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Covid, variante Stratus: sintomi, diffusione in Italia e raccomandazioni per l’autunno

La variante Stratus del Covid-19 sta diventando dominante in Italia, con un incremento dei casi ma senza allarme. Gli esperti segnalano sintomi classici e raccomandano attenzione alle vaccinazioni per le fasce più vulnerabili.

La variante Stratus (XFG) del Sars-CoV-2 sta registrando una crescita significativa in Italia, rappresentando ormai oltre il 50% dei nuovi contagi. Secondo gli ultimi dati, si osserva un lieve aumento dei casi Covid, in linea con il trend europeo post vacanze estive. Nonostante ciò, la situazione resta sotto controllo: non si segnalano allarmi, ma solo alcuni ricoveri tra gli over 80 con comorbidità, come sottolineato dal virologo Mauro Pistello. Il virus continua a circolare, soprattutto in questo periodo dell’anno, confermando la necessità di monitorare costantemente l’evoluzione delle varianti.

Diffusione della variante Stratus in Italia

La variante Stratus, identificata come XFG, è una mutazione del Covid-19 originata dalla ricombinazione di altre varianti e arrivata dagli Stati Uniti. Attualmente, questa variante è la più presente nel nostro Paese, con una prevalenza superiore al 50% nei nuovi contagi. Il report più recente del Ministero della Salute indica 1.391 nuovi casi nell’ultima settimana, rispetto ai 1.091 della settimana precedente. L’incremento, seppur contenuto, si riscontra anche in altri Paesi europei come Grecia, Irlanda, Romania e Francia, dove l’incidenza è in aumento. Gli esperti ribadiscono che non esiste un rischio imminente per la popolazione generale, ma permane l’attenzione verso i soggetti più fragili.

I sintomi della variante Stratus

La variante Stratus presenta sintomi già noti dalle fasi iniziali della pandemia. Tra i più frequenti si riscontrano la perdita improvvisa di olfatto e gusto, sintomi che si manifestano perché il virus compromette temporaneamente le vie sensoriali. Persistono inoltre la febbre (anche alta) e le difficoltà respiratorie. In alcuni casi, vengono segnalati anche disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. Il quadro sintomatologico, quindi, non si discosta molto da quello osservato nelle precedenti ondate, ma la rapidità di diffusione della variante impone una maggiore attenzione nel riconoscimento dei segnali.

Vaccinazioni e raccomandazioni per la stagione autunnale

Con l’arrivo dell’autunno, il tema delle vaccinazioni torna centrale, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione. Secondo il virologo Pistello, gli over 60-70 hanno perso parte della protezione immunitaria a causa della distanza temporale dall’ultima dose e dalla riduzione dei contagi negli ultimi mesi. Si raccomanda quindi di aderire sia alla campagna antinfluenzale sia a quella anti-Covid, optando per la doppia vaccinazione che si è dimostrata sicura ed efficace. Ad oggi, non è previsto l’obbligo vaccinale, ma è fondamentale mantenere alte le coperture per evitare eventuali complicazioni nei soggetti a rischio.

Monitoraggio e evoluzione delle varianti in Italia

La sorveglianza delle varianti Covid in Italia è affidata a una rete nazionale che include l’Istituto Superiore di Sanità e diverse unità di virologia ospedaliera. Il monitoraggio costante permette di individuare tempestivamente nuove mutazioni e di valutare l’efficacia delle misure sanitarie adottate. La variante Stratus continua a essere osservata con attenzione, ma al momento non emergono dati che indichino una maggiore aggressività rispetto alle precedenti. La situazione epidemiologica resta sotto controllo grazie all’impegno degli esperti e alla collaborazione della popolazione.

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