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Tifone Kalmaegi devasta le Filippine centrali: almeno 66 morti, migliaia di sfollati e città sommerse

Il tifone Kalmaegi, noto anche come Tino, ha colpito con forza le Filippine centrali, causando almeno 66 morti, migliaia di sfollati e gravi alluvioni nelle province di Cebu e Southern Leyte.

Il tifone Kalmaegi, conosciuto localmente come Tino, si è abbattuto sulle Filippine centrali con venti fino a 150 km/h e piogge torrenziali, provocando devastazione in numerose province. Le inondazioni hanno travolto abitazioni, infrastrutture e strade, lasciando dietro di sé un paesaggio devastato. Almeno 66 persone hanno perso la vita, la maggior parte a causa di annegamenti e frane, mentre decine risultano ancora disperse.

Le zone più colpite dal tifone Kalmaegi

La provincia di Cebu è stata la più colpita, con 49 decessi registrati e intere città completamente sommerse. In 24 ore sono caduti circa 183 mm di pioggia, ben oltre la media mensile, causando esondazioni e rendendo molte aree irraggiungibili. Anche Southern Leyte e il nord di Mindanao hanno subito gravi danni, con centinaia di migliaia di persone evacuate.

Emergenza e soccorsi nelle Filippine centrali

Le autorità hanno dichiarato lo stato di calamità e mobilitato la Croce Rossa Filippina per recuperare abitanti intrappolati sui tetti. Un elicottero militare, inviato per i soccorritori, si è schiantato a Mindanao, causando la morte di sei membri dell’equipaggio. Gli esperti sottolineano che il riscaldamento globale sta rendendo i tifoni sempre più intensi, con mari più caldi che favoriscono precipitazioni estreme e danni senza precedenti.

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