News Meteo - Icona Meteo https://www.iconameteo.it/news/ IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Wed, 15 Oct 2025 09:05:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png News Meteo - Icona Meteo https://www.iconameteo.it/news/ 32 32 Meteo weekend: aria fresca e rischio di forte maltempo. Gli aggiornamenti https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-weekend-aria-fresca-e-rischio-di-forte-maltempo/ Wed, 15 Oct 2025 15:48:06 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87744 tendenza meteo maltempo weekendLe previsioni meteo del weekend delineano uno scenario ancora una volta a due facce, con maltempo in arrivo sulle regioni meridionali, mentre il resto d’Italia potrà contare su condizioni più stabili e asciutte. Le ultime proiezioni confermano infatti il passaggio, tra sabato e domenica, di una nuova perturbazione nordafricana che interesserà soprattutto Calabria e Sicilia, …

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Le previsioni meteo del weekend delineano uno scenario ancora una volta a due facce, con maltempo in arrivo sulle regioni meridionali, mentre il resto d’Italia potrà contare su condizioni più stabili e asciutte. Le ultime proiezioni confermano infatti il passaggio, tra sabato e domenica, di una nuova perturbazione nordafricana che interesserà soprattutto Calabria e Sicilia, dove sarà più alto il rischio di piogge e temporali intensi, lasciando invece in prevalenza sereno il Centro-Nord.

Dal punto di vista termico, le temperature resteranno vicine alle medie stagionali, con leggere oscillazioni legate alla presenza o meno di schiarite.

Le previsioni meteo per il weekend

La giornata di sabato vedrà nuvolosità variabile al Sud, più compatta tra Calabria e Sicilia, dove sono attese piogge e rovesci locali, in intensificazione verso sera. Sul resto del Paese il tempo sarà più tranquillo, con ampie schiarite al Centro-Nord e solo qualche addensamento temporaneo su Prealpi, Appennino centrale, Abruzzo e Molise.
Le temperature non subiranno variazioni significative: lievi cali al Sud, piccoli rialzi lungo l’Adriatico centrale. I venti soffieranno moderati da est-sudest tra le Isole maggiori e di Maestrale sull’Adriatico.

La parte più attiva del fronte raggiungerà l’Italia tra sabato notte e domenica, portando maltempo diffuso su Sicilia e Calabria, con temporali e forti rovesci soprattutto nei settori ionici e meridionali dell’isola. Qualche pioggia più debole potrà interessare anche Basilicata e Salento, mentre altrove il tempo resterà stabile.
Al Nord si farà notare un aumento delle nubi su Val Padana e Alpi occidentali, senza però fenomeni rilevanti; più sole al Centro, sulle coste tirreniche e sulla Sardegna. Le temperature tenderanno a calare leggermente al Nord e al Sud, mentre i venti orientali potrebbero rinforzare nelle aree temporalesche.

Prossima settimana: nuovo maltempo in arrivo

All’inizio della prossima settimana sembra probabile un cambio di scenario: le correnti atlantiche potrebbero riportare piogge al Centro-Nord tra lunedì e mercoledì, a partire dal Nord-Ovest. Sulla Sicilia resterà una certa instabilità residua, ma in seguito si prospetta un miglioramento generale grazie al ritorno dell’alta pressione, con temperature in rialzo e un clima più mite.

Gli aggiornamenti dei prossimi giorni chiariranno se il nuovo impulso perturbato riuscirà davvero a interrompere questa lunga fase di meteo altalenante, che alterna maltempo al Sud e stabilità al Nord.

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Ondata di caldo anomalo in Spagna e Mediterraneo occidentale: temperature fino a 41°C https://www.iconameteo.it/news/ondata-di-caldo-anomalo-in-spagna-e-mediterraneo-occidentale-temperature-fino-a-41c/ Wed, 15 Oct 2025 14:30:36 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87727 Una forte ondata di caldo sta investendo la Spagna, il Portogallo e il Mediterraneo occidentale, con punte di 33-34°C nella penisola iberica, 41°C in Algeria e 37°C in Marocco. L’emergenza riguarda anche il rischio incendi e condizioni meteo estreme. La situazione meteorologica attuale nel Mediterraneo occidentale è caratterizzata da una ondata di calore eccezionale che …

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Una forte ondata di caldo sta investendo la Spagna, il Portogallo e il Mediterraneo occidentale, con punte di 33-34°C nella penisola iberica, 41°C in Algeria e 37°C in Marocco. L’emergenza riguarda anche il rischio incendi e condizioni meteo estreme.

La situazione meteorologica attuale nel Mediterraneo occidentale è caratterizzata da una ondata di calore eccezionale che coinvolge ampie zone della Spagna, del Portogallo, del Marocco e dell’Algeria. In Spagna e Portogallo le temperature massime stanno raggiungendo valori estremamente elevati, con punte di 33-34°C nelle principali città iberiche e picchi superiori ai 40°C nelle regioni meridionali e interne. In Algeria, la colonnina di mercurio ha toccato i 41°C, mentre in Marocco si registrano massime fino a 37°C. Queste condizioni sono favorite dalla persistenza di una massa d’aria calda e secca di origine africana, che mantiene la temperatura su livelli eccezionali per il periodo.

Ondata di caldo in Spagna e Portogallo: temperature e allerta incendi

L’ondata di calore sta colpendo con particolare intensità la Spagna meridionale e centrale, dove le massime superano frequentemente i 40°C, con casi estremi come i 43°C registrati in Andalusia. Anche il Portogallo affronta valori intorno ai 41°C e un rischio incendi molto elevato, tanto da imporre restrizioni nelle aree forestali e vietare l’uso di macchinari che potrebbero innescare roghi. L’assenza di precipitazioni e la bassa umidità aumentano la vulnerabilità del territorio.

Caldo estremo tra Algeria e Marocco: le punte africane

Nel Maghreb, la temperatura ha raggiunto livelli eccezionali: in Algeria sono stati segnalati picchi di 41°C, mentre in Marocco si sono toccati i 37°C. Anche in queste regioni il caldo è alimentato da correnti d’aria provenienti dal Sahara, con effetti notevoli su agricoltura, salute pubblica e qualità dell’aria. L’eccezionalità di questa ondata di calore conferma la tendenza a eventi estremi nel Mediterraneo occidentale.

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Meteo, domani il ciclone mediterraneo porterà ancora forte maltempo https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-domani-il-ciclone-mediterraneo-portera-ancora-forte-maltempo/ Wed, 15 Oct 2025 12:06:27 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87731 previsioni meteo italia oggi allerta maltempo nubifragi temporali domani cicloneDopo un mercoledì di allerta per maltempo in diverse regioni, le previsioni meteo per domani confermano che il ciclone mediterraneo arrivato vicino all’Italia continuerà a portare piogge e temporali intensi, con rischio di situazioni critiche. Nel mirino ci saranno ancora il Sud e la Sicilia, con un coinvolgimento più marginale anche di Sardegna, basso Lazio, …

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Dopo un mercoledì di allerta per maltempo in diverse regioni, le previsioni meteo per domani confermano che il ciclone mediterraneo arrivato vicino all’Italia continuerà a portare piogge e temporali intensi, con rischio di situazioni critiche.
Nel mirino ci saranno ancora il Sud e la Sicilia, con un coinvolgimento più marginale anche di Sardegna, basso Lazio, Abruzzo e Molise. Al Nord e nel resto del Centro il tempo resterà più stabile grazie alla protezione dell’alta pressione.

Meteo, domani il ciclone colpisce soprattutto il Sud e la Sicilia

Domani il ciclone continuerà a influenzare le condizioni meteo sul Mediterraneo centrale, con nubi compatte e piogge insistenti su gran parte del Sud e della Sicilia, dove non si escludono rovesci intensi e locali nubifragi. Le precipitazioni saranno più deboli ma comunque presenti su Abruzzo, Molise e basso Lazio, con possibili episodi di pioggia anche in Sardegna, soprattutto nella parte orientale.

Nel resto d’Italia, invece, lo scenario meteo di domani sarà più tranquillo: qualche annuvolamento irregolare su Alpi, alta pianura piemontese e Appennino, ma senza fenomeni di rilievo. Le regioni settentrionali resteranno sotto l’influenza dell’alta pressione che garantisce ancora tempo asciutto e stabile.

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Temperature in lieve calo e venti forti

Le temperature si manterranno stazionarie o in leggero calo, con valori che in molte zone scenderanno sotto la media stagionale per effetto dell’aria più fresca in arrivo da est. Si farà sentire anche il vento: forte Scirocco sul mar Ionio e venti sostenuti sul basso Tirreno e sui Canali di Sicilia e Sardegna.

Da venerdì un temporaneo miglioramento

Nella giornata di venerdì 17 ottobre il ciclone tenderà gradualmente ad allontanarsi dall’Italia, permettendo un progressivo miglioramento meteo anche al Sud, dove resteranno solo ultime piogge residue tra Calabria e Sicilia. Le correnti più fresche continueranno però a mantenere le temperature leggermente inferiori alla norma.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, nel fine settimana potrebbe arrivare un nuovo peggioramento all’estremo Sud per l’avvicinamento di un’altra perturbazione dal Nord Africa, mentre sul resto d’Italia il tempo dovrebbe restare più stabile.

