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Terremoto 8.8 in Kamchatka: tsunami e allerta in Giappone, Usa e Pacifico

Un sisma di magnitudo 8.8 ha colpito la Kamchatka, generando uno tsunami che ha attivato allerta in Giappone, USA e in tutto il Pacifico. Danni e evacuazioni nelle zone costiere, ma nessun ferito grave segnalato.

Nelle prime ore di mercoledì, un potente sisma di magnitudo 8.8 ha scosso la penisola di Kamchatka, nell’estremo oriente della Russia, classificandosi tra i più forti terremoti mai registrati a livello mondiale. La scossa ha avuto epicentro al largo della costa orientale, provocando un tsunami che ha rapidamente raggiunto la regione del Pacifico settentrionale, innescando allerta tsunami in diverse aree tra cui Giappone, Stati Uniti e altre isole del Pacifico.

Sisma in Kamchatka: magnitudo record e primi effetti

Il sisma ha colpito alle 11:24 ora locale (23:24 UTC), con una magnitudo di 8.8 secondo i dati ufficiali. I terremoti di questa intensità sono rari e capaci di generare vaste onde di tsunami. Le onde, alte tra i 3 e i 4 metri, hanno investito la costa orientale della Kamchatka e il porto di Severo-Kurilsk, costringendo all’evacuazione oltre 2.500 residenti. Le autorità hanno segnalato danni a edifici, tra cui una scuola dell’infanzia e alcune infrastrutture portuali, ma al momento non risultano feriti gravi.

Allerta tsunami nel Pacifico: Giappone, Usa e Hawaii in stato di emergenza

La forza del sisma ha generato onde di tsunami che hanno attraversato l’oceano, spingendo le autorità di Giappone, Stati Uniti (in particolare Hawaii e Alaska) e altre regioni costiere del Pacifico a emettere allerta tsunami. In Giappone, la Meteorological Agency ha previsto onde fino a 1 metro sulla costa del nord, mentre il governatore delle Hawaii ha dichiarato lo stato di emergenza e ordinato l’evacuazione delle zone costiere. Anche Guam e altre isole del Pacifico sono state interessate dalle procedure di evacuazione preventiva.

Danni ambientali e monitoraggio continuo

Oltre ai danni strutturali, sono state segnalate conseguenze sull’ambiente: crolli di formazioni rocciose lungo la costa russa e avvistamenti di cetacei spiaggiati sulle coste giapponesi nelle ore successive al sisma. Le autorità continuano a monitorare la situazione per valutare eventuali ulteriori rischi e garantire la sicurezza della popolazione nelle aree interessate.


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