Detassazione tredicesima: cosa cambierebbe per lavoratori e pensionati
L’ipotesi di detassazione della tredicesima è al centro del dibattito nella Legge di Bilancio 2026: le proposte mirano ad aumentare il netto in busta paga e stimolare i consumi, soprattutto per redditi medio-bassi.

La detassazione della tredicesima mensilità è tornata tra le misure più discusse in vista della prossima Legge di Bilancio. L’obiettivo è duplice: da un lato, aumentare il potere d’acquisto di lavoratori dipendenti e pensionati; dall’altro, sostenere la spesa delle famiglie in un periodo in cui i consumi restano deboli. La tredicesima, infatti, rappresenta una gratifica natalizia importante, ma oggi subisce una tassazione più pesante rispetto alle altre mensilità, perché non beneficia delle normali detrazioni fiscali e viene assoggettata integralmente a Irpef e contributi previdenziali.
Il quadro attuale della tassazione sulla tredicesima mensilità
La tredicesima è soggetta alle stesse regole fiscali degli stipendi ordinari, ma con una differenza sostanziale: le detrazioni per lavoro dipendente vengono già distribuite sulle altre mensilità durante l’anno, lasciando la gratifica natalizia scoperta da questo beneficio. Di conseguenza, la tassazione sulla tredicesima risulta più gravosa, soprattutto per chi rientra negli scaglioni Irpef più elevati. Nel 2025, le aliquote Irpef sono il 23% fino a 28.000 euro, il 35% tra 28.001 e 50.000 euro, e il 43% oltre i 50.000 euro di reddito annuo. Inoltre, i contributi previdenziali a carico del lavoratore incidono mediamente per il 9,19% sulla retribuzione lorda.
Le proposte di detassazione: esenzione Irpef o aliquota agevolata
Le principali ipotesi al vaglio del Governo prevedono due modalità di detassazione della tredicesima. La prima consiste nell’esenzione totale dall’Irpef, lasciando la mensilità soggetta ai soli contributi previdenziali. Questa soluzione garantirebbe il massimo beneficio in termini di busta paga: secondo simulazioni, un lavoratore con reddito lordo annuo di 28.000 euro avrebbe circa 321 euro netti in più, mentre chi percepisce 60.000 euro potrebbe arrivare a 1.802 euro aggiuntivi. La seconda opzione è l’applicazione di un’aliquota agevolata al 10%, simile a quella già in vigore sui premi di produttività. In questo caso, il vantaggio netto si attesterebbe intorno a 182 euro per redditi medi e fino a 1.383 euro per redditi più alti.
Flat tax e soglie di reddito: le possibili limitazioni
Per rendere la detassazione della tredicesima sostenibile per le finanze pubbliche, si valuta la possibilità di introdurre una flat tax solo fino a una determinata soglia di reddito o su un importo limitato della mensilità, ad esempio fino a 1.000 euro. Questo approccio permetterebbe di concentrare il beneficio sui redditi medio-bassi e contenere l’impatto sui conti dello Stato, che rappresenta il principale ostacolo all’approvazione della misura. In passato, proposte simili sono state accantonate proprio a causa dell’elevato costo stimato per le casse pubbliche.
Benefici attesi per lavoratori, pensionati e consumi
L’adozione di una detassazione della tredicesima avrebbe effetti diretti sul reddito netto di milioni di lavoratori e pensionati, soprattutto nel periodo natalizio, quando la gratifica natalizia viene tradizionalmente utilizzata per spese e regali. Un aumento della busta paga a dicembre potrebbe tradursi in una maggiore capacità di spesa e, di conseguenza, in un sostegno ai consumi interni. La misura è sostenuta in particolare da Forza Italia e dal vicepremier Antonio Tajani, che la considera uno strumento per favorire la ripresa economica e aiutare le famiglie in una fase di incertezza.
Le tempistiche e il dibattito politico
La detassazione della tredicesima è tra le priorità della maggioranza per la Legge di Bilancio 2026, ma la decisione finale dipenderà dalla disponibilità delle risorse e dall’equilibrio con altre misure fiscali, come il possibile taglio dell’Irpef per i redditi medio-bassi. Il dibattito è aperto anche sulle modalità di applicazione, sulla platea dei beneficiari e sulle coperture finanziarie necessarie. Il confronto parlamentare delle prossime settimane sarà decisivo per capire se e come la tredicesima detassata diventerà realtà, portando un concreto aumento delle disponibilità economiche per lavoratori e pensionati italiani.
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