Lista articoli su inverno - Icona Meteo IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Mon, 18 Dec 2023 11:36:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.3 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png Lista articoli su inverno - Icona Meteo 32 32 Solstizio d’Inverno 2023: il giorno più corto dell’anno https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/solstizio-dinverno-2023-il-giorno-piu-corto-dellanno/ Mon, 18 Dec 2023 10:06:16 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/solstizio-dinverno-2023-il-giorno-piu-corto-dellanno/ Il 22 dicembre cade il solstizio d’inverno 2023, il momento astronomico che scandisce l’inizio della stagione più fredda per il nostro emisfero, e della stagione calda per l’emisfero meridionale. Ogni solstizio d’inverno rappresenta per noi il giorno “più corto” dell’anno, ovvero con meno ore di luce e più ore di buio. Solstizio d’inverno 2023: il …

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Il 22 dicembre cade il solstizio d’inverno 2023, il momento astronomico che scandisce l’inizio della stagione più fredda per il nostro emisfero, e della stagione calda per l’emisfero meridionale. Ogni solstizio d’inverno rappresenta per noi il giorno “più corto” dell’anno, ovvero con meno ore di luce e più ore di buio.

Solstizio d’inverno 2023: il giorno più corto dell’anno

Venerdì 22 il sole sorgerà alle 08:00 e tramonterà alle 16:43 a Milano (08:43 di luce), mentre a Roma sorgerà alle 07:34 e tramonterà alle 16:42 (09:08 ore di luce). A Napoli il sole sorgerà alle 07:24 e tramonta alle 16:38 (9:14 di luce).

solstizio inverno 2023

Questo perché il solstizio è un momento astronomico in cui i raggi del sole cadono perpendicolari al Tropico del Capricorno (o meglio allo zenit). Quest’anno il solstizio d’inverno cadrà venerdì 22 dicembre, precisamente alle 4:27 italiane. Il venerdì che precede il Natale sarà dunque un giorno di buio totale oltre il Circolo Polare Artico, e di piena luce in Antartide.

Dal solstizio d’inverno in avanti, però, le ore di luce torneranno ad aumentare gradualmente. Nel corso dei mesi successivi le ore di luce aumenteranno fino a portarsi al pari di quelle buie nel giorno dell’equinozio di primavera 2024 (mercoledì 20 marzo) e quindi fino a raggiungere la massima durata nel giorno del solstizio d’estate (20 giugno).

Da cosa dipendono le stagioni?

L’andamento delle stagioni astronomiche, scandito da solstizi ed equinozi, contrariamente a quanto si può pensare non dipende dalla “vicinanza” del nostro Pianeta al Sole, ma dalla sua inclinazione rispetto al Sole. L’asse terrestre, infatti, ha una inclinazione di 23,27˚ rispetto al piano dell’orbita della Terra attorno al Sole. Questo fa sì che le regioni “rivolte verso il sole” cambino nel corso dell’anno e ricevano dalla stella più o meno energia.

inverno astronomico solstizio
Crediti Meteo Expert

Durante l’inverno boreale, infatti, l’emisfero settentrionale riceve dal Sole il valore minimo di energia per unità di tempo (meno ore di luce). Durante gli equinozi gli emisferi ne ricevono la stessa quantità, mentre durante il solstizio d’estate l’emisfero settentrionale riceve il massimo dell’energia per unità di tempo.

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Inverno finito? Meteo stabile e smog in aumento, ma l’alta pressione potrebbe cedere https://www.iconameteo.it/news/previsioni/inverno-finito-meteo-stabile-e-smog-in-aumento-ma-lalta-pressione-potrebbe-cedere/ Wed, 15 Feb 2023 11:01:53 +0000 https://www.iconameteo.it/news/previsioni/inverno-finito-meteo-stabile-e-smog-in-aumento-ma-lalta-pressione-potrebbe-cedere/ meteo invernoItalia sovrastata da una robusta alta pressione che si è ben estesa fino alle regioni meridionali e che rimarrà l’unica protagonista meteo con buona probabilità anche nel resto della settimana, con qualche parziale segno di cedimento solo nella giornata di domenica quando un fronte freddo in discesa verso i Balcani tenderà ad avvicinarsi anche al …

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Italia sovrastata da una robusta alta pressione che si è ben estesa fino alle regioni meridionali e che rimarrà l’unica protagonista meteo con buona probabilità anche nel resto della settimana, con qualche parziale segno di cedimento solo nella giornata di domenica quando un fronte freddo in discesa verso i Balcani tenderà ad avvicinarsi anche al settore alpino e all’Adriatico.

L’anticiclone è accompagnato da una massa d’aria molto mite per la stagione, in particolare sulle regioni centro-settentrionali dove il clima nelle aree più soleggiate sarà a tratti da inizio primavera con le anomalie più marcate in quota (nelle Alpi lo zero termico si è portato verso quote anche leggermente superiori ai 3000 metri).

La stabilità atmosferica- affermano i meteorologi Meteo Expert –  favorisce naturalmente il ristagno ed accumulo di umidità e inquinanti nei bassi strati e l’assenza di piogge che aggrava la siccità, perdurante e preoccupante soprattutto al Nordovest. Si prospettano, quindi, le condizioni per un peggioramento della qualità dell’aria e per la formazione di nebbie di strati nuvolosi bassi.

Inverno finito? Le previsioni meteo dettagliate:

Mercoledì avremo tempo stabile in tutta Italia e generalmente soleggiato. Da segnalare anche qualche modesto ed innocuo annuvolamento in Puglia, Calabria e nord della Sicilia. Cielo sereno nel resto del paese con modeste velature in arrivo verso sera in Sardegna e al Nordovest. Nella notte possibile formazione di nebbie in Val Padana e in Toscana. Temperature massime sempre oltre le medie stagionali con punte intorno ai 15 gradi al Nord e picchi di 16-17 al Centro-Sud e Sicilia.  Venti ovunque in indebolimento, salvo residui locali rinforzi sui mari del Centrosud. Mari: ancora un po’ mossi l’Adriatico centro-meridionale, l’alto Ionio e il Tirreno sud-orientale; calmi o poco mossi i restanti bacini.

Giovedì ancora tempo stabile e in prevalenza soleggiato sulla maggior parte delle regioni italiane. In mattinata possibile presenza di nebbie sulla valle padana centrale e sull’alto Adriatico, a banchi anche su Toscana, Umbria e Lazio, in successivo dissolvimento. Nubi di tipo basso potranno addensarsi su Liguria, regioni tirreniche, Sicilia centro-occidentale e nordovest della Sardegna. Da segnalare inoltre il passaggio di nuvolosità ad alta quota, nel corso della giornata, al Nord, su Toscana e Isole maggiori. Temperature minime per lo più in lieve aumento; massime in lieve diminuzione al Nord e nel settore tirrenico fino alla Campania. Clima diurno molto mite, con valori anche oltre i 15 gradi. Venti generalmente deboli. Mari: calmi o poco mossi.