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Allerta meteo: ciclone in arrivo con forti piogge e temporali. Il bollettino https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/allerta-meteo-ciclone-in-arrivo-con-forti-piogge-e-temporali-il-bollettino/ Wed, 15 Oct 2025 07:09:30 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87723 È attiva per oggi, mercoledì 15 ottobre, un’allerta meteo per diverse regioni del Sud Italia a causa di un ciclone mediterraneo in arrivo sul Tirreno meridionale. Il sistema ciclonico sta determinando condizioni di marcata instabilità sulle isole maggiori e sui versanti tirrenici e ionici del Sud, dove sono attesi rovesci e temporali anche di forte …

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È attiva per oggi, mercoledì 15 ottobre, un’allerta meteo per diverse regioni del Sud Italia a causa di un ciclone mediterraneo in arrivo sul Tirreno meridionale. Il sistema ciclonico sta determinando condizioni di marcata instabilità sulle isole maggiori e sui versanti tirrenici e ionici del Sud, dove sono attesi rovesci e temporali anche di forte intensità.

Allerta meteo: le aree a rischio maltempo

Il bollettino della Protezione Civile, diffuso ieri sera, conferma il rischio di precipitazioni diffuse e localmente violente sulla Sicilia fin dal mattino, con estensione dei fenomeni nel corso della giornata alla Calabria e alla Basilicata, in particolare sulle zone ioniche. I temporali potranno essere accompagnati da forti rovesci, intensa attività elettrica, grandinate e raffiche di vento sostenute.

A causa del rischio di allagamenti e smottamenti, è stata emessa allerta gialla per Sicilia, Calabria e parte di Basilicata, Campania e Lazio. Le autorità locali hanno attivato i sistemi di monitoraggio e di protezione civile sui territori più esposti.

allerta meteo ciclone in arrivo mercoledi 15 ottobre
Fonte: Protezione Civile

Cosa succede nei prossimi giorni

Il ciclone mediterraneo continuerà a influenzare il tempo sul Sud anche nella giornata di domani, con piogge persistenti e locali temporali intensi. Sul resto d’Italia, invece, il tempo rimane più stabile grazie all’alta pressione che protegge le regioni settentrionali e parte di quelle centrali, dove sono previste solo nuvole irregolari e qualche debole pioggia isolata.

Le temperature restano nella norma o in lieve calo, mentre i venti si manterranno tesi sui bacini meridionali, con Scirocco forte sullo Ionio e mari molto mossi.

Aggiornamenti e raccomandazioni

La Protezione Civile ricorda che il quadro delle criticità viene aggiornato quotidianamente in base all’evoluzione dei fenomeni e invita la popolazione a consultare i canali ufficiali regionali e nazionali per verificare l’andamento dell’allerta meteo e seguire le norme di comportamento in caso di maltempo.

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Ciclone mediterraneo in arrivo: piogge intense e temporali, le zone a rischio https://www.iconameteo.it/news/previsioni/ciclone-in-arrivo-piogge-intense-e-temporali-le-zone-a-rischio/ Wed, 15 Oct 2025 06:55:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87711 ciclone in arrivo previsioni meteo maltempoUn ciclone mediterraneo è in arrivo verso l’Italia e le previsioni meteo confermano che i suoi effetti, con rischio di maltempo e forti temporali, si faranno sentire soprattutto al Sud. L’alta pressione, ancora ben salda sull’Europa nord-occidentale e sul Nord Italia, continua invece a garantire tempo stabile sulle regioni settentrionali e parte di quelle centrali. Le …

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Un ciclone mediterraneo è in arrivo verso l’Italia e le previsioni meteo confermano che i suoi effetti, con rischio di maltempo e forti temporali, si faranno sentire soprattutto al Sud. L’alta pressione, ancora ben salda sull’Europa nord-occidentale e sul Nord Italia, continua invece a garantire tempo stabile sulle regioni settentrionali e parte di quelle centrali.

Le previsioni meteo per oggi

Mercoledì 15 ottobre il maltempo si concentra soprattutto al Sud e sulle isole maggiori.
Al mattino si registrano piogge sparse e temporali sulla Sicilia, destinati a estendersi nel corso della giornata alla Calabria e alla Basilicata, in particolare lungo i versanti ionici. I fenomeni potranno assumere localmente carattere violento, con rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e raffiche di vento anche sostenute.

ciclone in arrivo maltempo

Il resto d’Italia resta ai margini dell’azione del ciclone: cielo irregolarmente nuvoloso su Alpi, Valpadana occidentale, medio Adriatico e Appennino, con qualche breve pioggia possibile tra Molise e Lazio.
Le temperature restano pressoché stazionarie o in lieve calo, con valori vicini alle medie stagionali. Ventilazione moderata, a tratti tesa, soprattutto sui mari occidentali.

Uno sguardo ai prossimi giorni

Giovedì il ciclone mediterraneo continuerà a condizionare il tempo sulle regioni meridionali e in Sicilia, con piogge e temporali ancora diffusi e localmente forti. Nubi e rovesci più deboli interesseranno anche Abruzzo, Molise e basso Lazio, mentre in Sardegna non si escludono precipitazioni isolate. In serata si attende un graduale miglioramento a partire dalle isole e dalla Calabria tirrenica.

Tra venerdì e sabato il maltempo tenderà ad attenuarsi anche al Sud, lasciando spazio a un temporaneo miglioramento. Tuttavia, i modelli previsionali indicano la possibile formazione di un nuovo vortice ciclonico tra Nord Africa e Mediterraneo meridionale, che potrebbe tornare a interessare le estreme regioni meridionali nel corso del weekend.

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Eruzione del vulcano Lewotobi Laki-Laki in Indonesia: cenere, allerta e impatti sul turismo https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/eruzione-del-vulcano-lewotobi-laki-laki-in-indonesia-cenere-allerta-e-impatti-sul-turismo/ Wed, 15 Oct 2025 06:47:47 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87715 Indonesia, nuova eruzione del vulcano Lewotobi Laki-LakiL’Indonesia, una delle regioni più sismicamente attive del pianeta, è stata nuovamente teatro di una spettacolare eruzione vulcanica. Il protagonista è il Monte Lewotobi Laki-Laki, uno dei vulcani attivi più noti dell’arcipelago, situato sull’isola di Flores. L’evento eruttivo ha proiettato una colonna di cenere e fumo alta almeno 10 chilometri, visibile a grande distanza e …

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L’Indonesia, una delle regioni più sismicamente attive del pianeta, è stata nuovamente teatro di una spettacolare eruzione vulcanica. Il protagonista è il Monte Lewotobi Laki-Laki, uno dei vulcani attivi più noti dell’arcipelago, situato sull’isola di Flores. L’evento eruttivo ha proiettato una colonna di cenere e fumo alta almeno 10 chilometri, visibile a grande distanza e capace di influenzare la qualità dell’aria e la sicurezza delle attività umane nelle aree circostanti.

Caratteristiche dell’eruzione del Lewotobi Laki-Laki

Il Lewotobi Laki-Laki, stratovulcano situato lungo la Cintura di fuoco del Pacifico, ha dato vita a una eruzione esplosiva nel pomeriggio, con spettacolari colonne di fumo dalle sfumature rosse e gialle dovute al riflesso del tramonto. Le autorità hanno immediatamente innalzato lo stato di allerta vulcanica al massimo livello, imponendo una zona di esclusione fino a 8 chilometri dal cratere per garantire la sicurezza della popolazione locale. Il rischio di lahar (colate di fango e detriti vulcanici) è stato segnalato come elevato in caso di forti piogge, con particolare attenzione alle comunità che vivono lungo i fiumi. L’agenzia vulcanologica indonesiana ha comunicato che il livello di attività del vulcano è “molto alto”, caratterizzato da eruzioni esplosive e scosse sismiche continue.

Effetti sull’ambiente e sulla popolazione locale

La caduta di cenere vulcanica ha interessato un’ampia area, raggiungendo città distanti fino a 150 chilometri dal vulcano e costringendo i residenti a indossare mascherine per proteggersi dalle particelle sospese nell’aria. Fortunatamente, al momento non sono segnalate vittime, a differenza di un precedente evento nel novembre scorso che aveva causato nove morti. Tuttavia, la situazione rimane delicata: il rischio di inondazioni improvvise e problemi respiratori è concreto per le comunità vicine. Le autorità hanno invitato la popolazione a mantenere una distanza di sicurezza di almeno sette chilometri dal cratere e a evitare qualsiasi attività nell’area interessata dall’eruzione.

Conseguenze sul turismo e trasporti

L’eruzione del Lewotobi Laki-Laki ha avuto un impatto diretto sul turismo, settore fondamentale per l’isola di Flores e per la vicina Bali. Sono stati cancellati almeno venti voli da e per le principali destinazioni turistiche, causando disagi a migliaia di viaggiatori. La visibilità ridotta e la presenza di cenere vulcanica nelle rotte aeree hanno reso necessario il blocco temporaneo di numerosi collegamenti, con ripercussioni economiche significative per le attività locali. Le compagnie aeree monitorano costantemente la situazione, pronte a modificare piani di volo e procedure operative in base all’evoluzione dell’attività vulcanica.

