Caldo estremo nella Russia artica: nuovo record autunnale a Vize Island

Temperature fuori scala nella Russia artica: a Vize Island registrati +6,6°C, nuovo record autunnale che segue di poco quello estivo. Il riscaldamento dell’Artico preoccupa scienziati e climatologi.
Il caldo estremo che sta colpendo la Russia artica ha raggiunto livelli senza precedenti: il 7 settembre 2025, sull’isola di Vize, situata a 79,3°N nel cuore dell’Artico russo, si sono toccati +6,6°C. Si tratta di un nuovo record autunnale, che arriva a poca distanza dal precedente record estivo, confermando una tendenza al riscaldamento artico ormai consolidata. Questa anomalia termica solleva interrogativi sull’evoluzione del clima artico e sulle conseguenze globali legate allo scioglimento dei ghiacci e alle ondate di calore sempre più frequenti.
Temperature record e anomalie nell’Artico russo
La registrazione di +6,6°C sull’isola di Vize rappresenta un evento senza precedenti per il periodo autunnale nell’Artico russo. Questa isola, situata ben oltre il Circolo Polare Artico, solitamente sperimenta temperature molto più basse a settembre. Il nuovo record segue di poche settimane il precedente primato estivo, confermando una sequenza di temperature estreme che stanno riscrivendo la climatologia della regione. Non si tratta di un fenomeno isolato: tutta la Siberia e l’Asia centrale hanno vissuto negli ultimi mesi un’ondata di caldo eccezionale, con temperature minime notturne superiori ai 25 °C e scarti positivi di oltre 10 gradi rispetto alle medie stagionali.
Cause del caldo estremo nell’Artico
Il riscaldamento globale è il principale responsabile di queste anomalie. Negli ultimi decenni, l’Artico si è scaldato a una velocità doppia rispetto al resto del pianeta, fenomeno noto come amplificazione artica. La diminuzione della copertura di ghiaccio marino riduce l’albedo (la capacità della superficie di riflettere la luce solare), favorendo l’assorbimento del calore e accentuando ulteriormente il riscaldamento. Inoltre, la persistenza di anticicloni e l’alterazione delle correnti atmosferiche contribuiscono a mantenere le temperature elevate per periodi prolungati.
Effetti sul clima globale e locale
Le temperature record nell’Artico russo hanno conseguenze che vanno ben oltre i confini regionali. L’aumento del calore artico accelera lo scioglimento dei ghiacci marini e terrestri, contribuendo all’innalzamento del livello del mare e modificando la circolazione atmosferica globale. Questi cambiamenti favoriscono la formazione di eventi meteorologici estremi anche a latitudini più basse, come ondate di calore, nubifragi e fenomeni climatici anomali. Gli scienziati sottolineano come la frequenza e l’intensità di questi episodi siano in costante aumento, rendendo il monitoraggio dell’Artico sempre più cruciale per comprendere le dinamiche del clima globale.
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