Nella giornata di venerdì prosegue la stabilità atmosferica. Al Nord possibili foschie dense e nebbie sulla valle padana e sull’alto Adriatico, persistenti in forma di strati bassi tra Veneto e Venezia Giulia; altrove, da metà giornata, passaggio a tempo più soleggiato. Al Centro-Sud, sulle Isole e in Liguria cielo da poco a parzialmente nuvoloso, con tratti soleggiati più ampie e duraturi lungo l’Adriatico e sulla Sardegna. Strati bassi sul lato tirrenico e in Umbria, in diradamento solo parziale, più densi sulla Toscana. Temperature massime senza grandi variazioni e ancora superiori ai 15 gradi nelle aree più assolate. Basso rischio di gelate notturne. Venti generalmente deboli. Mari: calmi o poco mossi.

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Stratwarming Major gennaio 2021: come proseguirà l’inverno? https://www.iconameteo.it/news/approfondimenti/stratwarming-major-gennaio-2021-come-proseguira-linverno/ Tue, 12 Jan 2021 15:17:53 +0000 https://www.iconameteo.it/news/approfondimenti/stratwarming-major-gennaio-2021-come-proseguira-linverno/ Prima di addentrarci in uno tra gli argomenti più complessi, ma anche tra i più affascinanti della meteorologia e della fisica dell’atmosfera, è doveroso fare un’importante precisazione: l’eccezionale nevicata che ha investito la Spagna e la città di Madrid la scorsa settimana non ha nulla a che vedere con gli avvenimenti di questi giorni in …

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Prima di addentrarci in uno tra gli argomenti più complessi, ma anche tra i più affascinanti della meteorologia e della fisica dell’atmosfera, è doveroso fare un’importante precisazione: l’eccezionale nevicata che ha investito la Spagna e la città di Madrid la scorsa settimana non ha nulla a che vedere con gli avvenimenti di questi giorni in stratosfera e di cui parleremo meglio a breve. Le eventuali ripercussioni di ciò che accade a circa 25-30 Km di altezza fino alla bassa troposfera si verificano con un ritardo temporale di circa 10-15 giorni quindi, nel caso specifico, intorno al 15-20 gennaio (se consideriamo che il picco massimo di riscaldamento in stratosfera è stato raggiunto il 5 gennaio).

Un’altra interessante considerazione: quanto sta succedendo in questa prima parte dell’inverno a livello atmosferico e di circolazione generale dell’atmosfera nell’emisfero settentrionale è esattamente l’opposto di quanto vissuto lo scorso inverno, quando la stagione fu dichiarata ufficialmente “assente” su tutto il continente europeo e sull’Italia, a causa di un vortice polare molto intenso e persistente nel periodo compreso tra fine novembre e fine febbraio.

Quest’anno abbiamo un vortice polare molto più debole, a causa proprio di questo fenomeno in atto, chiamato Stratwarming.

Come avrete certamente capito, a segnare le sorti dell’inverno su scala emisferica, quindi anche in Europa e in Italia, ogni anno, è il comportamento del vortice polare: una grande circolazione di bassa pressione in quota, una vera e propria trottola con moto circolare in senso antiorario, colma di aria molto fredda al suo interno, che staziona in modo semi-permanente sopra la verticale del Polo Nord, tra la parte alta della troposfera e la media stratosfera, ad una quota media compresa tra i 10 e 30 Km circa. Una struttura che tende ad approfondirsi durante l’inverno in corrispondenza di un maggior raffreddamento di tutta la colonna atmosferica interessata, a partire dalle zone artiche circostanti, per effetto della minima radiazione solare in ingresso nell’atmosfera terrestre a quelle latitudini, che porta l’aria a muoversi molto velocemente lungo tutta la circonferenza della Terra da ovest verso est (venti zonali o westerlies). Più forte è il vortice polare, più intensamente corrono i venti occidentali al suo interno.

Ecco lo stato del vortice polare lo scorso 20 dicembre:

In corrispondenza dell’area viola sulla mappa, la temperatura registra valori intorno ai -70 gradi a 10 hPa, ovvero a circa 30 km di altezza sopra la verticale del Polo Nord.

La figura che segue mostra l’andamento medio annuale della temperatura alla stessa quota, tra 60 e 90 °di latitudine: si noti il forte raffreddamento nel periodo compreso tra novembre e inizio gennaio quando il termometro scende fino a -70 °C (200 K).

Il 5 di gennaio, pochi giorni fa dunque, alla medesima quota e sempre sopra la verticale del Polo Nord, la temperatura sale fino a circa – 20 °C: un riscaldamento di + 50 °C  in soli 15 giorni!

Un evento simile prende il nome di Stratwarming.

 

Che cos’è allora lo Stratwarming?

Si tratta di un riscaldamento anomalo e sensibile della stratosfera terrestre, lo strato di atmosfera sopra i 12-15 km. Non si verificano tutti gli anni e solo alcuni sono significativi perché possono determinare variazioni meteo-climatiche anche rilevanti. Di solito si tratta di un riscaldamento improvviso, per questo si parla anche di Sudden Stratospheric Warming (SSW): ovvero un riscaldamento rapido dell’atmosfera (fino a 50 °C nel giro di alcuni giorni), tra 10 e 50 Km sopra la superficie terrestre, che pertanto noi abitanti del pianeta Terra non avvertiamo, ma di cui possiamo iniziare a vederne gli eventuali effetti dopo un paio di settimane.

La conseguenza immediata di questo marcato riscaldamento è un indebolimento del vortice polare: in altre parole, la trottola comincia a rallentare. I venti occidentali diminuiscono notevolmente la loro intensità di flusso fino ad arrivare a zero (0 m/s). Il vortice polare collassa, mentre l’aria fredda al suo interno inizia a scendere di quota, raffreddando gli strati atmosferici sottostanti.

A seconda della sua intensità lo stratwarming può essere Major o Minor.

Quelli di tipo Major sono i più intensi e sono quelli che possono causare importanti variazioni delle condizioni meteorologiche a scala emisferica. Oltre al forte riscaldamento della stratosfera, questo tipo di riscaldamento si associa ad un inversione di circolazione dei venti in quota (a 10 hPa) alle latitudini polari, a causa di una inversione del gradiente di temperatura, con moto est-ovest (non più ovest-est). In questo caso si può determinare una suddivisione del vortice polare in due lobi (detto anche split del vortice polare) oppure si può verificare un “coricamento” del vortice stesso. In pratica il vortice polare viene “spodestato” dalla sua naturale sede (displacement). Le aree dell’emisfero settentrionale coinvolte dai gelidi lobi del vortice polare sono interessate da rilevanti e ripetute ondate di freddo e neve.

