Tempesta subtropicale Karen: record storico nell’Atlantico alle medie latitudini

La tempesta subtropicale Karen si è formata alle medie latitudini dell’Atlantico, stabilendo il primato come sistema più settentrionale mai designato dal National Hurricane Center. Nessun effetto previsto sulla terraferma.
Nell’Oceano Atlantico la stagione degli uragani 2025 si distingue per la formazione della tempesta subtropicale Karen, un fenomeno meteorologico che ha attirato l’attenzione degli esperti per la sua posizione eccezionalmente settentrionale. Karen si è sviluppata a circa 880 km a nord-nordovest delle Azzorre, segnando un nuovo record nella storia delle tempeste tropicali e subtropicali nell’Atlantico. La designazione ufficiale da parte del National Hurricane Center ha confermato Karen come il sistema nominato più a nord mai registrato, un evento che sottolinea l’eccezionalità di questa stagione e le particolari condizioni atmosferiche che hanno favorito la sua formazione.
Origine e caratteristiche della tempesta subtropicale Karen
La tempesta subtropicale Karen è nata da una vasta area di bassa pressione che ha acquisito gradualmente caratteristiche tropicali, come la presenza di temporali attorno al suo centro e un nucleo caldo, pur mantenendo alcuni tratti tipici delle depressioni extratropicali, come la presenza di fronti. Questo tipo di sistema, definito “subtropicale”, rappresenta una sorta di ibrido tra i cicloni tropicali e quelli extratropicali, traendo energia sia dalle acque relativamente calde dell’oceano che dai contrasti di temperatura e pressione atmosferica.
Karen si è distinta per i suoi venti sostenuti di circa 75 km/h (45 mph) e per il suo movimento verso nord-est a una velocità di circa 16 km/h. La pressione centrale si è attestata intorno ai 1000 hPa, con una struttura relativamente compatta: i venti di intensità da tempesta tropicale si estendevano fino a 75 km dal centro. Secondo le ultime rilevazioni, Karen è destinata a indebolirsi gradualmente fino a dissiparsi in una semplice area di bassa pressione entro pochi giorni.
Un record storico per l’Atlantico
L’aspetto più rilevante della tempesta subtropicale Karen è il suo primato geografico: nessun altro sistema tropicale o subtropicale era mai stato designato così a nord nell’Atlantico. Questa anomalia meteorologica è stata confermata dal National Hurricane Center, che ha evidenziato come Karen abbia superato tutti i precedenti record di latitudine per tempeste nominate nella regione. La formazione di Karen alle medie latitudini è stata favorita da una particolare configurazione atmosferica, con masse d’aria instabili e una temperatura superficiale dell’oceano sufficiente a sostenere lo sviluppo di convezione attorno al centro della tempesta.
Questo evento rappresenta un caso di studio per la meteorologia moderna, poiché dimostra come le condizioni climatiche e oceaniche possano portare allo sviluppo di cicloni in aree solitamente poco favorevoli a tali fenomeni. L’analisi di Karen offre spunti interessanti per la comprensione delle dinamiche che regolano la formazione e l’evoluzione delle tempeste tropicali e subtropicali nell’Atlantico.
Impatto sulla terraferma e monitoraggio
Nonostante la sua posizione insolita e la potenza dei suoi venti, la tempesta subtropicale Karen non ha prodotto effetti sulla terraferma. Nessuna zona costiera è stata coinvolta, né sono stati emessi avvisi o allerte per mareggiate o precipitazioni intense. Il sistema è rimasto confinato nell’estremo nord dell’Atlantico, lontano dalle principali rotte marittime e dalle popolazioni costiere, e il suo ciclo vitale si è concluso senza conseguenze per le attività umane.
Gli esperti continuano a monitorare l’area atlantica per individuare eventuali nuovi sistemi in formazione, ma la traiettoria e la struttura di Karen confermano la natura isolata dell’evento. La sua rapida evoluzione e dissipazione sono coerenti con le caratteristiche delle tempeste subtropicali che si sviluppano a latitudini elevate, dove le condizioni per il mantenimento di sistemi intensi sono generalmente sfavorevoli.
Considerazioni meteorologiche sulla stagione 2025
La stagione degli uragani 2025 nell’Atlantico si sta rivelando particolarmente vivace, con la formazione di numerosi sistemi nominati, tra cui Jerry, Priscilla, Raymond e, appunto, Karen. Il ritorno del fenomeno La Niña ha contribuito a rendere gli oceani più instabili, favorendo la nascita di tempeste in regioni e periodi insoliti. La presenza di Karen alle medie latitudini sottolinea la variabilità e la complessità delle dinamiche atmosferiche in gioco.
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