saldare solo il capitale e le spese esecutive e di notifica.

Quali debiti si possono regolarizzare con la definizione agevolata

La rottamazione quater copre i debiti tributari e contributivi maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. La misura include anche i debiti già oggetto di agevolazioni precedenti ma decaduti, offrendo una seconda chance ai contribuenti che non hanno rispettato i termini originali. Questa estensione temporale rende la definizione agevolata particolarmente utile per chi ha accumulato arretrati nel corso di due decenni.

Le scadenze cruciali della rottamazione quater nel 2025

Per chi ha già aderito alla rottamazione quater nel 2023, il 2025 presenta una scadenza importante: il 30 novembre, con tolleranza fino al 9 dicembre. Questa rappresenta la decima rata delle diciotto previste dal piano originario. Per i contribuenti che non hanno rispettato i versamenti entro il 31 dicembre 2024, è disponibile una nuova opportunità: presentare domanda di riammissione alla definizione agevolata entro il 30 aprile 2025. Chi sceglierà di aderire alla riammissione dovrà effettuare il primo pagamento entro il 31 luglio 2025, con tolleranza fino al 5 agosto.

Modalità di pagamento e rateizzazione della rottamazione quater

I contribuenti hanno diverse opzioni per saldare i propri debiti tramite la definizione agevolata. È possibile pagare in un’unica soluzione oppure rateizzare l’importo. Il piano originario prevede 18 rate consecutive su 5 anni, con le prime due pari al 10% del totale dovuto e le rimanenti di pari importo. Per chi si riammette nel 2025, sono disponibili fino a 10 rate con scadenze fissate al 31 luglio, 30 novembre 2025 e successivamente il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2026 e 2027. Gli interessi per il pagamento rateale sono applicati a un tasso del 2% annuo.

Benefici e vantaggi della rottamazione quater

Il principale vantaggio della rottamazione quater è l’eliminazione delle sanzioni e degli interessi di mora, permettendo ai contribuenti di pagare solo il capitale dovuto. Questo rende la definizione agevolata una soluzione conveniente per chi ha arretrati significativi. Inoltre, la tolleranza di 5 giorni concessa dalla normativa offre un margine di sicurezza per i pagamenti, considerando anche i differimenti per giorni festivi.

Cosa accade in caso di mancato pagamento della rottamazione quater

Il rispetto delle scadenze è fondamentale per mantenere i benefici della rottamazione quater. In caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento, il contribuente decade dalla misura e tornano a decorrere i termini ordinari di prescrizione e decadenza. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può riattivare le procedure di recupero coattivo, incluse iscrizioni di fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Tornano inoltre dovuti le sanzioni e gli interessi che erano stati esclusi con la definizione agevolata.

© Iconameteo.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Iconameteo.it) e il link al contenuto originale

Articoli correlati

Back to top button