Esempio di Stratwarming Major con split del vortice polare avvenuto nel febbraio del 2018

 

Quelli di tipo Minor portano ad un riscaldamento di circa 30 °C in poco meno di una settimana. Possono essere anche corposi, ma in genere non riescono ad invertire la circolazione dei venti in quota. Possono causare però un’inversione del gradiente di temperatura.

Perché si verifica lo Stratwarming?

Si tratta della domanda più difficile a cui dare una risposta esaustiva: ad oggi la causa non è nota del tutto, anche se è più probabile che il fenomeno sia la conseguenza di un trasporto di calore e di quantità di moto dalla troposfera verso l’alto, attraverso la dissipazione e conseguente rottura delle onde planetarie. Queste onde nascono in seguito ad un maggiore “serpeggiamento” (ondulazione) del jet stream che viaggia in seno al vortice polare, utilizzato dall’atmosfera per appianare gli squilibri termici tra Equatore e Poli, attraverso un trasporto di calore dalle basse verso le alte latitudini. Ad aiutare il getto ad oscillare ci pensa in parte la rugosità della superficie terrestre (montagne, oceani, colline), ma anche la presenza di anomale strutture di alta pressione (come nel caso dell’intenso anticiclone termico che da settimane ormai staziona tra la Siberia e l’Asia centro-orientale), che bloccano il flusso, deviandolo e imprimendone ulteriori oscillazioni. Una volta divenute sufficientemente ampie, queste oscillazioni si rompono (esattamente come fanno le onde che si infrangono sulla spiaggia), liberando calore ed energia che tendono a propagarsi rapidamente verso i piani alti della troposfera e più su fino alla stratosfera, comprimendola e quindi riscaldandola, fino a destabilizzare il vortice polare. In genere sono le onde stazionarie risonanti a produrre questi riscaldamenti.

Non per niente gli stratwarming sono spesso la conseguenza di quello che accade in troposfera: potremmo dire che tutto ha inizio dalla superficie terrestre.

A questo punto bisogna vedere se ciò che avviene in media stratosfera (30 km), a seguito di un input partito dalla troposfera, si propaga nuovamente verso il basso, fino alla media troposfera (5 Km), attraverso il fenomeno chiamato TST event (troposfera-stratosfera-troposfera).

Se questo accade, l’inversione dei venti zonali in stratosfera si manifesterebbe anche in troposfera: ciò comporterebbe l’afflusso di correnti gelide dalla Russia o addirittura dalla Siberia verso il vecchio continente, con conseguenze molto rilevanti in termini di freddo e neve.

Quali le conseguenze di uno Stratwarming sulla stagione invernale?

Un vortice polare “collassato” aumenta sempre di molto le possibilità di irruzioni gelide verso l’Europa e gli stati Uniti continentali, con conseguenze nevose spesso inevitabili. Ma ciò dipende anche dal tipo di schema circolatorio che si viene a creare a scala sinottica.

In alcuni casi gli effetti possono essere ridotti o parzialmente “deviati” e non sentire un grande cambiamento nelle condizioni meteorologiche preesistenti.

L’esempio grafico che segue mostra l’anomalia di temperatura media 0-30 giorni dopo un importante evento di riscaldamento stratosferico. Possiamo vedere i principali effetti di raffreddamento in tutta l’Eurasia e negli Stati Uniti orientali. Si tratta di un quadro medio, combinato tra tutti i principali eventi di riscaldamento conosciuti negli ultimi 40 anni. Quindi i risultati effettivi possono variare da un evento all’altro.

Osservando, invece, le anomalie delle nevicate, si nota una tendenza ad un aumento delle precipitazioni nevose negli Stati Uniti orientali e in Europa.

Dunque, gli eventi di Stratwarming del passato ci insegnano molto in questo senso: un SSW eccezionalmente intenso e rimasto nella memoria di tanti è quello avvenuto nello storico gennaio del 1985, ma ce ne sono stati anche altri che in realtà non hanno avuto conseguenze rilevanti sul tempo dell’Europa e ancor meno dell’Italia.

Quali le prospettive dell’inverno 2020-2021 in Europa e in Italia?

Tornando alla cronaca meteorologica attuale, i primi segnali degli effetti dello Stratwarming sulla circolazione delle medie latitudini vengono ora captati da parte dei modelli numerici nelle loro previsioni dopo metà mese. Il riscaldamento della stratosfera polare è stato ufficializzato il giorno 5 gennaio quando i venti in alta stratosfera  (10 hPa) hanno invertito il loro senso di marcia, spirando da est verso ovest.

Si tratta di un stratwarming major anche se lo split al momento è presente solo alle alte quote (1 hPa e 5 hPa). Tuttavia sembra esserci una certa interferenza della stratosfera sulla troposfera e le previsioni dei centri di calcolo sembrano indirizzati in questa sorta di “comunicazione” dopo il 15 gennaio, con un allungamento del lobo siberiano del vortice polare verso occidente (quindi in parte verso l’Europa) e il consolidamento dell’anticiclone sulla Groenlandia.  Questo comporterebbe una maggiore intensità e durata dell’espansione del freddo continentale verso l’Europa e in parte anche verso il Mediterraneo. Rimangono tuttavia diverse incertezze circa la possibilità di un evento di stratwarming ibrido, a metà strada tra uno split (divisione) ed un displacement (coricamento) del vortice polare: per tale motivo questa evoluzione necessita ancora di conferme, così come le sue conseguenze sul tempo e sul clima a lungo termine, con diverse strade ancora aperte.

In sintesi, ci sono discrete probabilità che, salvo brevi pause, l’attuale fase di dinamicità meteorologica sull’Italia, caratterizzata da anomalie termiche negative (temperature inferiori alla norma) ed episodi perturbati (con il rischio di altre eventi nevosi fino a quote basse) possa proseguire per tutta la seconda parte di gennaio.

A tal proposito, ecco l’anomalia termica prevista dal modello ECMWF per il periodo 11-18 gennaio e per il periodo 18-25 gennaio.

Più in generale possiamo dire che gli stratwarming che si propagano negli effetti dalla stratosfera alla troposfera (come i major di tipo split) sono capaci di prolungare le anomalie termiche e pluviometriche a livello emisferico indotte inizialmente dalla sola circolazione troposferica.

In pratica, gli anticicloni continuano a rimanere alti di latitudine per più tempo, mentre alle medie e basse latitudini resta attiva una circolazione di basse pressioni alimentata da aria fredda. Secondo la statistica, la stratosfera in questi casi può condizionare la troposfera mediamente per 40 giorni, quindi anche per tutto il mese di febbraio.

Presto scopriremo cosa ha deciso per noi la natura.

