Blocchiamo tutto: sciopero generale paralizza l’Italia per Gaza

Manifestazioni e cortei in tutta Italia per protestare contro il blocco israeliano della Global Sumud Flotilla. Trasporti nel caos con treni cancellati e ritardi
L’Italia si è fermata oggi, 3 ottobre 2025, per uno sciopero generale proclamato in solidarietà alla popolazione di Gaza e per protestare contro il blocco israeliano della Global Sumud Flotilla. La mobilitazione nazionale è stata indetta dall’Unione Sindacale di Base (Usb), Cgil, Cub e Sgb, coinvolgendo tutti i settori pubblici e privati con lo slogan “blocchiamo tutto”.
Trasporti in tilt in tutta la penisola
Il settore dei trasporti ha subito le maggiori ripercussioni della protesta. I treni hanno accumulato svariate ore di ritardo già dalla mattina, con numerose cancellazioni su tutto il territorio nazionale. Per il personale delle attività ferroviarie l’astensione dal lavoro è iniziata alle ore 21 di ieri sera. Il trasporto regionale garantisce i servizi essenziali solo nelle fasce orarie dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.
Anche il trasporto pubblico locale è stato coinvolto nello stop di ventiquattro ore, con autobus, tram, metropolitane e funicolari fermi. Nel settore aereo, i lavoratori hanno incrociato le braccia rispettando le fasce di garanzia dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00.
Venezia bloccata e manifestazioni in tutto il Paese
Particolarmente critica la situazione a Venezia, dove i collegamenti da e per il centro storico sono completamente bloccati. Il corteo della città lagunare, partito da Campo Santa Margherita, si è diretto verso piazzale Roma, trovando il terminal di auto e bus completamente deserto. Alcuni manifestanti sono saliti sul tetto del Garage comunale srotolando uno striscione “Free Gaza”.
Alta la partecipazione ai cortei e manifestazioni da Nord a Sud, con una mobilitazione che ha toccato le principali città italiane. Nel pomeriggio è previsto un secondo corteo intorno alle 14, con l’obiettivo di estendere la protesta a tutta la giornata.
Polemiche sulla legittimità dello sciopero
La convocazione dello sciopero generale in meno di 48 ore è stata bollata come “illegittima” dalla Commissione di garanzia, che ha ravvisato una “violazione dell’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90”. Il premier Meloni ha criticato l’iniziativa affermando che “weekend lungo e rivoluzione non stanno insieme”.
Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha replicato alle critiche: “La legge prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c’è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso”.
Solidarietà per la Global Sumud Flotilla
Durante la manifestazione a Piazza Vittorio, Landini ha espresso pieno sostegno agli attivisti della Global Sumud Flotilla: “A quegli attivisti non andrebbe solo pagato il rientro, ma riconosciuto un merito, perché hanno difeso i valori della nostra Carta e del diritto internazionale”. Il leader sindacale ha criticato il governo per aver “messo un volo di Stato per un delinquente libico, mentre ai cittadini italiani che hanno partecipato alla flottiglia si nega persino un biglietto aereo”.
La giornata di mobilitazione rappresenta un momento significativo di solidarietà internazionale, con l’Italia che scende in piazza per esprimere vicinanza alla popolazione della Striscia di Gaza e protestare contro le politiche israeliane nella regione.
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