Il contesto geologico e la frequenza delle eruzioni in Indonesia

L’Indonesia ospita ben 127 vulcani attivi, risultando uno dei paesi con la più alta densità di attività vulcanica al mondo. La posizione geografica lungo la Cintura di fuoco del Pacifico determina la frequenza di eruzioni, terremoti e sciami sismici. Il Lewotobi è noto per la sua struttura “gemella”, con i crateri Laki-Laki e Perempaun che condividono la stessa camera magmatica. Questi fenomeni naturali rappresentano una sfida costante per la popolazione, che deve convivere con i rischi legati a colate piroclastiche, tsunami vulcanici e modifiche climatiche temporanee causate dalla dispersione di aerosol vulcanici nell’atmosfera.

Monitoraggio e misure di sicurezza

Le autorità indonesiane continuano a monitorare attentamente l’evoluzione dell’attività vulcanica attraverso reti di sismografi e sistemi di allerta precoce. La tempestiva diffusione di informazioni e la collaborazione tra enti locali e internazionali sono fondamentali per ridurre i rischi e tutelare la salute pubblica. L’evento del Lewotobi Laki-Laki rappresenta l’ennesima testimonianza della potenza dei vulcani indonesiani e dell’importanza di un monitoraggio costante in una delle aree più dinamiche dal punto di vista geologico.

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Tendenza meteo: temporanea tregua al Sud ma si profila nuovo maltempo https://www.iconameteo.it/news/tendenza-meteo-temporanea-tregua-al-sud-ma-si-profila-nuovo-maltempo/ Tue, 14 Oct 2025 14:25:53 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87696 previsioni meteo italia oggi allerta maltempo nubifragi temporali domani cicloneVenerdì il maltempo si attenuerà al Sud, con piogge intense tra Molise e Puglia al mattino e tendenza a miglioramento. Al Nord e sulle isole maggiori prevarrà il sole, con temperature stabili. La giornata di venerdì vedrà una progressiva attenuazione della fase perturbata che ha interessato il Sud Italia. Nella notte e nelle prime ore …

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Venerdì il maltempo si attenuerà al Sud, con piogge intense tra Molise e Puglia al mattino e tendenza a miglioramento. Al Nord e sulle isole maggiori prevarrà il sole, con temperature stabili.

La giornata di venerdì vedrà una progressiva attenuazione della fase perturbata che ha interessato il Sud Italia. Nella notte e nelle prime ore del mattino, le precipitazioni saranno ancora molto intense tra Molise e Puglia, con rischio di temporali e possibili nubifragi soprattutto nel Salento. Nel resto del Sud peninsulare, in Abruzzo e nel Lazio meridionale, i fenomeni saranno più sparsi e intermittenti, seguiti da un graduale esaurimento entro la notte.

Venti forti e mari agitati tra Adriatico e Ionio

I venti di Scirocco soffieranno ancora con raffiche fino a 90-100 km/h tra l’Adriatico meridionale e lo Ionio orientale, rendendo i mari molto agitati. Dal pomeriggio si osserverà una graduale attenuazione della ventilazione, favorendo condizioni più stabili sulle coste.

Sole e temperature miti su Nord e isole maggiori

Al Nord, in Toscana, Umbria, alto Lazio, Sardegna e Sicilia il tempo sarà prevalentemente soleggiato. Le temperature non subiranno variazioni significative: tra 16 e 19 gradi in Val Padana e sulle regioni centrali adriatiche, fino a 20-23 gradi nel resto d’Italia.

Tendenza weekend: nuova perturbazione in arrivo

Per il fine settimana, la tendenza meteo resta incerta. I modelli ipotizzano il transito di una nuova area depressionaria con maltempo in formazione tra l’entroterra algerino-tunisino e il Canale di Sicilia, in risalita verso il mar Ionio. Attese precipitazioni diffuse e localmente intense su Sardegna, Sicilia e Calabria, mentre il Centro-Nord rimarrà protetto da una fase di stabilità e sole.

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Meteo 15 ottobre: rischio nubifragi al Sud e Isole, venti intensi https://www.iconameteo.it/news/meteo-15-ottobre-rischio-nubifragi-al-sud-e-isole-venti-intensi/ Tue, 14 Oct 2025 13:58:58 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87703 maltempo meteo 15 ottobreMercoledì 15 ottobre molte nuvole e piogge su Sud e Isole, con temporali forti su Sardegna, Sicilia orientale e versanti ionici di Calabria e Basilicata. Temperature in diminuzione e venti in rinforzo. La giornata di mercoledì sarà caratterizzata da un intenso maltempo che coinvolgerà soprattutto il Sud e le Isole maggiori. Un vortice di bassa …

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Mercoledì 15 ottobre molte nuvole e piogge su Sud e Isole, con temporali forti su Sardegna, Sicilia orientale e versanti ionici di Calabria e Basilicata. Temperature in diminuzione e venti in rinforzo.

La giornata di mercoledì sarà caratterizzata da un intenso maltempo che coinvolgerà soprattutto il Sud e le Isole maggiori. Un vortice di bassa pressione porterà diffuse nuvole e piogge sparse, con rischio di temporali di forte intensità in particolare su Sardegna, Sicilia orientale, Calabria ionica e Basilicata ionica. In queste zone non sono esclusi nubifragi, accompagnati da venti in deciso rinforzo e mari mossi.

Nuvolosità e precipitazioni: focus su Sud e Isole

Ampia copertura di nuvolosità interesserà la Sardegna, la Sicilia e il Sud, dove si registreranno le precipitazioni più significative della giornata. Le piogge potranno risultare localmente abbondanti, soprattutto tra Sicilia orientale e versanti ionici. Anche su Lazio, Abruzzo e Molise è attesa una certa nuvolosità, con deboli piogge concentrate prevalentemente sull’Appennino abruzzese e molisano. Al Nordovest e sulle Alpi orientali cielo parzialmente nuvoloso, ma con scarse precipitazioni e tendenza a schiarite nel pomeriggio.

Temperature in calo e venti in rinforzo

Le temperature subiranno una sensibile diminuzione su gran parte d’Italia, con il calo più marcato atteso al Sud e sul medio versante adriatico. I venti saranno in moderato rinforzo soprattutto sull’Alto Adriatico e sui mari di ponente, che risulteranno generalmente mossi. Nel resto del Paese, condizioni prevalentemente stabili e clima più fresco, in linea con le medie stagionali.

Previsioni meteo: situazione in evoluzione

La fase di maltempo proseguirà anche nei giorni successivi, mantenendo elevato il rischio di temporali intensi su Sicilia, Sardegna e Sud, mentre al Nord e sul Centro si prevedono condizioni più stabili e temperature stazionarie. Si raccomanda di seguire gli aggiornamenti per l’evoluzione delle condizioni meteo.

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Messico, alluvioni devastanti: quasi 130 tra vittime e dispersi https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/messico-alluvioni-devastanti-quasi-130-tra-vittime-e-dispersi/ Tue, 14 Oct 2025 13:24:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87687 messico alluvioniIn Messico si fa la conta dei danni dopo le alluvioni che hanno travolto diverse regioni del Paese, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e vittime. Secondo i dati ufficiali, almeno 64 persone hanno perso la vita e 65 risultano ancora disperse a causa delle piogge eccezionali che, tra la fine della scorsa …

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In Messico si fa la conta dei danni dopo le alluvioni che hanno travolto diverse regioni del Paese, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e vittime. Secondo i dati ufficiali, almeno 64 persone hanno perso la vita e 65 risultano ancora disperse a causa delle piogge eccezionali che, tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di questa, hanno provocato frane, esondazioni e danni estesi.

Le precipitazioni, di intensità anomala anche per la stagione, sono state provocate da una depressione tropicale formatasi sul Golfo del Messico, proprio mentre l’attenzione dei meteorologi era concentrata su due uragani in sviluppo sul versante pacifico. Il risultato è stato un improvviso e violento peggioramento del tempo, alimentato dallo scontro tra masse d’aria calda e fredda e da un terreno già saturo d’acqua dopo mesi di piogge.

Le autorità messicane parlano di un evento «molto più intenso del previsto».
Gli stati di Veracruz e Hidalgo sono tra i più colpiti dalle alluvioni in Messico: a Veracruz si contano 29 morti e 18 dispersi, mentre a Hidalgo le vittime sono 21 e i dispersi 43. In totale, oltre 100.000 abitazioni risultano danneggiate o distrutte.

Le inondazioni hanno compromesso strade, ponti e linee elettriche, ma la corrente è stata in gran parte ripristinata. Squadre di soccorso e personale militare sono al lavoro per evacuare le persone isolate, rimuovere il fango e ripristinare i collegamenti. Le autorità sanitarie, intanto, monitorano la possibile diffusione di malattie come la dengue, favorita dall’acqua stagnante.

Questi eventi, sempre più frequenti e violenti, si inseriscono in un quadro di estremizzazione del clima che interessa gran parte dell’America Latina. Secondo la comunità scientifica, la crisi climatica causata dalle attività umane sta amplificando la portata di fenomeni meteorologici come piogge intense, uragani e ondate di calore. Le emissioni di gas serra prodotte dalla combustione di carbone, petrolio e gas stanno modificando il bilancio energetico del pianeta, alterando i regimi delle piogge e rendendo più probabili eventi distruttivi come le alluvioni che hanno colpito il Messico.