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L’INVERNO METEO inizia domani, e parte in quarta! https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/inverno-meteo-2020/ Mon, 30 Nov 2020 09:05:44 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=57614 neve freddo inverno meteoMentre le stagioni astronomiche sono legate al movimento della Terra intorno al Sole, scandite da equinozi e solstizi, quelle meteo hanno a che fare con le condizioni climatiche e domani, 1 dicembre, inizierà l’inverno meteorologico. E quest’anno il suo arrivo si farà decisamente sentire: proprio nel primo giorno dell’inverno meteo l’Italia inizierà a sentire gli …

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Mentre le stagioni astronomiche sono legate al movimento della Terra intorno al Sole, scandite da equinozi e solstizi, quelle meteo hanno a che fare con le condizioni climatiche e domani, 1 dicembre, inizierà l’inverno meteorologico.

E quest’anno il suo arrivo si farà decisamente sentire: proprio nel primo giorno dell’inverno meteo l’Italia inizierà a sentire gli effetti della prima perturbazione di dicembre, accompagnata da una massa d’aria molto fredda. Dopo una breve tregua dal maltempo il nostro Paese dovrà di nuovo fare i conti con piogge, temporali, e temperature in picchiata: arriverà anche la neve!

inverno meteo freddo mercoledi

In particolare da domani sera, infatti, nevicherà sull’Appennino settentrionale e centrale, e nella notte potranno essere imbiancate anche quote basse sui rilievi della Liguria e dell’Emilia Romagna, dove la neve potrà arrivare anche verso i 200 metri.

Controlla le previsioni per domani

Il clima si farà ancora più invernale nella seconda parte della settimana, quando la neve potrebbe raggiungere perfino alcune zone di pianura, ma questa evoluzione ancora incerta dovrà essere confermata nei prossimi aggiornamenti.

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Cambio GOMME INVERNALI, pochi giorni all’obbligo: le cose da sapere https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/cambio-gomme-invernali-2020/ Wed, 11 Nov 2020 11:41:55 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=56888 cambio gomme pneumatici neve freddo ghiaccioSe non avete ancora provveduto al cambio delle gomme per i vostri veicoli, meglio affrettarsi: tra pochi giorni scatta l’obbligo di montare pneumatici invernali o di avere a bordo le catene. A livello nazionale l’obbligo sarà effettivo da domenica 15 novembre 2020 e resterà in vigore fino al 15 aprile del 2021, con possibilità di …

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Se non avete ancora provveduto al cambio delle gomme per i vostri veicoli, meglio affrettarsi: tra pochi giorni scatta l’obbligo di montare pneumatici invernali o di avere a bordo le catene.
A livello nazionale l’obbligo sarà effettivo da domenica 15 novembre 2020 e resterà in vigore fino al 15 aprile del 2021, con possibilità di sostituzione degli pneumatici invernali entro i 30 giorni successivi.

Il cambio gomme non è obbligatorio per chi monta sulla propria auto un set di pneumatici 4 stagioni, e chi non vuole sostituire le gomme estive deve tenere a bordo dell’auto le catene da neve.

Cambio gomme, cosa rischia chi non provvede?

Le sanzioni per la mancata sostituzione degli pneumatici o per l’assenza di catene a bordo vanno da un minimo di 41 euro ad un massimo di 168 euro nei centri abitati, mentre da 84 a 335 euro altrove (quindi su autostrade, extraurbane principali o assimilate). Inoltre, secondo quanto prescritto dall’art.192, se su strade gelate o innevate, il conducente fermato può proseguire solamente quando ha dotato il mezzo dei dispositivi antisdrucciolevoli. In caso contrario, oltre alla muta possono essere decurtati 3 punti dalla patente e l’agente può imporre il fermo del veicolo. Nei centri abitati il conducente può anche essere accusato di guida pericolosa che comporta una decurtazione di 5 punti dalla patente e una multa di altri 39 euro.

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Meteo, in queste ore l’inverno ha ripreso il dominio del nostro Paese. Come proseguirà la settimana? https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-in-queste-ore-linverno-ha-ripreso-il-dominio-del-nostro-paese-come-proseguira-la-settimana/ Mon, 23 Mar 2020 14:57:41 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=45473 aria-fredda_mer_IMSiamo ripiombati nel pieno dell’inverno. Dopo un lungo periodo caratterizzato da clima primaverile, adesso freddo, neve a bassa quota e venti forti sono tornati a stringere l’Italia nella loro morsa. Tutta colpa dell’afflusso di aria gelida che, proveniente dalla Russia, si è ormai propagata sino al Mediterraneo centrale. Questa massa d’aria fredda determinerà mercoledì la …

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Siamo ripiombati nel pieno dell’inverno. Dopo un lungo periodo caratterizzato da clima primaverile, adesso freddo, neve a bassa quota e venti forti sono tornati a stringere l’Italia nella loro morsa. Tutta colpa dell’afflusso di aria gelida che, proveniente dalla Russia, si è ormai propagata sino al Mediterraneo centrale. Questa massa d’aria fredda determinerà mercoledì la formazione di un profondo e intenso vortice di bassa pressione tra il Nord Africa e la Sicilia. Tra mercoledì e giovedì il vortice di bassa pressione causerà una fase di forte maltempo, insistente soprattutto nelle regioni del Centro-Sud, dove sono attesi venti forti, molte piogge e nevicate a quote relativamente basse (intorno ai 500-1000 metri). La perturbazione sfiorerà il Nord Italia, soltanto l’Emilia Romagna verrà maggiormente coinvolta nella giornata di giovedì. Quella di mercoledì, in particolare, sarà una giornata con molte nubi sulle regioni centrali adriatiche: avremo anche qualche nevicata a quote molto basse. In mattinata, addirittura, sarà possibile neve fino in pianura e localmente lungo le coste. Fase di maltempo al Sud con temporali e rovesci soprattutto su Calabria e Sicilia: sui rilievi la quota neve si attesterà tra i 700 e i 1100 metri. Nel resto d’Italia giornata si alterneranno nubi e qualche schiarita con la possibilità di locali precipitazioni su Alpi e Sardegna, nevose a quote di 500-700 metri. Venti forti o burrascosi da est o nord-est su Ionio, Tirreno meridionale e nel Canale di Sicilia, con mari fino ad agitati. Venti da moderati a forti sempre da est o nord-est in Val Padana, sull’alto Adriatico e nel resto del Centro-Sud. Temperature del mattino ancora sotto zero in gran parte del Nord e nelle zone interne appenniniche del Centro. Valori pomeridiani al di sotto della media stagionale, e non oltre 10 gradi al Centro-Nord. Giovedì la situazione peggiorerà anche al Centro-Sud: avremo piogge più diffuse e intense sul versante adriatico e al Sud. Le piogge raggiungeranno anche l’Emilia Romagna. Nevicherà lungo tutta la dorsale appenninica a quote intorno a 500-800 metri tra Romagna e Centro-Italia, e intorno a 900-1300 metri sui rilievi del Sud e della Sicilia. I venti, sebbene attenuandosi leggermente, resteranno ancora abbastanza forti su alto Adriatico, Liguria e Centro-Sud. Venerdì avremo ancora un po’ di piogge sul medio Adriatico e al Sud con qualche nevicata, ma soltanto sopra i 1000-1500 metri.

