Messico, alluvioni devastanti: oltre 70 vittime e decine di dispersi nel Centro-Est

Le piogge torrenziali e le tempeste tropicali hanno causato allagamenti catastrofici in Messico centrale: almeno 72 morti, decine di dispersi e 100.000 case colpite tra Veracruz, Hidalgo, Puebla, Querétaro e San Luis Potosí.
Il Messico centrale sta vivendo una delle peggiori emergenze degli ultimi anni a causa di allagamenti e frane provocati da piogge torrenziali e tempeste tropicali che hanno colpito la regione a metà ottobre 2025. Il bilancio umano è drammatico: secondo le autorità, sono almeno 72 i morti e 48 le persone ancora disperse. Gli stati più colpiti sono Veracruz, Hidalgo, Puebla, Querétaro e San Luis Potosí, dove intere comunità risultano isolate, senza elettricità e acqua potabile, dopo che fiumi come il Cazones sono esondati travolgendo case e infrastrutture.
Piogge estreme e fiumi in piena: la tragedia si abbatte sul centro-est messicano
Le precipitazioni estreme degli ultimi giorni hanno provocato frane e esondazioni in numerosi centri abitati. La situazione più critica si registra nella città di Poza Rica de Hidalgo, nello stato di Veracruz, dove il fiume Cazones ha rotto gli argini, allagando quartieri come Las Granjas e lasciando centinaia di famiglie intrappolate tra fango, detriti e senza accesso ai beni di prima necessità.
Testimonianze come quella di Ana Lizeth Sandes e della sua famiglia raccontano la drammaticità della situazione: “È stato brutale. Il fiume è straripato, il muro è crollato e non abbiamo potuto salvare nulla. Tutto è andato perduto”, ha dichiarato Sandes, che viveva vendendo peluche e noci di cocco. Ora la sua casa è sommersa dal fango, senza elettricità né acqua potabile, e la famiglia dorme in condizioni precarie cercando di ripulire ciò che resta della propria abitazione.
Soccorritori in azione tra comunità isolate e danni ingenti
Le operazioni di soccorso continuano senza sosta. In città come Álamo (sempre in Veracruz), i residenti si muovono tra mucchi di detriti e strade allagate, in attesa di aiuti umanitari. I mezzi ufficiali lavorano per drenare le acque e ripristinare i servizi essenziali, ma la portata della calamità complica ogni intervento.
Secondo il presidente messicano Claudia Sheinbaum, sono circa 100.000 le abitazioni danneggiate, mentre il numero di sfollati cresce di ora in ora. Le case costruite con materiali precari, come cartone e lamiera, sono state le più colpite dall’ondata di piena. Le autorità locali hanno predisposto rifugi di emergenza, ma la distribuzione di cibo e acqua potabile risulta ancora lenta e insufficiente rispetto ai bisogni.
Prevenzione e allerta: le difficoltà nel fronteggiare eventi meteorologici estremi
L’evento ha sollevato nuove polemiche sulla capacità del sistema di allerta messicano di prevenire tragedie di questa portata. Nonostante le previsioni meteo avessero annunciato piogge intense e il rischio di alluvioni, molte comunità sono state colte di sorpresa, senza il tempo necessario per evacuare.
Secondo esperti come Christian Domínguez dell’Istituto Atmosfera e Cambiamenti Climatici, il Messico dispone di pochi radar meteorologici e strumenti di monitoraggio in tempo reale dei livelli dei fiumi, rendendo difficile emettere allerta tempestive e localizzate. Sebbene siano stati attivati piani di evacuazione in alcune aree, come nel nord di Veracruz e nel vicino stato di Tamaulipas, in città come Poza Rica la fuga dalle case è avvenuta solo quando le acque avevano già invaso le strade.
Cambiamento climatico e vulnerabilità delle popolazioni
Il disastro riaccende il dibattito sulla crescente frequenza di eventi meteorologici estremi in Messico e sulla necessità di rafforzare la protezione civile. Gli scienziati sottolineano che la frequenza di alluvioni, frane e tempeste tropicali è aumentata negli ultimi anni, mettendo a dura prova comunità spesso già fragili e con risorse limitate.
Il presidente Claudia Sheinbaum, esperta di cambiamenti climatici, ha dichiarato di voler rivedere i protocolli di prevenzione, pur riconoscendo la difficoltà di prevedere con precisione l’intensità delle piogge. Tuttavia, molti residenti chiedono maggiore preparazione e strumenti tecnologici per evitare che tragedie simili si ripetano.
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