Questa nuova tragedia evidenzia quanto il Paese sia esposto agli effetti del riscaldamento globale e quanto urgente sia la transizione verso un modello di sviluppo meno dipendente dai combustibili fossili, per ridurre le cause alla radice e limitare i danni di un clima sempre più fuori controllo.


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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Il tifone Nakri flagella il Giappone: venti a 180 km/h e piogge torrenziali https://www.iconameteo.it/news/il-tifone-nakri-flagella-il-giappone-venti-a-180-km-h-e-piogge-torrenziali/ Tue, 14 Oct 2025 12:30:18 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87691 tifoneIl Tifone Nakri sta colpendo le Isole Izu a sud di Tokyo con raffiche di vento fino a 180 km/h, onde alte e precipitazioni intense. Previsti fino a 200 mm di pioggia nelle prossime 24 ore. Il Tifone Nakri, il ventitreesimo della stagione, sta interessando le Isole Izu a sud di Tokyo portando condizioni meteorologiche …

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Il Tifone Nakri sta colpendo le Isole Izu a sud di Tokyo con raffiche di vento fino a 180 km/h, onde alte e precipitazioni intense. Previsti fino a 200 mm di pioggia nelle prossime 24 ore.

Il Tifone Nakri, il ventitreesimo della stagione, sta interessando le Isole Izu a sud di Tokyo portando condizioni meteorologiche estreme. Le isole stanno affrontando raffiche di vento che raggiungono i 180 km/h e onde che superano i 9 metri, mentre la pioggia intensa sta causando allerta tra la popolazione. Le autorità locali raccomandano la massima prudenza e invitano i residenti a rimanere al sicuro.

Venti fortissimi e onde alte sulle Isole Izu

Le Isole Izu stanno subendo venti sostenuti fino a 126 km/h, con raffiche che toccano i 180 km/h. Il mare agitato ha generato onde alte fino a 9 metri, rendendo pericolosa la navigazione e causando disagi ai collegamenti marittimi. Molte abitazioni risultano danneggiate e diverse strade sono bloccate a causa di alberi caduti e frane.

Piogge torrenziali e rischio idrogeologico

Il Tifone Nakri ha portato precipitazioni eccezionali sulle Isole Izu, con accumuli previsti fino a 200 mm nelle prossime 24 ore e picchi locali di 80 mm/ora. Il terreno già saturo aumenta il rischio di frane e allagamenti, mentre le autorità monitorano costantemente il livello dei fiumi e le aree a rischio. Circa 2.700 famiglie sono senza acqua e oltre 2.200 senza elettricità, mentre prosegue l’assistenza con squadre di soccorso e mezzi di emergenza.

Allerta per la sicurezza dei residenti

Le autorità invitano la popolazione delle Isole Izu a non uscire e a prestare attenzione alle indicazioni di sicurezza. Restano attivi i centri di accoglienza e proseguono gli interventi per garantire l’approvvigionamento di beni di prima necessità e il ripristino dei servizi essenziali. L’instabilità atmosferica continuerà anche nelle prossime ore, mantenendo alto il livello di allerta meteo nell’area.

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Meteo martedì: cielo nuvoloso al Nord e Isole, peggiora su Sicilia e Sardegna https://www.iconameteo.it/news/meteo-martedi-cielo-nuvoloso-al-nord-e-isole-peggiora-su-sicilia-e-sardegna/ Tue, 14 Oct 2025 06:22:36 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87678 meteo pioggia maltempo nuvoleCielo in prevalenza nuvoloso al Nord e sulle Isole Maggiori con isolati rovesci su Sicilia e Sardegna. Nel resto d’Italia alternanza tra sole e nuvole, temperature massime in leggero calo al Nord e Sardegna, venti deboli e mari generalmente calmi. Le previsioni meteo per martedì indicano una giornata caratterizzata da nuvolosità diffusa sulle regioni del …

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Cielo in prevalenza nuvoloso al Nord e sulle Isole Maggiori con isolati rovesci su Sicilia e Sardegna. Nel resto d’Italia alternanza tra sole e nuvole, temperature massime in leggero calo al Nord e Sardegna, venti deboli e mari generalmente calmi.

Le previsioni meteo per martedì indicano una giornata caratterizzata da nuvolosità diffusa sulle regioni del Nord e sulle Isole Maggiori, in particolare su Sicilia e Sardegna, dove saranno possibili rovesci o temporali localizzati. Nel resto della Penisola si alterneranno momenti di sole e annuvolamenti, senza precipitazioni significative.

Situazione meteo al Nord e sulle Isole Maggiori

Al Nord, la giornata sarà contraddistinta da cielo nuvoloso o coperto, soprattutto sulle pianure e le zone pedemontane, con maggiori schiarite nel pomeriggio sulle regioni nord-orientali. Su Sicilia e Sardegna la nuvolosità sarà più compatta e persistente, con la possibilità di rovesci e temporali sparsi, specie nella parte occidentale delle isole.

Condizioni atmosferiche nel resto d’Italia

Nel Centro e Sud Italia, si prevede una variabilità con alternanza tra sole e nubi, ma in generale senza fenomeni di pioggia. Le temperature massime saranno in leggero calo al Nord, sulle regioni centrali tirreniche e in Sardegna, mentre resteranno pressoché invariate altrove.

Venti e condizioni dei mari

I venti soffieranno in prevalenza deboli su quasi tutto il territorio, con rinforzi di moderata intensità attorno alla Sardegna. I mari si presenteranno generalmente calmi o poco mossi, fatta eccezione per il Canale di Sardegna, che sarà mosso.

Focus sulle temperature e variabilità regionale

Le temperature saranno stazionarie o in lieve flessione, con valori massimi leggermente più bassi al Nord e sulle Isole Maggiori. La situazione favorisce condizioni di stabilità nelle regioni centrali e meridionali, dove il clima si manterrà mite e gradevole.

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Vortice mediterraneo: rischio nubifragi e calo termico in arrivo https://www.iconameteo.it/news/vortice-mediterraneo-rischio-nubifragi-e-calo-termico-in-arrivo/ Mon, 13 Oct 2025 15:18:48 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87674 forti temporali allerta meteoDopo una fase di stabilità e clima mite, l’autunno torna con forza. Da mercoledì, un vortice mediterraneo porterà piogge e temporali nelle Isole maggiori e nel Centrosud. Le temperature caleranno, con un calo termico più marcato al Sud e nelle Isole. La settimana inizia con un clima stabile e mite, ma già da mercoledì 15 …

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Dopo una fase di stabilità e clima mite, l’autunno torna con forza. Da mercoledì, un vortice mediterraneo porterà piogge e temporali nelle Isole maggiori e nel Centrosud. Le temperature caleranno, con un calo termico più marcato al Sud e nelle Isole.

La settimana inizia con un clima stabile e mite, ma già da mercoledì 15 ottobre, un vortice ciclonico si intensificherà, portando rovesci e temporali in diverse regioni. Questo maltempo sarà particolarmente intenso nelle Isole maggiori e in parte del Centrosud.

Dettagli del maltempo

Giovedì, il vortice mediterraneo causerà una fase di maltempo con rovesci e temporali forti, possibili nubifragi nella Sardegna orientale, in Sicilia e al Sud. A fine giornata, il maltempo coinvolgerà anche Molise e Abruzzo. Sarà inoltre ventoso per Scirocco su Sicilia, Calabria, Ionio e Puglia, con forti venti orientali al Centro e in Emilia-Romagna, e Grecale in Sardegna.

Vortice mediterraneo: evoluzione del tempo

Venerdì, ci sarà un temporaneo rialzo termico al Sud e nelle Isole, grazie al miglioramento del tempo in Sardegna e al forte Scirocco al Sud. Tuttavia, il tempo resterà molto instabile con rovesci e temporali su regioni meridionali e centrali adriatiche.

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Inondazione a Pagosa Springs: emergenza in Colorado per lo straripamento del San Juan https://www.iconameteo.it/news/inondazione-a-pagosa-springs-emergenza-in-colorado-per-lo-straripamento-del-san-juan/ Mon, 13 Oct 2025 14:23:11 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87659 inondazione alluviole piena fiumeSabato scorso, una violenta inondazione ha colpito Pagosa Springs, in Colorado, dopo lo straripamento del fiume San Juan. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza, ordinato evacuazioni e chiuso la Highway 160. L’ultima inondazione che ha interessato Pagosa Springs rappresenta uno degli eventi più gravi degli ultimi anni nella regione del Colorado. Lo straripamento …

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Sabato scorso, una violenta inondazione ha colpito Pagosa Springs, in Colorado, dopo lo straripamento del fiume San Juan. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza, ordinato evacuazioni e chiuso la Highway 160.

L’ultima inondazione che ha interessato Pagosa Springs rappresenta uno degli eventi più gravi degli ultimi anni nella regione del Colorado. Lo straripamento del fiume San Juan ha provocato danni significativi alle infrastrutture e costretto centinaia di residenti a lasciare le proprie abitazioni. L’evento si è verificato nella giornata di sabato scorso, quando le piogge intense hanno fatto innalzare rapidamente il livello delle acque, portando le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza e a prendere provvedimenti immediati per tutelare la sicurezza della popolazione.