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Torna l’INVERNO sull’Italia, CROLLO TERMICO e FORTE VENTO: i dettagli https://www.iconameteo.it/news/previsioni/torna-linverno-sullitalia-crollo-termico-e-forte-vento-i-dettagli/ Sun, 22 Mar 2020 10:12:43 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=45449 maltempo ventoDopo un inverno estremamente caldo e secco, la primavera esordisce con aria fredda dalla Russia. Un’ondata di freddo si appesta a investire il Paese, con crollo delle temperature e neve a quote basse. Non solo gelo ma anche piogge e vento con rischio mareggiate in alcune regioni. Meteo lunedì: giornata ventosa e piogge al Sud …

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Dopo un inverno estremamente caldo e secco, la primavera esordisce con aria fredda dalla Russia. Un’ondata di freddo si appesta a investire il Paese, con crollo delle temperature e neve a quote basse. Non solo gelo ma anche piogge e vento con rischio mareggiate in alcune regioni.

Meteo lunedì: giornata ventosa e piogge al Sud

Domani avremo tempo soleggiato con cielo sereno o poco nuvoloso sulle regioni di Nord-Est, su Toscana, Umbria e centro-nord del Lazio. Nel resto del Paese sarà presente una nuvolosità sparsa, in prevalenza variabile e irregolare ma localmente diffusa e compatta sul medio Adriatico e all’estremo Sud.

Nel pomeriggio possibili piogge, con rischio di locali rovesci o temporali, su Calabria meridionale e Sicilia; precipitazioni a carattere più isolato si avranno al mattino su Marche meridionali e Abruzzo, nevose fino a quote di bassa collina. Nel pomeriggio qualche breve rovescio anche nel basso Lazio e nel sud-ovest della Sardegna; tra sera e notte saranno possibili deboli nevicate intermittenti sull’Adriatico tra il sud delle Marche e la Puglia centrale, con quota neve anche fino alle coste su Marche, Abruzzo e Molise.

Temperature quasi ovunque in calo nei valori massimi, in modo particolarmente sensibile in Val Padana, sulle regioni del medio e alto Adriatico, su Umbria e Toscana (localmente fino 10 gradi rispetto alla domenica).

Domani in gran parte del Paese sarà una giornata caratterizzata dal forte vento: venti da moderati a forti (fino a 60-80 km/h), prevalentemente settentrionali, accentueranno la sensazione di freddo. Soffieranno venti di Bora o Grecale su medio e alto Adriatico, regioni centrali, Mar Tirreno e Sardegna; di Tramontana intorno alla Puglia, Basilicata e Ionio; da est in Val Padana. Mari da mossi a molto mossi.

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Colpo di coda dell’INVERNO, TEMPERATURE in calo: le previsioni https://www.iconameteo.it/news/previsioni/colpo-di-coda-dellinverno-temperature-in-calo-le-previsioni/ Sat, 21 Mar 2020 10:07:32 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=45433 meteo freddo invernoL’inverno si appresta a fare il suo ritorno con un colpo di coda proprio all’inizio della primavera astronomica. Mentre oggi una prima perturbazione risalirà dal Nord-Africa verso le regioni meridionali con nuvole e qualche pioggia, tra domani e l’inizio della prossima settimana il cambio di scenario sarà radicale. Un’irruzione di aria gelida dalla Russia, infatti, …

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L’inverno si appresta a fare il suo ritorno con un colpo di coda proprio all’inizio della primavera astronomica. Mentre oggi una prima perturbazione risalirà dal Nord-Africa verso le regioni meridionali con nuvole e qualche pioggia, tra domani e l’inizio della prossima settimana il cambio di scenario sarà radicale. Un’irruzione di aria gelida dalla Russia, infatti, sarà responsabile di un brusco calo delle temperature, anche dell’ordine di 10-15 gradi.

Meteo domenica: temperature in calo e colpo di coda dell’inverno 

Domani di avrà dunque cielo da nuvoloso a coperto su tutte le regioni, a eccezione di schiarite temporanee su Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, in particolare dal pomeriggio. Si avranno alcune piogge isolate al Sud e sulla Sicilia, più probabili nella seconda parte della giornata. Al Centro nel pomeriggio si avranno brevi piovaschi su bassa Toscana, Lazio e Sardegna; nella notte anche tra Marche e Abruzzo, con qualche fiocco di neve in Appennino anche sotto i mille metri.

Sulle regioni del Nord si verificheranno precipitazioni a carattere debole e intermittente, più probabili lungo la fascia prealpina e sul Piemonte, nevose a quote inizialmente elevate; in progressivo calo, fino a quote di bassa collina, nella notte tra domenica e lunedì.

Per quanto riguarda le temperature, si avranno valori massimi in calo a partire dal Nord, dalle regioni adriatiche e meridionali peninsulari, più sensibile dalla notte. Venti di Bora in marcato rinforzo sul medio e alto Adriatico, di Grecale su Toscana e Umbria, da est in val padana. Mari in prevalenza mossi.

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L’INVERNO astronomico si chiude con tanto sole e clima mite https://www.iconameteo.it/news/previsioni/linverno-astronomico-si-chiude-con-tanto-sole-e-clima-mite/ Wed, 18 Mar 2020 05:00:23 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=45370 Le condizioni meteo resteranno stabili, miti e soleggiate fino a venerdì, giorno dell’Equinozio che dà ufficialmente inizio alla Primavera astronomica. L’alta pressione garantirà, infatti, giornate prevalentemente soleggiate e con clima piacevole, contrassegnato da temperature anche sopra le medie stagionali. Migliorerà anche sulle Isole, dove il richiamo di venti umidi di Scirocco, responsabile dell’attuale nuvolosità, andrà …

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Le condizioni meteo resteranno stabili, miti e soleggiate fino a venerdì, giorno dell’Equinozio che dà ufficialmente inizio alla Primavera astronomica. L’alta pressione garantirà, infatti, giornate prevalentemente soleggiate e con clima piacevole, contrassegnato da temperature anche sopra le medie stagionali. Migliorerà anche sulle Isole, dove il richiamo di venti umidi di Scirocco, responsabile dell’attuale nuvolosità, andrà attenuandosi.
Le cose potrebbero cambiare drasticamente, però, nel corso del prossimo weekend per l’arrivo di aria molto fredda e vento forte.

