La Niña influenzerà davvero il clima in Italia?

Dopo mesi dominati dal fenomeno di El Niño, il Pacifico tropicale è entrato nella fase fredda del ciclo ENSO, conosciuta come La Niña, e si sta parlando della possibilità che questo fenomeno influenzi le condizioni meteo e il clima in Italia.
Secondo la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), le condizioni di Niña sono attualmente presenti e potrebbero proseguire fino all’inverno 2025-2026, prima di un probabile ritorno a una fase neutra tra gennaio e marzo.

Ma cosa significa esattamente? E soprattutto: la Niña influenzerà il clima in Italia?
Cos’è La Niña
La Niña è la fase fredda del ciclo ENSO (El Niño–Southern Oscillation), caratterizzata da un anomalo raffreddamento delle acque superficiali del Pacifico centrale ed equatoriale. In genere le temperature dell’oceano si abbassano di 1-2 °C rispetto alla media, modificando la circolazione atmosferica tropicale.
Durante un episodio di Niña:
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gli alisei si intensificano, spingendo le acque più calde verso ovest;
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si rafforza la circolazione di Walker, con aria ascendente e piogge più abbondanti sull’Indonesia e sull’Australia settentrionale;
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sull’oceano Pacifico centro-orientale prevalgono aria discendente, alta pressione e tempo più secco.
In sostanza, la Niña è l’opposto di El Niño, che invece riscalda le acque del Pacifico e favorisce piogge e fenomeni intensi lungo la fascia equatoriale orientale.
Gli effetti della Niña sul clima globale
Secondo la NOAA, gli effetti principali della Niña si concentrano nelle regioni tropicali e subtropicali:
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piogge intense in Indonesia, Malesia, Filippine e Australia settentrionale;
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condizioni più secche sulla costa occidentale del Sud America, in particolare tra Ecuador e Perù;
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aumento degli uragani sull’Atlantico settentrionale, dovuto alla riduzione del wind shear (i venti in quota);
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temperature inferiori alla media nel Sud-Est asiatico, in Africa australe, in Giappone e in parte del Sud America;
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clima più mite e asciutto sul Sud degli Stati Uniti.
In alcune aree, come l’India o l’Australia, la Niña è associata a monsoni particolarmente intensi e ad alluvioni ricorrenti.

Perché La Niña non avrà effetti rilevanti sul clima in Italia
Nonostante il grande impatto che la Niña ha sul clima a scala planetaria, il suo effetto sul bacino del Mediterraneo è debole o praticamente nullo. Gli studi più recenti indicano che le teleconnessioni ENSO (cioè i legami tra le oscillazioni del Pacifico e il clima di altre regioni) sono più evidenti durante El Niño, che può contribuire a ondate di caldo più durature in Europa meridionale e nel Mediterraneo centrale.
Nel caso della Niña, invece, l’influenza si attenua man mano che ci si allontana dalle regioni tropicali del Pacifico. Clima e condizioni meteo in Italia, quindi, non risentiranno in modo significativo della Niña: non sono attese deviazioni sostanziali dalle normali condizioni stagionali – per lo meno non a causa di questo fenomeno. Le eventuali oscillazioni di temperatura o precipitazioni nei prossimi mesi saranno infatti legate a fattori atmosferici regionali, come la posizione delle alte pressioni atlantiche o la traiettoria delle perturbazioni nordatlantiche.
NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.
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