Le cause dell’inondazione e la risposta delle autorità

Il fiume San Juan, che attraversa il cuore di Pagosa Springs, ha raggiunto livelli critici a causa delle abbondanti precipitazioni che hanno colpito il Colorado negli ultimi giorni. Il repentino aumento della portata ha causato lo straripamento delle sponde, sommergendo strade, case e attività commerciali. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza locale, consentendo l’attivazione di risorse straordinarie per fronteggiare l’evento. Immediatamente sono stati emessi ordini di evacuazione per le zone più a rischio, con particolare attenzione alle aree prossime al corso d’acqua e ai quartieri storicamente più vulnerabili alle alluvioni.

Chiusura della Highway 160 e impatto sulla viabilità

Uno degli effetti più immediati dell’inondazione è stata la chiusura della Highway 160, arteria principale che attraversa il centro di Pagosa Springs. Questa misura si è resa necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini e dei soccorritori, poiché l’acqua aveva invaso la carreggiata rendendo impossibile la circolazione. La chiusura della strada statale ha causato disagi anche ai trasporti di emergenza e ai collegamenti tra le diverse comunità della zona, complicando le operazioni di soccorso e la distribuzione di beni di prima necessità.

Evacuazioni e misure di protezione della popolazione

Le autorità hanno lavorato senza sosta per coordinare le evacuazioni e fornire assistenza ai residenti colpiti. I centri di accoglienza sono stati allestiti in diverse strutture pubbliche, permettendo alle famiglie sfollate di trovare un riparo sicuro. La popolazione è stata invitata a ritirare sacchi di sabbia per la protezione delle abitazioni e a seguire scrupolosamente le indicazioni delle squadre di emergenza. Gli avvisi sono stati diffusi attraverso tutti i canali disponibili, dai social media alle sirene di allarme, per garantire una comunicazione tempestiva ed efficace.

Danni e rischi ambientali per la comunità

L’alluvione ha provocato danni ingenti alle infrastrutture, con numerose abitazioni e negozi che hanno subito allagamenti e perdite materiali. Oltre ai danni economici, l’evento ha sollevato preoccupazioni per i possibili rischi ambientali, come la contaminazione delle acque e la compromissione della qualità dell’aria. Le autorità sanitarie locali hanno raccomandato ai cittadini di evitare il contatto con le acque stagnanti, spesso veicolo di batteri e sostanze nocive, e hanno avviato campagne di monitoraggio della situazione igienico-sanitaria.

Prevenzione e sensibilizzazione sui rischi di inondazione in Colorado

Negli ultimi anni, il Colorado ha registrato un aumento degli eventi di inondazione legati a fenomeni meteorologici estremi. Le amministrazioni locali hanno intensificato le attività di prevenzione, invitando i residenti delle aree a rischio a dotarsi di strumenti di protezione come i sacchi di sabbia e a partecipare a campagne di sensibilizzazione sui rischi idrogeologici. L’educazione della popolazione si conferma fondamentale per ridurre i danni e salvaguardare la sicurezza delle comunità.

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Previsioni meteo martedì: nubi e instabilità in aumento https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-martedi-nubi-e-instabilita-in-aumento/ Mon, 13 Oct 2025 12:57:49 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87672 nuvoleMartedì 14 ottobre sarà caratterizzato da nubi diffuse e foschie al Nord, con schiarite nel pomeriggio. Le isole maggiori vedranno un aumento delle nubi con possibili piogge e temporali. Le temperature resteranno stabili con solo una lieve flessione. La giornata di martedì sarà segnata da una certa instabilità atmosferica, con nubi diffuse e compatte che …

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Martedì 14 ottobre sarà caratterizzato da nubi diffuse e foschie al Nord, con schiarite nel pomeriggio. Le isole maggiori vedranno un aumento delle nubi con possibili piogge e temporali. Le temperature resteranno stabili con solo una lieve flessione.

La giornata di martedì sarà segnata da una certa instabilità atmosferica, con nubi diffuse e compatte che si estenderanno sulle pianure e le zone pedemontane del Nord. In particolare, la Val Padana sarà interessata da foschie o nebbie locali, specialmente nella parte orientale, all’alba. Nel corso della giornata, si prevedono maggiori schiarite nel pomeriggio, soprattutto nel Nord-Est.

Previsioni meteo nelle isole maggiori

Nelle isole maggiori, come Sardegna e Sicilia, si assisterà a un aumento delle nubi, con la possibilità di piogge o temporali, specialmente nella parte occidentale. Questo fenomeno sarà accompagnato da venti moderati provenienti da sudest nella Sardegna meridionale, rendendo il Canale di Sardegna leggermente mosso.

Previsioni meteo nel resto d’Italia

Nel resto d’Italia, il cielo sarà poco o parzialmente nuvoloso, con temperature che non subiranno grandi variazioni, al più una lieve flessione. I venti saranno in generale molto deboli, tranne che per i rinforzi moderati già menzionati sulla Sardegna. I restanti bacini marittimi saranno calmi o poco mossi.

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Tifone Nakri in Giappone: allerta nelle Isole Izu, gravi danni a Hachijojima https://www.iconameteo.it/news/tifone-nakri-in-giappone-allerta-nelle-isole-izu-gravi-danni-a-hachijojima/ Mon, 13 Oct 2025 10:29:53 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87656 tifone NakriIl tifone Nakri si sta allontanando dal Giappone, ma ha lasciato dietro di sé gravi disagi e un’allerta ancora attiva, soprattutto nelle Isole Izu. L’isola di Hachijojima è la più colpita, con interruzioni di acqua ed elettricità, mentre le autorità avvertono del rischio frane dovuto ai terreni saturi. Il tifone Nakri, il ventitreesimo ciclone tropicale …

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Il tifone Nakri si sta allontanando dal Giappone, ma ha lasciato dietro di sé gravi disagi e un’allerta ancora attiva, soprattutto nelle Isole Izu. L’isola di Hachijojima è la più colpita, con interruzioni di acqua ed elettricità, mentre le autorità avvertono del rischio frane dovuto ai terreni saturi.

Il tifone Nakri, il ventitreesimo ciclone tropicale della stagione 2025 nel Pacifico occidentale, ha attraversato il Giappone nelle ultime ore, provocando venti intensi e piogge torrenziali. Dopo aver toccato la sua massima intensità, il tifone si sta ora dirigendo verso est nell’Oceano Pacifico, lasciando dietro di sé una scia di danni e una situazione di allerta soprattutto nelle Isole Izu, a sud di Tokyo. In particolare, l’isola di Hachijojima sta affrontando le conseguenze più gravi, con interruzioni di acqua ed elettricità che stanno mettendo a dura prova la popolazione locale.

Tifone Nakri: caratteristiche e percorso sull’arcipelago giapponese

Il tifone Nakri è stato classificato come Categoria 1 secondo la scala Saffir-Simpson, con venti sostenuti che hanno raggiunto gli 85 mph (circa 137 km/h) e raffiche fino a 105 mph (circa 169 km/h). Il ciclone tropicale ha impattato principalmente la regione meridionale del Giappone, interessando le Isole Izu, tra cui Hachijojima, e le aree costiere a sud-est di Tokyo. L’evento meteorologico ha causato piogge torrenziali, con accumuli che hanno saturato i terreni, aumentando il rischio di frane e smottamenti.

Secondo le ultime rilevazioni, il tifone ha ormai superato la zona della Kanto Plain e si sta muovendo rapidamente verso il largo nel Pacifico nord-occidentale. Tuttavia, le condizioni meteorologiche rimangono instabili, con raffiche di vento ancora forti e possibili precipitazioni nelle prossime ore nelle aree più colpite.

Disagi e danni: situazione critica a Hachijojima

L’isola di Hachijojima, parte dell’arcipelago delle Isole Izu, è stata la zona maggiormente colpita dal tifone Nakri. Qui si registrano gravi interruzioni di acqua ed elettricità, con numerose abitazioni e infrastrutture danneggiate dalle forti raffiche di vento e dalle piogge persistenti. Le squadre di emergenza sono al lavoro per ripristinare i servizi essenziali e garantire la sicurezza dei residenti.

Le autorità locali hanno esortato la popolazione a mantenere alta la allerta, soprattutto per il rischio di frane causate dai terreni saturi d’acqua. Sono stati allestiti centri di accoglienza temporanei per chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione, mentre proseguono le operazioni di monitoraggio e ripristino in tutta l’isola.

Risposta delle autorità e gestione dell’emergenza

Le autorità giapponesi, in collaborazione con i servizi di protezione civile e le squadre di emergenza, stanno coordinando le operazioni di soccorso e riparazione dei danni provocati dal tifone Nakri. In particolare, si sta lavorando per ripristinare la rete elettrica e idrica nelle aree più colpite, soprattutto a Hachijojima, e per mettere in sicurezza le zone a rischio frane.

La Japan Meteorological Agency (JMA) ha emesso diverse allerte meteo, invitando la popolazione delle Isole Izu e delle aree costiere a sud di Tokyo a non abbassare la guardia, anche se il tifone sta proseguendo il suo percorso verso est. L’attenzione rimane alta per possibili precipitazioni residue e nuovi fenomeni di instabilità atmosferica.