Le previsioni meteo di oggi

Oggi sarà una giornata di tempo stabile e in gran parte soleggiato, con clima mite in tutta Italia. Il cielo si presenterà in prevalenza sereno o poco nuvoloso. A inizio mattinata, possibile presenza di banchi di nebbia o foschie dense sul settore orientale della bassa valle padano-veneta. Sulla Sardegna nuvolosità variabile, più densa e insistente nel centro sud dell’isola, ma senza piogge significative.
Le temperature pomeridiane subiranno un ulteriore lieve aumento al Nord, mentre saranno senza grandi variazioni nel resto d’Italia e in generale comprese tra 15 e 18 gradi con locali punte di 19-20 °C.
Venti: moderati da est nel Canale di Sardegna e di maestrale su Salento e basso Adriatico; in prevalenza deboli altrove. Mari: localmente mossi canale di Sardegna, settore est dello Ionio, medio e basso Adriatico.

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Dopo l’equinozio di PRIMAVERA possibile ondata di FREDDO INVERNALE https://www.iconameteo.it/news/previsioni/dopo-lequinozio-di-primavera-possibile-ondata-di-freddo-invernale/ Fri, 13 Mar 2020 17:30:04 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=45306 meteo freddo ventoLa prossima settimana potrebbe essere decisamente movimentata dal punto di vista meteo: si potrebbe infatti passare in pochi giorni da un piacevole clima primaverile al ritorno dell’inverno. Ad inizio settimana l’alta pressione tenderà ad espandersi di nuovo sull’Italia: il tempo sarà stabile ma non splenderà il sole ovunque. Lunedì sull’Italia, infatti, si sentiranno ancora gli …

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La prossima settimana potrebbe essere decisamente movimentata dal punto di vista meteo: si potrebbe infatti passare in pochi giorni da un piacevole clima primaverile al ritorno dell’inverno. Ad inizio settimana l’alta pressione tenderà ad espandersi di nuovo sull’Italia: il tempo sarà stabile ma non splenderà il sole ovunque.

Lunedì sull’Italia, infatti, si sentiranno ancora gli effetti della perturbazione transitata nel weekend e di un’altra perturbazione in scivolamento dalla Francia verso la Penisola Iberica e il Mediterraneo occidentale. Al Nord-Ovest, al Sud, in Sicilia e Sardegna il tempo sarà più nuvoloso senza però piogge di rilievo.

Da martedì e fino all’Equinozio di Primavera (venerdì 20) l’alta pressione si stabilità con più decisione sulla Penisola garantendo tempo più soleggiato e clima primaverile: le temperature, dopo il temporaneo calo del weekend, in settimana si riporteranno su livelli relativamente miti.

Un drastico cambio di scenario, però, potrebbe stravolgere tutto nel giro di poche ore. Una massa di aria molto fredda potrebbe raggiungere l’Italia nel corso del weekend del 21 e 22 marzo, portando una temporanea fase di stampo invernale ironicamente subito dopo l’Equinozio di Primavera.
Ricordiamo che questa è una tendenza ancora da confermare e, per questo, vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti.

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Stop CALDO anomalo: si rivede l’INVERNO con NEVE e CALO TERMICO https://www.iconameteo.it/news/previsioni/stop-caldo-anomalo-si-rivede-linverno-con-neve-e-calo-termico/ Wed, 26 Feb 2020 05:00:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=44900 meteo freddo invernoIl caldo anomalo subirà oggi una temporanea brusca frenata con il rapido transito della perturbazione numero 6 di febbraio. Parentesi invernale dunque sul nostro Paese, con temperature in picchiata anche di dieci gradi, vento con raffiche burrascose, pioggia e neve. Parentesi invernale: si rivede la neve  Dopo la lunga fase di caldo anomalo, l’inverno torna …

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Il caldo anomalo subirà oggi una temporanea brusca frenata con il rapido transito della perturbazione numero 6 di febbraio. Parentesi invernale dunque sul nostro Paese, con temperature in picchiata anche di dieci gradi, vento con raffiche burrascose, pioggia e neve.

Parentesi invernale: si rivede la neve 

Dopo la lunga fase di caldo anomalo, l’inverno torna brevemente a riaffacciarsi sul nostro Paese. Oggi sarà infatti una giornata caratterizzata dal veloce transito della perturbazione numero 6 del mese che porterà pioggia, neve, forte vento e crollo delle temperature. Questa parentesi di clima invernale si chiuderà entro venerdì

Oggi prevarrà il sole su Liguria, pianure del Nord-Ovest, Emilia Romagna e, fino al tardo pomeriggio, anche su medio e basso Adriatico. Nuvolosità irregolare alternata a schiarite nel resto del Sud e sulla Sicilia. Nel resto del Paese si avrà un cielo in prevalenza nuvoloso con precipitazioni più probabili sull’estremo Nord-Est e, dal pomeriggio, su Toscana, Umbria, Marche, con possibili rovesci e locali temporali. Qualche debole pioggia sarà possibile anche sulla Sardegna.

Dalla sera si avranno piogge, rovesci e locali temporali che coinvolgeranno temporaneamente il basso Lazio, le regioni centrali adriatiche, la Campania e la Calabria tirrenica.

Si rivede la neve: possibili nevicate fino a fondovalle lungo la barriera alpina occidentale e in Valle d’AostaQuota neve in brusco calo in Appennino, dove nevicherà anche intorno ai 1.000 metri.

Le correnti fredde che accompagneranno questa perturbazione causeranno un crollo delle temperature, in calo anche di dieci gradi. Valori massimi in generale diminuzione, in modo sensibile soprattutto nelle Alpi, al Centro-Sud e sulla Sardegna.

Venti da moderati a forti in prevalenza occidentali, localmente possibilità di raffiche fino a burrascose che in qualche caso potranno anche superare gli 80 km/h. Mari mossi o molto mossi, fino ad agitati i mari di Ponente. Le coste tirreniche saranno esposte al rischio di mareggiate.

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Meteo, dopo molte giornate primaverili, nuovo colpo di coda dell’inverno: da quando? https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-dopo-molte-giornate-primaverili-nuovo-colpo-di-coda-dellinverno-da-quando/ Fri, 21 Feb 2020 13:30:03 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=44816 invernoCi attendono giornate di stampo decisamente primaverile, con temperature fino a 10 gradi sopra la norma. Ma attenzione, l’inverno prepara il suo colpo di coda. Clima freddo e forti venti torneranno a dominare l’Italia da metà della prossima settimana. Vediamo la situazione nel dettaglio. Domenica insisteranno condizioni di tempo stabile e in buona parte soleggiato. …

