Caldo estremo in Europa: ondata di calore storica e record notturni nel Mediterraneo

Una straordinaria ondata di caldo sta colpendo l’Europa, con temperature notturne senza precedenti in Grecia e Turchia e nuovi record in tutto il Mediterraneo orientale. Le autorità invitano alla prudenza.
L’estate 2025 si sta distinguendo per una delle più intense ondate di caldo mai registrate in Europa. Dall’inizio di giugno, l’azione persistente dell’anticiclone africano sta portando temperature eccezionalmente elevate in molti Paesi europei, con picchi di calore che interessano sia le ore diurne che notturne. In particolare, nella notte tra il 25 e il 26 giugno, la Grecia e la Turchia hanno vissuto una delle notti più calde della storia recente del Mediterraneo, con decine di stazioni meteorologiche che hanno registrato valori tra i 30°C e i 36°C, infrangendo centinaia di record e mettendo a dura prova la popolazione.
Ondata di caldo senza precedenti: temperature record in Europa orientale
La ondata di calore che sta investendo l’Europa orientale è tra le più severe degli ultimi decenni. In Grecia, Turchia, Cipro, Bulgaria, Macedonia del Nord, Serbia, Montenegro, Bosnia e Romania, decine di stazioni meteorologiche hanno rilevato temperature massime comprese tra i 40°C e i 43°C. In Ungheria si sono sfiorati i 40°C, mentre in Austria e Slovenia i termometri hanno superato i 38°C, con la località slovena di Dobliče-Črnomelj che ha segnato un nuovo record nazionale mensile con 38,4°C. Questi valori rappresentano delle vere e proprie anomalie termiche, con scarti anche di 8-10°C rispetto alle medie stagionali.
Notte caldissima tra Grecia e Turchia: il Mediterraneo ai limiti storici
L’aspetto più impressionante di questa ondata di caldo è rappresentato dalle temperature notturne. In molte località di Grecia e Turchia, la colonnina di mercurio non è scesa sotto i 30°C per tutta la notte, con picchi notturni fino a 36°C. Si tratta di una delle notti più calde mai registrate nell’area del Mediterraneo, un fenomeno che mette a dura prova la salute pubblica, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione come anziani e bambini. Queste “notti tropicali” sono sempre più frequenti e rappresentano un segnale evidente dei cambiamenti climatici in atto.
Caldo e afa nel Mediterraneo: effetti sulle città e sulla popolazione
Nelle città più colpite, come Belgrado, la popolazione si è riversata verso laghi artificiali e aree verdi alla ricerca di refrigerio. Il celebre lago Ada Ciganlija, ad esempio, si è trasformato in un’oasi di sollievo per residenti e turisti, soprattutto per gli anziani che cercano di evitare le ore più calde della giornata. Le autorità locali hanno emesso avvisi e raccomandazioni, invitando a restare in casa durante le ore centrali, idratarsi frequentemente e ridurre le attività fisiche. Analoghe scene si sono viste in Montenegro, dove molti turisti hanno abbandonato le spiagge dell’Adriatico per rifugiarsi nelle località montane più fresche, e in Croazia, dove la popolazione ha cercato ristoro nelle acque dei laghi.
Record storici e allerta meteo: giugno da primato in tutta Europa
Il mese di giugno 2025 verrà ricordato come uno dei più secchi e caldi della storia recente in diversi Paesi balcanici. In Bosnia, la mancanza di precipitazioni ha reso questo giugno il più arido mai registrato, con temperature che hanno raggiunto i 40°C in alcune aree. Le autorità sanitarie hanno lanciato l’allarme per il rischio di disidratazione e problemi cardiovascolari, con un aumento delle chiamate ai servizi di emergenza da parte di persone affette da patologie croniche. In Italia, la Sardegna si è confermata la regione più calda del continente, con punte di 41°C, mentre in Spagna, Francia e Portogallo si sono superati i 43°C in alcune zone.
Cause dell’ondata di calore: il ruolo dell’anticiclone africano e dei cambiamenti climatici
Gli esperti attribuiscono questa eccezionale ondata di caldo alla persistenza dell’anticiclone africano, che sta trasportando masse d’aria roventi dal Nord Africa verso il Mediterraneo e l’Europa centro-orientale. Questo fenomeno, favorito anche dalla siccità e dalla carenza di piogge, è reso più frequente e intenso dai cambiamenti climatici in corso. Negli ultimi dieci anni, le estati nell’Europa sud-orientale sono diventate sempre più calde e afose, con massime che spesso superano i 35°C, a fronte di stagioni che in passato erano caratterizzate da valori più miti.
Previsioni: possibili tregue ma il caldo non molla la presa
Secondo le ultime previsioni, nei prossimi giorni si attende un parziale calo delle temperature, che dovrebbero scendere sotto i 35°C in alcune aree, ma il rischio di nuove fiammate di caldo resta elevato, soprattutto tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Gli esperti sottolineano l’importanza di seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie e di prestare particolare attenzione alle categorie più a rischio durante queste ondate di calore estremo.
Consigli utili per affrontare il caldo estremo
Per proteggersi dagli effetti delle temperature elevate e dall’afa, è fondamentale:
- Restare in ambienti freschi o climatizzati durante le ore più calde
- Bere frequentemente acqua
- Evitare l’esposizione diretta al sole tra le 11 e le 17
- Limitare le attività fisiche all’aperto
- Controllare regolarmente le condizioni di salute di anziani e bambini
Le ondate di calore sempre più frequenti richiedono una maggiore attenzione e consapevolezza da parte di tutta la popolazione.
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