Impatto sulle infrastrutture e sulla popolazione locale

Il passaggio del tifone Nakri ha avuto un forte impatto sulle infrastrutture delle Isole Izu, con danni a strade, linee elettriche e reti idriche. Numerosi residenti hanno segnalato difficoltà nell’accesso ai servizi essenziali, con interruzioni prolungate di energia elettrica e approvvigionamento idrico.

Le scuole e gli uffici pubblici sono rimasti chiusi per garantire la sicurezza della popolazione, mentre le operazioni di ripristino continuano senza sosta. La solidarietà tra i residenti e il lavoro delle squadre di emergenza sono stati fondamentali per affrontare le prime ore dopo il passaggio del tifone.

Le autorità continuano a monitorare l’evoluzione della situazione, pronte a intervenire in caso di nuove emergenze. La popolazione è invitata a seguire gli aggiornamenti meteo e a collaborare con i servizi di emergenza per garantire la sicurezza collettiva.

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Dana Alice flagella la Spagna: alluvioni lampo tra Valencia e Tarragona https://www.iconameteo.it/news/dana-alice-flagella-la-spagna-alluvioni-lampo-tra-valencia-e-tarragona/ Mon, 13 Oct 2025 08:08:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87648 La depressione Dana Alice continua a colpire il Mediterraneo occidentale con piogge torrenziali e alluvioni. Valencia registra 145 mm in un giorno, Ibiza paralizzata da blackout e allagamenti. Allerta rossa attiva a Tarragona. L’area di bassa pressione Dana Alice continua a devastare il Mediterraneo occidentale, provocando forti temporali e alluvioni lampo tra la Spagna orientale …

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La depressione Dana Alice continua a colpire il Mediterraneo occidentale con piogge torrenziali e alluvioni. Valencia registra 145 mm in un giorno, Ibiza paralizzata da blackout e allagamenti. Allerta rossa attiva a Tarragona.

L’area di bassa pressione Dana Alice continua a devastare il Mediterraneo occidentale, provocando forti temporali e alluvioni lampo tra la Spagna orientale e le Baleari. Dopo aver colpito Alicante con 164 mm di pioggia, sabato 11 ottobre è stata la volta di Valencia, che ha registrato la giornata più piovosa dell’ultimo decennio con 145 mm di precipitazioni.

Danni a Ibiza e province di Valencia

La notte successiva, Ibiza è stata investita da nubifragi che hanno causato strade allagate, sottopassi inondati, danni all’aeroporto con voli cancellati e blackout diffusi. Le zone più colpite restano quelle nella provincia di Valencia, in particolare attorno a Gandia, Rafelcofer, Barx e Miramar, dove gli accumuli pluviometrici hanno superato i 250 mm in soli tre giorni.

Allerta rossa a Tarragona

È attualmente in vigore l’allerta rossa per la zona meridionale di Tarragona, colpita da piogge torrenziali con intensità di 90 mm in un’ora e 180 mm in 12 ore vicino al delta dell’Ebro. Le inondazioni hanno paralizzato diverse aree e le autorità invitano i residenti a seguire scrupolosamente le indicazioni della Protezione Civile per garantire la sicurezza pubblica.

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Maltempo negli USA: Nor’easter flagella New York e la East Coast, allerta per venti e piogge torrenziali https://www.iconameteo.it/news/maltempo-negli-usa-noreaster-flagella-new-york-e-la-east-coast-allerta-per-venti-e-piogge-torrenziali/ Mon, 13 Oct 2025 07:43:50 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87647 vento onde tempestaUn intenso Nor’easter sta colpendo la East Coast degli Stati Uniti, con venti violenti, piogge torrenziali e rischio inondazioni da New York alle Caroline. Le autorità hanno emesso allarmi per mareggiate e disagi ai trasporti. Un potente Nor’easter sta investendo la East Coast degli USA, portando maltempo estremo su milioni di residenti tra New York, …

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Un intenso Nor’easter sta colpendo la East Coast degli Stati Uniti, con venti violenti, piogge torrenziali e rischio inondazioni da New York alle Caroline. Le autorità hanno emesso allarmi per mareggiate e disagi ai trasporti.

Un potente Nor’easter sta investendo la East Coast degli USA, portando maltempo estremo su milioni di residenti tra New York, Boston e le regioni costiere dal Mid-Atlantic al New England. Raffiche di vento fino a 96 km/h e piogge intense stanno mettendo a dura prova le infrastrutture urbane e le zone costiere, dove il rischio di inondazioni e mareggiate è ai massimi livelli. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza in alcune aree, mentre la fase più critica della tempesta si concentra tra la notte e la mattinata odierna.

Nor’easter: una tempesta autunnale che minaccia la East Coast

Il Nor’easter è una tipica tempesta che si sviluppa durante l’autunno negli Stati Uniti orientali, caratterizzata da venti provenienti da nord-est e precipitazioni abbondanti. L’attuale sistema di bassa pressione si è formato tra la Florida e la Carolina del Sud, intensificandosi rapidamente e muovendosi verso nord, fino a coinvolgere le principali città come New York, Boston e Philadelphia.

Le previsioni indicano piogge torrenziali con accumuli tra i 50 e i 125 mm, e raffiche di vento che superano i 90 km/h lungo la fascia costiera. La National Weather Service ha emesso allerta per allagamenti costieri e blackout, mentre i residenti delle zone più esposte sono stati invitati a prepararsi a possibili interruzioni di corrente e difficoltà nei trasporti.

New York e New Jersey in massima allerta: venti, piogge e rischio blackout

A New York, i distretti di Queens e Brooklyn sono sotto allerta per venti forti dalle 12:00 di domenica fino alle prime ore di lunedì, con punte fino a 96 km/h. L’intera città è soggetta a allerta per inondazioni costiere e si prevede che le aree più basse possano subire allagamenti moderati.

Anche il New Jersey ha dichiarato lo stato di emergenza, predisponendo squadre di pronto intervento e invitando la popolazione a evitare spostamenti non necessari. Le forti piogge hanno già causato problemi a trasporti pubblici e viabilità, con il rischio che la situazione peggiori durante le ore di alta marea.

Maltempo estremo lungo la East Coast: dalla Carolina del Nord al New England

La tempesta non ha risparmiato la Carolina del Nord e la Carolina del Sud, dove sono state segnalate inondazioni diffuse e strade chiuse a causa dell’acqua alta, specialmente nella contea di Georgetown e a Charleston. Diverse auto sono state sommerse e i soccorritori hanno dovuto intervenire per salvare automobilisti bloccati.

Nelle Outer Banks della Carolina del Nord, il mare in tempesta ha iniziato a invadere la Highway 12, mettendo in difficoltà residenti e turisti. La National Weather Service ha segnalato che in alcune zone sono caduti fino a 18 cm di pioggia in poche ore, aggravando la situazione idrogeologica.

Emergenza anche in Alaska: i resti del tifone Halong portano venti distruttivi

Mentre la East Coast affronta il Nor’easter, in Alaska occidentale i resti del tifone Halong hanno scatenato venti di forza uragano e alluvioni catastrofiche. Intere abitazioni sono state spazzate via dalle acque nelle comunità costiere, con danni ingenti e residenti costretti a evacuare.

L’eccezionale ondata di maltempo che sta colpendo gli USA da est a ovest evidenzia la vulnerabilità delle aree costiere di fronte a eventi meteorologici estremi, che si manifestano con piogge torrenziali, mareggiate e venti violenti.

Previsioni e raccomandazioni: attenzione massima fino a lunedì sera

Secondo i meteorologi, la fase più intensa del Nor’easter è attesa tra la notte e la mattinata di oggi, con un graduale miglioramento a partire dalla serata. Tuttavia, le condizioni meteorologiche resteranno instabili fino a lunedì sera, con possibili piogge residue e venti sostenuti nelle zone costiere.

Le autorità raccomandano ai residenti delle aree più esposte di seguire gli aggiornamenti ufficiali, evitare spostamenti non necessari e adottare tutte le precauzioni per fronteggiare blackout, allagamenti e mareggiate. L’allerta resta alta anche per il trasporto pubblico, in particolare per la metropolitana di New York, già colpita da gravi allagamenti nelle scorse settimane.

Le principali città coinvolte dal maltempo sono New York, Boston, Philadelphia e le località costiere dal New Jersey al Connecticut. Le previsioni meteo sono cruciali per monitorare l’evoluzione della tempesta e adottare tempestivamente misure di sicurezza.

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Previsioni meteo lunedì: nuvolosità e nebbie al Nord, schiarite e clima mite altrove https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-lunedi-nuvolosita-e-nebbie-al-nord-schiarite-e-clima-mite/ Mon, 13 Oct 2025 06:59:18 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87643 meteo oggi autunno nebbiaLunedì mattina cieli molto nuvolosi e nebbie sulle pianure del Nord Italia; nel corso della giornata tendenza a schiarite. Alternanza di sole e nuvole su Isole Maggiori e Calabria ionica, con possibili piovaschi in Sardegna. La giornata di lunedì si apre con una marcata nuvolosità sulle pianure del Nord Italia, estendendosi fino alle coste adriatiche …

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Lunedì mattina cieli molto nuvolosi e nebbie sulle pianure del Nord Italia; nel corso della giornata tendenza a schiarite. Alternanza di sole e nuvole su Isole Maggiori e Calabria ionica, con possibili piovaschi in Sardegna.