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Ci attendono giornate di stampo decisamente primaverile, con temperature fino a 10 gradi sopra la norma. Ma attenzione, l’inverno prepara il suo colpo di coda. Clima freddo e forti venti torneranno a dominare l’Italia da metà della prossima settimana. Vediamo la situazione nel dettaglio. Domenica insisteranno condizioni di tempo stabile e in buona parte soleggiato. Da segnalare solo un po’ di nuvolosità soprattutto tra Liguria e Toscana, all’estremo Nord-Est, su Sardegna occidentale e, in serata, anche sul basso Tirreno orientale ma con scarso rischio di pioggia. Al mattino e nella successiva notte sarà possibile la presenza di banchi di nebbia sulla Pianura Padana e sulle regioni tirreniche. Temperature in ulteriore rialzo, con punte massime dai 16 ai 21 gradi in gran parte del Paese. A fine giornata è previsto un rinforzo dei venti di Libeccio. Mar Ligure tendente a mosso; poco mossi gli altri mari a parte lo Ionio al largo che resta mosso. La nuova settimana comincerà ancora con tempo stabile e soleggiato in gran parte del Paese grazie alla persistenza dell’alta pressione che continuerà a favorire condizioni di clima decisamente mite. Infatti le temperature subiranno un ulteriore, leggero aumento, ad eccezione delle regioni di Nord-Est, dove si prevede il passaggio di un po’ di nuvole. Qualche annuvolamento potrà interessare anche la Liguria centrale e il versante del basso Tirreno orientale. Nel pomeriggio le massime potranno raggiungere valori in generale compresi tra 17 e 22 gradi. Si tratta di valori tipici di fine aprile: infatti le temperature massime risulteranno sopra la media dai 5 ai 10 gradi. Da martedì è probabile un indebolimento dell’alta pressione: indebolimento che determinerà un aumento della nuvolosità inizialmente al Nord e sulle regioni tirreniche, ma con poche precipitazioni. La carenza di precipitazioni andrà ad aggravare il problema della siccità, che si protrae da quasi due mesi. A metà settimana, invece, una veloce perturbazione accompagnata da aria fredda potrebbe raggiungere le nostre regioni, determinando un temporaneo peggioramento del tempo, caratterizzato tuttavia da poche precipitazioni significative. Gli effetti più vistosi di questo saranno una sensibile intensificazione dei venti e, soprattutto, un crollo delle temperature che dovrebbero ritornare su livelli più invernali.

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ARIA FREDDA, VENTO e NEVE fino a quote basse: dove colpirà il calo termico? https://www.iconameteo.it/news/previsioni/aria-fredda-vento-e-neve-fino-a-quote-basse-dove-colpira-il-calo-termico/ Wed, 05 Feb 2020 05:00:33 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=44381 meteo freddo inverno gelo epifania befanaIl caldo anomalo, che in Piemonte ha raggiunto livelli record, è giunto al capolinea. Da oggi infatti l’aria fredda di origine polare dominerà, in particolare nelle regioni in cui soffieranno con maggior forza i freddi venti settentrionali. Avremo qualche pioggia al Sud e nel versante adriatico e neve fino a bassa quota sulle zone appenniniche. …

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Il caldo anomalo, che in Piemonte ha raggiunto livelli record, è giunto al capolinea. Da oggi infatti l’aria fredda di origine polare dominerà, in particolare nelle regioni in cui soffieranno con maggior forza i freddi venti settentrionali. Avremo qualche pioggia al Sud e nel versante adriatico e neve fino a bassa quota sulle zone appenniniche.

Aria polare, neve e forti venti 

L’inverno polare torna nuovamente ad affacciarsi sul nostro Paese, con i freddi venti settentrionali che soffieranno in particolare sulle regioni adriatiche, quelle del Sud e la Sicilia con raffiche fino a 80/100 km/h.

Qui il brusco calo termico ristabilirà condizioni tipicamente invernali. Avremo ancora piogge sparse al Sud e nel versante adriatico e neve fino a bassa quota sulle zone appenniniche: quota neve a 500-600 metri sui rilievi di Abruzzo e Basilicata, oltre 700-900 metri su quelli di Calabria e Sicilia. Possibilità di nuove nevicate sull’Alto Adige settentrionale.

Sul resto del Paese prevalenza di cielo sereno e limpido. Temperature in generale diminuzione, più sensibile sulle regioni adriatiche, al Sud e in Sicilia.

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Febbraio al via con 25°C: inverno stravolto https://www.iconameteo.it/news/previsioni/febbraio-al-via-con-25c-inverno-stravolto/ Thu, 30 Jan 2020 13:10:01 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=44285 meteo weekendDopo un gennaio segnato da temperature ostinatamente sopra le medie stagionali, febbraio inizierà sulla stessa scia. Inverno stravolto? Tra domenica e martedì si profila l’ennesima fiammata determinata dall’Anticiclone Africano. Il tempo sarà molto più stabile, ma con rischio nebbia in aumento sulla Pianura Padana. Le temperature massime potranno raggiungere valori intorno ai 20 gradi, ma …

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Dopo un gennaio segnato da temperature ostinatamente sopra le medie stagionali, febbraio inizierà sulla stessa scia. Inverno stravolto? Tra domenica e martedì si profila l’ennesima fiammata determinata dall’Anticiclone Africano. Il tempo sarà molto più stabile, ma con rischio nebbia in aumento sulla Pianura Padana.
Le temperature massime potranno raggiungere valori intorno ai 20 gradi, ma con punte anche oltre in particolare sulle Isole dove potremo toccare addirittura i 25°C, come a primavera inoltrata.
Il caldo anomalo interesserà anche le montagne: sulle Alpi occidentali, fra lunedì e martedì, lo zero termico potrebbe raggiungere i 3500 metri di quota. L’aria calda sommata agli effetti del vento di Foehn, potrebbe portare le temperature fino a 18-20 gradi a 800-1000 metri di quota.

Quanto durerà questa fase? Arrivano conferme su un possibile cambio di scenario a metà della prossima settimana quando aria molto fredda di origine artica potrebbe raggiungere anche l’Italia portando un brusco calo delle temperature
La circolazione atmosferica potrebbe subire una radicale modifica da metà settimana, con l’arrivo di aria fredda dalle alte latitudini che renderà ancora più aspro il contrasto rispetto alla situazione attuale. Si tratta comunque di una tendenza da confermare”.

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Altra PERTURBAZIONE in arrivo, ma INVERNO ancora lontano: la tendenza https://www.iconameteo.it/news/previsioni/altra-perturbazione-in-arrivo-ma-inverno-ancora-lontano-la-tendenza/ Mon, 27 Jan 2020 18:00:39 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=44201 meteo freddo invernoL’inverno rimane ancora lontano dall’Italia, nonostante tra giovedì e venerdì sia atteso il passaggio di una nuova debole perturbazione (numero 7 di gennaio). Le precipitazioni saranno ancora una volta scarse. A partire dal fine settimana, è previsto un ritorno dell’alta pressione che porterà tempo stabile. Nuova perturbazione in arrivo, ma inverno sempre assente Tra giovedì …

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L’inverno rimane ancora lontano dall’Italia, nonostante tra giovedì e venerdì sia atteso il passaggio di una nuova debole perturbazione (numero 7 di gennaio). Le precipitazioni saranno ancora una volta scarse. A partire dal fine settimana, è previsto un ritorno dell’alta pressione che porterà tempo stabile.

