Tifone Co-may nelle Filippine: piogge torrenziali, frane e migliaia di sfollati
Il tifone Co-may ha colpito il nord delle Filippine nella giornata del 25 luglio 2025, causando gravi inondazioni, frane e almeno 25 vittime. Migliaia di persone sono state evacuate e le piogge monsoniche continuano a minacciare il Paese.
Il tifone Co-may, noto localmente come Emong, ha toccato terra per la seconda volta a Candon City, nella provincia di Ilocos Sur, alle 05:10 ora locale del 25 luglio 2025. Dopo aver attraversato la Regione Amministrativa della Cordillera, si è indebolito a tempesta tropicale, ma ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione. Co-may è la quinta perturbazione meteorologica a colpire le Filippine dall’inizio della stagione delle piogge e i meteorologi prevedono che, nei prossimi mesi, più di una dozzina di tempeste tropicali interesseranno ancora il Paese.
Il passaggio del tifone Co-may e le conseguenze immediate
Il tifone Co-may ha colpito inizialmente la provincia di Pangasinan con venti fino a 120 km/h e raffiche che hanno raggiunto i 165 km/h, per poi indebolirsi attraversando le montagne di Luzon. L’intensificazione del monsone di sud-ovest (Habagat) ha portato forti piogge e alluvioni improvvise in ampie zone delle Filippine, con accumuli fino a 1.000 mm in una sola settimana. In diverse aree, le inondazioni hanno raggiunto il livello della vita, colpendo anche la capitale Manila e costringendo oltre 278.000 persone a lasciare le proprie abitazioni. Circa 3.000 case sono state danneggiate, e 77 città e paesi hanno dichiarato lo stato di calamità.
Frane, evacuazioni e impatto sulle comunità
Le forti piogge monsoniche hanno causato frane, alberi abbattuti e blackout in varie province del nord delle Filippine. Almeno 25 persone hanno perso la vita, principalmente a causa di alluvioni lampo, frane ed elettrocuzioni, mentre otto risultano disperse. Squadre di esercito, polizia, guardia costiera e volontari sono state mobilitate per soccorrere i residenti rimasti isolati o intrappolati dall’acqua. Nel quartiere di Malabon, vicino a Manila, molte famiglie hanno visto le proprie case sommerse e beni distrutti: “Non abbiamo potuto salvare nulla, tutto era sott’acqua”, racconta un residente.
Previsioni e rischio meteorologico per le Filippine
Gli esperti meteorologi avvertono che la stagione delle piogge è solo all’inizio e che le Filippine potrebbero essere colpite da oltre una dozzina di nuove tempeste tropicali nei prossimi mesi. Il Paese, situato tra l’Oceano Pacifico e il Mar Cinese Meridionale, è tra i più esposti al rischio di tifoni e cicloni tropicali al mondo, subendo mediamente 20 eventi di questo tipo ogni anno. La vulnerabilità è aggravata dalla presenza di numerosi vulcani attivi e dalla frequenza di terremoti, rendendo la gestione delle emergenze una sfida costante per la popolazione e le autorità.
Le risposte della popolazione e delle istituzioni
Per fronteggiare l’emergenza, il governo filippino ha sospeso le attività scolastiche in 35 province e imposto restrizioni a viaggi via mare e aerei nelle regioni più colpite. La dichiarazione dello stato di calamità permette di mobilitare fondi e controllare i prezzi dei beni essenziali, come il riso. Molti residenti sperano in soluzioni strutturali e nel potenziamento delle opere di controllo delle inondazioni, per ridurre i rischi futuri legati ai fenomeni meteorologici estremi che ogni anno mettono a dura prova il Paese.
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