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Ondata di caldo anomalo in Europa: temperature record, anche di notte!

Un’ondata di caldo anomalo ha investito il bacino del Mediterraneo e l’Europa centro-occidentale a novembre 2025, con temperature ben oltre la media stagionale e mari eccezionalmente caldi, influenzando clima e fenomeni atmosferici.

L’inizio di novembre 2025 si è distinto per una ondata di caldo anomalo che ha coinvolto ampie aree del bacino del Mediterraneo e dell’Europa centro-occidentale. Le temperature hanno raggiunto valori eccezionalmente elevati per il periodo, sia sulle aree continentali che sulle superfici marine. Il Mar Mediterraneo ha registrato anomalie termiche superiori ai 5°C rispetto alla media, con effetti evidenti anche sulle condizioni climatiche delle regioni costiere e interne.

Cause dell’ondata di caldo anomalo nel Mediterraneo

La presenza di un robusto anticiclone subtropicale ha garantito condizioni di stabilità atmosferica e un forte soleggiamento, favorendo il mantenimento di temperature sopra la norma su tutto il Mediterraneo occidentale. Questo assetto barico ha impedito l’ingresso di correnti fredde, accentuando la persistenza del clima mite e contribuendo a innalzare ulteriormente le temperature marine. Il fenomeno è stato classificato come ondata di calore marina, una condizione sempre più frequente a causa del riscaldamento globale e dell’accumulo di energia nelle acque superficiali.

Effetti sulle temperature e sul clima europeo

Nel bacino del Mediterraneo, soprattutto tra Mar delle Baleari e Mar Tirreno, sono state registrate temperature record che hanno favorito notti con minime superiori ai 20°C, le cosiddette “notti tropicali”. Anche l’Europa centro-occidentale ha sperimentato valori termici ben al di sopra della media, con una anomalia più marcata nei Paesi oltralpe. Questa situazione ha determinato un clima più afoso e un incremento dell’umidità relativa, modificando il normale andamento stagionale.

Conseguenze meteorologiche e possibili evoluzioni

L’eccesso di calore trattenuto dal Mar Mediterraneo ha aumentato la probabilità di fenomeni atmosferici intensi, come temporali, grandinate e raffiche di vento, soprattutto in presenza di perturbazioni atlantiche. Secondo le proiezioni, la fase di caldo anomalo dovrebbe interrompersi nella seconda metà di novembre, quando l’arrivo di masse d’aria fredda dall’Artico porterà a un brusco calo delle temperature e a un passaggio verso condizioni più invernali su gran parte dell’Europa.

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