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Papa Leone XIV: l’americano Prevost e il suo impegno per l’ambiente

Francis Robert Prevost, eletto oggi nuovo Pontefice con il nome di Leone XIV, porta con sé una visione che unisce spiritualità e responsabilità ambientale.

Il suo passato in Sudamerica ha plasmato un approccio concreto alle sfide ecologiche del nostro tempo.

Il cardinale americano Robert Francis Prevost è stato eletto 267° pontefice della Chiesa Cattolica, assumendo il nome di Leone XIV. L’annuncio è stato dato oggi, 8 maggio 2025, quando il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha pronunciato il tradizionale “Habemus Papam” dalla Loggia delle Benedizioni in Piazza San Pietro alle 19:15.

Un papa americano con radici sudamericane

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, Prevost ha trascorso gran parte della sua vita pastorale in Sudamerica, in particolare in Perù, dove è stato Arcivescovo-vescovo di Chiclayo. Questa lunga permanenza in una regione ricca di biodiversità ma anche gravemente minacciata da deforestazione e cambiamenti climatici ha profondamente influenzato la sua visione ecologica.

La visione ambientale di Leone XIV

Il nuovo Papa Leone XIV ha sempre mostrato una particolare sensibilità verso le tematiche ambientali, integrando nella sua visione pastorale i principi della giustizia sociale e della responsabilità ecologica. Durante il suo ministero in Perù, ha ripetutamente denunciato lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali dell’Amazzonia, definendolo “un peccato contro il Creato e le future generazioni”.

Un pontificato all’insegna dell’ecologia integrale

La scelta del nome Leone appare significativa anche in chiave ambientale, richiamando Leone XIII, il “papa dei lavoratori” e autore dell’enciclica Rerum Novarum. Come il suo predecessore si occupò della questione sociale, Prevost sembra voler affrontare la crisi ambientale come questione centrale del nostro tempo.

Nel suo primo messaggio dalla Loggia, il nuovo Pontefice ha dichiarato “La pace sia con voi”, aggiungendo che “il male non prevarrà” e invitando a “costruire ponti”. Un chiaro riferimento alla necessità di dialogo e cooperazione globale per affrontare le sfide ecologiche che minacciano il nostro pianeta.

Con l’elezione di Leone XIV, la Chiesa sembra voler rafforzare il suo impegno verso un’ecologia integrale che unisca la cura del creato alla dignità umana, in continuità con l’insegnamento dei suoi predecessori ma con un’attenzione particolare alle urgenze ambientali del nostro tempo.


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