Nuova perturbazione in arrivo, ma inverno sempre assente

Tra giovedì e venerdì è atteso dunque il passaggio di un debole sistema nuvoloso: la perturbazione numero 7 di gennaio sarà accompagnata da una massa d’aria umida e mite atlantica. Le precipitazioni saranno ancora una volta deboli, con maggior possibilità sul versante tirrenico e lungo la barriera alpina occidentale.

A partire dal weekend la tendenza al momento prevede un ritorno più deciso dell’alta pressione sul nostro Paese che ripristinerà condizioni meteo stabili. Nello stesso tempo, però, torneranno le nebbie sulla Valle Padana.

Quindi, in prospettiva, inverno ancora assente sull’Italia anche per i primi giorni di febbraio. Il contesto meteorologico si manterrà decisamente mite per il periodo, con temperature che rimarranno al di sopra della media ancora a lungo. L’anomalia più forte è attesa al Nord a partire dal prossimo weekend.

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Inverno assente in Svezia e Finlandia: niente neve e ciliegi già in fiore https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/inverno-assente-in-svezia-e-finlandia-niente-neve-e-ciliegi-gia-in-fiore/ Fri, 24 Jan 2020 07:41:01 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=44078 svezia finlandia neve ciliegi in fioreE’ un inverno anomalo anche nei Paesi Scandinavi: il sud della Finlandia e della Svezia, sono addirittura senza neve. Una situazione eccezionale provocata dalla persistenza dell’anticiclone che ha mantenuto su molte zone d’Europa un clima più mite e meno piovoso/nevoso del solito. A Vaasa, nella  regione finlandese di Ostrobothnia, la tradizionale competizione di sculture di …

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E’ un inverno anomalo anche nei Paesi Scandinavi: il sud della Finlandia e della Svezia, sono addirittura senza neve. Una situazione eccezionale provocata dalla persistenza dell’anticiclone che ha mantenuto su molte zone d’Europa un clima più mite e meno piovoso/nevoso del solito.

A Vaasa, nella  regione finlandese di Ostrobothnia, la tradizionale competizione di sculture di neve quest’anno si dovrà fare utilizzando la sabbia. Le strade, infatti, sono completamente prive di neve. Una situazione anomala. «Di solito c’è molta neve in questo periodo dell’anno», spiega Max Jansson, Direttore del turismo della provincia di Vaasa. La conferma dai dati meteo: le temperature massime da inizio gennaio superano costantemente lo zero. Secondo le medie stagionali a Vaasa le minime dovrebbero scendere fino a -12/-6 gradi e, durante il giorno non si dovrebbe superare la soglia dello zero.

L’inizio del 2020 per la Finlandia è stato il più mite degli ultimi 100 anni: in molte zone della Lapponia e nelle regioni di Ostrobothnia e Kainuu, si sono registrate temperature massime record per il mese di Gennaio, mai raggiunte negli ultimi 100 anni.
Basti pensare che all’aeroporto di Kajaani , nella regione di Kainuu, la media di gennaio sarebbe di -11,3 gradi, mentre in questo periodo è di -1. Lo stesso vale per l’aeroporto di Oulu, nella regione di Ostrobothnia, dove la media sarebbe di -9,7 gradi, ma oggi è addirittura di 0,4 gradi.
A Helsinki il 21 gennaio il termometro si è spinto fino a 8,3 gradi durante il giorno e non è sceso sotto i 3,5 gradi durante la notte. Potrebbe essere il primo inverno in assoluto in cui non su ghiacciano i laghi del sud del Paese. 

Anche in Svezia alcune stazioni meteo hanno raggiunto temperature massime record, mai raggiunte a gennaio dal 1971. A Orebro a metà gennaio si è registrato il giorno più caldo da quando sono iniziate le registrazioni, ossia dal 1858. Al parco Kungsträdgården di Stoccolma i ciliegi sono già in fiore.

 

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Meteo, al via un’altra settimana senza INVERNO, poi la SVOLTA https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-al-via-unaltra-settimana-senza-inverno-poi-la-svolta/ Sun, 12 Jan 2020 10:26:34 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=43758 inverno meteo nebbiaL’inverno si terrà lontano anche durante la prossima settimana: l’alta pressione, infatti, persisterà sull’Italia fino a venerdì. Il tempo sarà ancora caratterizzato dalla presenza di sole su gran parte delle regioni, nebbia in Val Padana e qualche nuvola in più al Sud, dove è attesa anche qualche goccia di pioggia. La svolta potrebbe arrivare nel …

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L’inverno si terrà lontano anche durante la prossima settimana: l’alta pressione, infatti, persisterà sull’Italia fino a venerdì. Il tempo sarà ancora caratterizzato dalla presenza di sole su gran parte delle regioni, nebbia in Val Padana e qualche nuvola in più al Sud, dove è attesa anche qualche goccia di pioggia. La svolta potrebbe arrivare nel prossimo weekend.

Lunedì sarà una giornata nuvolosa al Sud, in Sicilia e in Liguria con rischio di deboli piogge. Altrove sarà una giornata soleggiata, o al più velata. In Val Padana e lungo le coste di Veneto ed Emilia Romagna sarà presente la nebbia, anche persistente nelle ore centrali del giorno. In queste zone la giornata sarà grigia e decisamente più fredda di oggi.

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INVERNO cercasi. Qualche NOVITÀ meteo in vista: ecco quando https://www.iconameteo.it/news/previsioni/inverno-cercasi-qualche-novita-meteo-in-vista-ecco-quando/ Sat, 11 Jan 2020 11:03:53 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=43736 inverno meteoPer la prima metà di gennaio le condizioni meteo sono state influenzate, per gran parte del Paese, da un vasto campo di alta pressione che ha tenuto l’inverno lontano dall’Italia. La situazione resterà bloccata, salvo qualche disturbo, ancora per una settimana. Ciò significa che il tempo resterà soleggiato, nebbioso in pianura al Nord e mite …

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Per la prima metà di gennaio le condizioni meteo sono state influenzate, per gran parte del Paese, da un vasto campo di alta pressione che ha tenuto l’inverno lontano dall’Italia. La situazione resterà bloccata, salvo qualche disturbo, ancora per una settimana. Ciò significa che il tempo resterà soleggiato, nebbioso in pianura al Nord e mite specie nelle zone soleggiate e in montagna. Qualche nuvola e pioggia in più potrebbe interessare l’estremo Sud e le Isole, zone che verranno probabilmente lambite da una depressione tra martedì e mercoledì.

Dal weekend del 18 e 19 gennaio, però, poterebbe finalmente cambiare qualcosa. L’alta pressione che siede da giorni sull’Italia potrebbe arretrare e lasciare spazio d’azione a una perturbazione che riporterà pioggia e aria più fredda sul nostro Paese.

inverno meteo

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