Frane e inondazioni in Uttarakhand: Dharali travolta da fango e acqua, decine di dispersi
Le frane e le inondazioni nello stato himalayano dell’Uttarakhand hanno causato almeno quattro vittime e decine di dispersi, travolgendo il villaggio turistico di Dharali e bloccando i soccorsi. Il maltempo continua a minacciare la regione.
Nel nord dell’India, lo stato himalayano dell’Uttarakhand è stato teatro di una devastante combinazione di frane e inondazioni che hanno colpito con particolare violenza il piccolo villaggio turistico di Dharali. Le piogge torrenziali registrate il 5 agosto hanno provocato una violenta ondata di acqua, fango e detriti che ha travolto abitazioni, strade e infrastrutture essenziali, lasciando almeno quattro vittime accertate e decine di persone ancora disperse. La situazione resta critica, con i soccorsi impegnati in condizioni estremamente difficili.
Le cause delle frane e delle inondazioni in Uttarakhand
L’Uttarakhand, regione montuosa dell’India settentrionale, è frequentemente colpita da frane e alluvioni soprattutto durante la stagione dei monsoni. Le intense precipitazioni degli ultimi giorni hanno saturato il terreno, innescando smottamenti improvvisi e piene dei corsi d’acqua. Secondo gli esperti, questi eventi estremi sono aggravati dai cambiamenti climatici, che rendono sempre più frequenti le piogge torrenziali e le esondazioni nei territori montani.
Nel caso di Dharali, la massa di acqua e fango ha investito il villaggio in pochi istanti, cancellando case, negozi e parte del mercato locale. Testimoni riferiscono di un forte boato seguito dall’arrivo improvviso della piena, che ha travolto tutto ciò che incontrava lungo il suo percorso. La valanga di detriti ha anche interrotto la rete elettrica e le comunicazioni, rendendo ancora più complesse le operazioni di ricerca e soccorso.
Soccorsi in difficoltà tra strade bloccate e maltempo
Le squadre di soccorrimento – composte da esercito, polizia e operatori della protezione civile – stanno lavorando senza sosta per raggiungere le aree isolate, ma le strade bloccate da frane e massi rendono estremamente difficili gli spostamenti. Si è reso necessario l’impiego di mezzi pesanti per liberare i percorsi principali e di elicotteri militari per il trasporto di aiuti e l’evacuazione dei feriti.
A Dharali, almeno 130 persone sono state tratte in salvo, ma si teme che molte altre siano ancora intrappolate sotto le macerie o disperse nella valle. L’interruzione delle linee telefoniche e della corrente elettrica ha costretto i soccorritori a ricorrere a telefoni satellitari per coordinare le operazioni. Anche alcuni militari risultano tra i dispersi, poiché un campo dell’esercito è stato travolto dalla frana.
Le conseguenze per la popolazione e l’impatto sul turismo
Dharali è una località turistica molto frequentata, situata a oltre 1.150 metri di altitudine e tappa importante per i pellegrini indù diretti a Gangotri. La tragedia ha colpito sia residenti che visitatori: al momento del disastro, la vallata ospitava numerosi turisti e pellegrini, il che complica ulteriormente il bilancio dei dispersi.
Le autorità locali hanno disposto la chiusura delle scuole in diversi distretti, tra cui Dehradun e Haridwar, e invitano la popolazione a prestare la massima attenzione di fronte al rischio di nuove precipitazioni intense. La protezione civile e il National Disaster Management Authority hanno richiesto l’invio di ulteriori elicotteri e mezzi di soccorso per far fronte all’emergenza.
Il rischio di nuove piogge e la fragilità del territorio
Le previsioni della India Meteorological Department indicano la possibilità di altre piogge abbondanti nei prossimi giorni, aumentando il rischio di ulteriori frane e inondazioni nell’Uttarakhand e nelle regioni limitrofe. L’area colpita è estremamente vulnerabile, sia per la conformazione geologica che per la pressione antropica dovuta al turismo e ai pellegrinaggi.
Nel frattempo, emergenze simili si stanno registrando anche in Bangladesh, dove le inondazioni hanno provocato danni e vittime. La situazione richiede massima allerta e una rapida risposta delle istituzioni per proteggere le comunità più esposte.
NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.
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