La giornata di lunedì si apre con una marcata nuvolosità sulle pianure del Nord Italia, estendendosi fino alle coste adriatiche tra Veneto meridionale ed Emilia Romagna. In queste zone, la visibilità risulta localmente ridotta a causa di foschie e banchi di nebbia, fenomeni tipici dell’autunno e favoriti dalla stabilità atmosferica. Nel corso della mattinata, la copertura nuvolosa tenderà a diradarsi, lasciando spazio a schiarite e ad una maggiore presenza di sole nelle ore centrali.

Nuvole e nebbie al Nord Italia: le zone più interessate

Sulle pianure del Nord e lungo le coste adriatiche, si segnalano diffuse nebbie al mattino, soprattutto nella Pianura Padana. La nuvolosità rimane consistente nelle prime ore, ma tende a dissolversi parzialmente nel pomeriggio, favorendo condizioni di cielo poco nuvoloso o sereno. Le temperature massime risultano stazionarie o in lieve diminuzione, ma restano ancora superiori alla media stagionale in gran parte del Centro-Nord.

Alternanza di sole e nuvole su Isole Maggiori e Calabria ionica

Sulle Isole Maggiori e sulla Calabria ionica si osserva una variabilità meteorologica con momenti di sole alternati ad annuvolamenti. In particolare, nelle zone interne della Sardegna non si escludono isolati piovaschi o brevi temporali. Nel resto d’Italia prevalgono cieli sereni o poco nuvolosi. I venti risultano deboli su tutto il territorio, contribuendo a mantenere una situazione di generale tranquillità meteorologica.

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Freddo in aumento e piogge in vista: le previsioni per i prossimi giorni https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-freddo-e-piogge-in-vista-le-previsioni-per-i-prossimi-giorni/ Sun, 12 Oct 2025 16:07:29 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87608 autunno pioggia meteo freddoLe previsioni meteo per i prossimi giorni confermano una svolta autunnale verso metà settimana, con freddo in aumento per l’irruzione di correnti nord-orientali che – dopo questa fase piuttosto mite per la stagione – faranno tornare le temperature su valori in linea con questo periodo dell’anno. In vista anche un peggioramento del tempo, con piogge e …

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Le previsioni meteo per i prossimi giorni confermano una svolta autunnale verso metà settimana, con freddo in aumento per l’irruzione di correnti nord-orientali che – dopo questa fase piuttosto mite per la stagione – faranno tornare le temperature su valori in linea con questo periodo dell’anno. In vista anche un peggioramento del tempo, con piogge e temporali che coinvolgeranno soprattutto le Isole e parte del Sud Italia.

Meteo, freddo in aumento e clima autunnale: gli aggiornamenti

Dopo diversi giorni di tempo stabile e temperature più alte del normale, la situazione meteo sta per cambiare. A metà settimana l’Italia tornerà a fare i conti con un clima più fresco e tipicamente autunnale, complice l’arrivo di correnti di origine nord-orientale che porteranno un generale calo termico e un aumento dell’instabilità, soprattutto al Sud e sulle Isole maggiori.

Il freddo in arrivo non sarà però eccezionale: si farà sentire soprattutto per il contrasto con le giornate miti appena trascorse, ma le temperature torneranno su valori per lo più in linea con la media del periodo.

Mercoledì 15 ottobre il cielo sarà spesso nuvoloso su parte del Nord, in particolare al Nord-Ovest, dove non mancheranno locali piogge, più probabili lungo i rilievi piemontesi. Nubi e piogge più diffuse interesseranno invece le due Isole maggiori e il versante ionico del Sud, con possibili temporali sulla Sardegna e sulla Sicilia. Qualche rovescio isolato potrà comparire anche tra il Lazio e l’Appennino centro-meridionale. Le temperature caleranno in modo più deciso in Sicilia e, più lievemente, anche al Nord e lungo l’Adriatico.

Giovedì la perturbazione insisterà sulle estreme regioni meridionali, con piogge sparse soprattutto nel sud della Sardegna, in Sicilia e sulla Calabria ionica. Al Centro e al Nord-Est prevarrà invece il sole, mentre qualche nube si attarderà ancora tra Piemonte e Liguria. Le temperature minime tenderanno a diminuire al Nord, mentre altrove si manterranno stabili: nel complesso, il clima sarà più fresco e decisamente più autunnale rispetto agli ultimi giorni.

Per i giorni successivi lo scenario resta ancora incerto. È probabile che una residua instabilità continui a interessare la Sicilia e l’estremo Sud, mentre sul resto del Paese il tempo dovrebbe mantenersi per lo più stabile. I prossimi aggiornamenti chiariranno meglio l’evoluzione meteo verso il weekend.

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Tempesta nor’easter minaccia New York e la East Coast: allerta per piogge e venti intensi https://www.iconameteo.it/news/tempesta-noreaster-minaccia-new-york-e-la-east-coast-allerta-per-piogge-e-venti-intensi/ Sun, 12 Oct 2025 14:37:25 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87614 onde ventoUna potente tempesta nor’easter sta per colpire la East Coast degli Stati Uniti, portando piogge torrenziali, venti forti e rischio allagamenti da New York a Boston. Le autorità hanno diramato avvisi di maltempo per milioni di residenti. La East Coast degli Stati Uniti si prepara ad affrontare una delle più intense ondate di maltempo dell’autunno: …

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Una potente tempesta nor’easter sta per colpire la East Coast degli Stati Uniti, portando piogge torrenziali, venti forti e rischio allagamenti da New York a Boston. Le autorità hanno diramato avvisi di maltempo per milioni di residenti.

La East Coast degli Stati Uniti si prepara ad affrontare una delle più intense ondate di maltempo dell’autunno: una tempesta di tipo nor’easter minaccia le principali città, tra cui New York e Boston. Il National Weather Service ha lanciato un’allerta per piogge abbondanti e venti che potrebbero superare i 90 km/h, con rischio di allagamenti costieri e blackout. Il sistema di bassa pressione si sta rafforzando tra la Florida e la Carolina del Sud e, tra domenica e lunedì, raggiungerà la sua massima intensità colpendo milioni di persone lungo la costa atlantica.

Tempesta nor’easter: caratteristiche e traiettoria

Il nor’easter è una tipica tempesta della stagione autunnale negli Stati Uniti orientali, caratterizzata da venti forti provenienti da nord-est e precipitazioni intense. Secondo le previsioni, il sistema si è formato al largo tra la Florida e la Carolina del Sud nella giornata di sabato, per poi dirigersi verso nord, abbracciando la Carolina del Nord e raggiungendo la regione del Mid-Atlantic e il New England tra domenica e lunedì.
Le principali città coinvolte saranno New York, Boston, Philadelphia e l’intera fascia costiera fino al Connecticut. I meteorologi segnalano la possibilità di piogge torrenziali e raffiche di vento oltre i 55 miglia orarie (circa 89 km/h) nelle aree costiere, con inondazioni soprattutto nelle zone più esposte.

Allerta meteo: piogge torrenziali e rischio allagamenti

L’allerta meteo riguarda in particolare il rischio di allagamenti costieri e flash flooding dovuti alle piogge intense previste. A New York City, il sistema di emergenza ha già emesso avvisi per venti forti nei distretti di Queens e Brooklyn, con raffiche fino a 60 miglia orarie (circa 96 km/h), e un’allerta per allagamenti estesa a tutta la città. Le autorità prevedono inondazioni minori, ma non escludono fenomeni più gravi nelle aree costiere e lungo le vie principali già colpite da maltempo nelle scorse settimane.
Anche Boston e le città del New England sono in stato di preallerta, mentre i servizi di trasporto, inclusa la metropolitana di New York, sono sotto osservazione per possibili interruzioni dovute a allagamenti e blackout.

Le zone più a rischio lungo la costa atlantica

Il National Weather Service ha specificato che la zona più esposta sarà quella tra le Caroline e il Massachusetts, con particolare attenzione alle comunità costiere e alle isole, come le Outer Banks in Carolina del Nord. In queste aree, le autorità hanno già predisposto piani di evacuazione preventiva e invitato la popolazione a seguire costantemente gli aggiornamenti meteo.
Le mareggiate potrebbero causare danni alle infrastrutture costiere, mentre le correnti di risucchio rappresentano un ulteriore pericolo per residenti e turisti. Le onde potrebbero superare i quattro metri in alcuni tratti, con rischio di erosione costiera e interruzione dei collegamenti.

Effetti previsti sulla vita quotidiana e raccomandazioni delle autorità

Le autorità locali e federali raccomandano ai residenti delle zone costiere e delle grandi città come New York di predisporre scorte di emergenza e limitare gli spostamenti nelle ore di massima intensità della tempesta. È probabile che si verifichino blackout, disagi ai trasporti e interruzioni dei servizi, soprattutto nelle aree più colpite dalle piogge e dal vento.
Il rischio di allagamenti nelle zone già vulnerabili, come le aree metropolitane e i quartieri costieri, resta alto.

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La Niña influenzerà davvero il clima in Italia? https://www.iconameteo.it/news/approfondimenti/la-nina-influenzera-davvero-il-clima-in-italia/ Sun, 12 Oct 2025 13:27:04 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87620 Niña climaDopo mesi dominati dal fenomeno di El Niño, il Pacifico tropicale è entrato nella fase fredda del ciclo ENSO, conosciuta come La Niña, e si sta parlando della possibilità che questo fenomeno influenzi le condizioni meteo e il clima in Italia. Secondo la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), le condizioni di Niña sono attualmente …

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Dopo mesi dominati dal fenomeno di El Niño, il Pacifico tropicale è entrato nella fase fredda del ciclo ENSO, conosciuta come La Niña, e si sta parlando della possibilità che questo fenomeno influenzi le condizioni meteo e il clima in Italia.

Secondo la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), le condizioni di Niña sono attualmente presenti e potrebbero proseguire fino all’inverno 2025-2026, prima di un probabile ritorno a una fase neutra tra gennaio e marzo.

la Niña clima
Crediti: NOAA

Ma cosa significa esattamente? E soprattutto: la Niña influenzerà il clima in Italia?

Cos’è La Niña

La Niña è la fase fredda del ciclo ENSO (El Niño–Southern Oscillation), caratterizzata da un anomalo raffreddamento delle acque superficiali del Pacifico centrale ed equatoriale. In genere le temperature dell’oceano si abbassano di 1-2 °C rispetto alla media, modificando la circolazione atmosferica tropicale.

Durante un episodio di Niña:

  • gli alisei si intensificano, spingendo le acque più calde verso ovest;

  • si rafforza la circolazione di Walker, con aria ascendente e piogge più abbondanti sull’Indonesia e sull’Australia settentrionale;

  • sull’oceano Pacifico centro-orientale prevalgono aria discendente, alta pressione e tempo più secco.

In sostanza, la Niña è l’opposto di El Niño, che invece riscalda le acque del Pacifico e favorisce piogge e fenomeni intensi lungo la fascia equatoriale orientale.

Gli effetti della Niña sul clima globale

Secondo la NOAA, gli effetti principali della Niña si concentrano nelle regioni tropicali e subtropicali:

  • piogge intense in Indonesia, Malesia, Filippine e Australia settentrionale;

  • condizioni più secche sulla costa occidentale del Sud America, in particolare tra Ecuador e Perù;

  • aumento degli uragani sull’Atlantico settentrionale, dovuto alla riduzione del wind shear (i venti in quota);

  • temperature inferiori alla media nel Sud-Est asiatico, in Africa australe, in Giappone e in parte del Sud America;

  • clima più mite e asciutto sul Sud degli Stati Uniti.

In alcune aree, come l’India o l’Australia, la Niña è associata a monsoni particolarmente intensi e ad alluvioni ricorrenti.

Niña clima
La Niña provoca lo spostamento verso nord della corrente a getto e il suo indebolimento sul Pacifico orientale. Crediti: NOAA

Perché La Niña non avrà effetti rilevanti sul clima in Italia

Nonostante il grande impatto che la Niña ha sul clima a scala planetaria, il suo effetto sul bacino del Mediterraneo è debole o praticamente nullo. Gli studi più recenti indicano che le teleconnessioni ENSO (cioè i legami tra le oscillazioni del Pacifico e il clima di altre regioni) sono più evidenti durante El Niño, che può contribuire a ondate di caldo più durature in Europa meridionale e nel Mediterraneo centrale.

Nel caso della Niña, invece, l’influenza si attenua man mano che ci si allontana dalle regioni tropicali del Pacifico. Clima e condizioni meteo in Italia, quindi, non risentiranno in modo significativo della Niña: non sono attese deviazioni sostanziali dalle normali condizioni stagionali – per lo meno non a causa di questo fenomeno. Le eventuali oscillazioni di temperatura o precipitazioni nei prossimi mesi saranno infatti legate a fattori atmosferici regionali, come la posizione delle alte pressioni atlantiche o la traiettoria delle perturbazioni nordatlantiche.


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Meteo domani: ancora sole e clima mite, ma da martedì l’autunno torna a farsi sentire https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-domani-sole-e-clima-mite-autunno-torna-a-farsi-sentire/ Sun, 12 Oct 2025 12:37:08 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87598 meteo domani autunno sole weekendL’ottobrata continua ancora per poco. Oggi il tempo resta stabile e soleggiato su gran parte d’Italia, con solo un po’ di nuvole innocue sulle Isole Maggiori e qualche nebbia in sviluppo in serata sulle pianure del Nord. Le temperature si mantengono oltre la media stagionale, regalando un clima piacevole e quasi primaverile. Meteo domani, lunedì …

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L’ottobrata continua ancora per poco. Oggi il tempo resta stabile e soleggiato su gran parte d’Italia, con solo un po’ di nuvole innocue sulle Isole Maggiori e qualche nebbia in sviluppo in serata sulle pianure del Nord. Le temperature si mantengono oltre la media stagionale, regalando un clima piacevole e quasi primaverile.

Meteo domani, lunedì 13 ottobre

Anche domani lo scenario sarà in prevalenza stabile. Cielo sereno o poco nuvoloso su quasi tutto il Paese, qualche velatura o nube in più al Nord, in Calabria e sulle Isole Maggiori ma con poche piogge più probabili in Sardegna.
Le temperature resteranno stazionarie o in lieve calo, comunque ancora sopra la norma al Centro-Nord. Venti deboli e atmosfera tranquilla: una giornata tipicamente autunnale, ma nel suo volto più mite e luminoso.

Da martedì cambia tutto: in arrivo freddo e maltempo

L’autunno alza la voce verso metà settimana. L’anticiclone che ha garantito stabilità e caldo anomalo inizierà a cedere da martedì 14 ottobre, lasciando spazio a correnti più fredde provenienti dall’Europa nord-orientale e a una nuova perturbazione in arrivo dal Mediterraneo occidentale.

Martedì prime avvisaglie del cambiamento con piogge e temporali su Sardegna e Sicilia, in estensione tra mercoledì e giovedì verso Calabria e, più marginalmente, il resto del Sud. I fenomeni potranno essere localmente intensi, soprattutto tra Sardegna orientale, Sicilia sud-orientale e Calabria meridionale, con rischio di criticità.

Al Nord, invece, il tempo resterà più asciutto, salvo brevi passaggi instabili tra martedì sera e mercoledì. Ma la novità principale sarà il calo termico: tra mercoledì e venerdì le temperature scenderanno anche di 6-7 gradi, soprattutto al Nord e lungo l’Adriatico, in picchiata verso valori anche inferiori alla media stagionale.

Insomma, dopo questa parentesi di caldo fuori stagione l’autunno sta per farsi sentire, portando con sé un po’ di pioggia e un’aria più fresca e frizzante.

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Settembre 2025 è stato per l’Italia il terzo più caldo per il mare, il nono per la terraferma. I dati Copernicus https://www.iconameteo.it/news/approfondimenti/settembre-2025-e-stato-per-litalia-il-terzo-piu-caldo-per-il-mare-il-nono-per-la-terraferma-i-dati-copernicus/ Sun, 12 Oct 2025 09:15:21 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87529 Con il contributo di settembre, il 2025 resta, per ora, l’anno più caldo dal 1950 per le acque superficiali dei mari che bagnano le coste italiane, il secondo più caldo, dopo il 2024, per l’aria a due metri dal suolo nazionale. Ecco cosa raccontano i dati mensili storici della rianalisi climatica ERA5 di Copernicus ritagliati …

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Con il contributo di settembre, il 2025 resta, per ora, l’anno più caldo dal 1950 per le acque superficiali dei mari che bagnano le coste italiane, il secondo più caldo, dopo il 2024, per l’aria a due metri dal suolo nazionale. Ecco cosa raccontano i dati mensili storici della rianalisi climatica ERA5 di Copernicus ritagliati lungo i confini dell’Italia.

In continuità con una delle estati italiane più calde dal 1950, l’autunno meteorologico si è aperto con temperature decisamente anomale sia per la terraferma sia, soprattutto, per i mari. Ormai giunti a pochi passi dalla fine dell’anno, il 2025 continua così a mantenere saldo, almeno per ora, il record di temperatura del mare, mentre resta al secondo posto per la temperatura dell’aria sulla terraferma, subito dopo il 2024.
E’ quanto emerge dall’analisi dei dati mensili storici di ERA5 ed ERA-Land, la rianalisi climatica sviluppata dal Copernicus Climate Change Service (C3S) del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), resi disponibili attraverso il Climate Data Store di Copernicus.
Si tratta di dati globali uniformemente distribuiti su griglie 3D, derivati dai rilievi di stazioni meteorologiche, palloni sonda, boe, navi, aerei e satelliti: un prezioso strumento utilizzato dalla comunità scientifica per studiare il clima della Terra e i suoi cambiamenti.

Temperatura dell’aria a 2 metri dal suolo

Secondo i dati ERA5-Land di Copernicus, la temperatura media dell’aria a due metri dal suolo registrata a livello nazionale nel settembre 2025 è stata di 18,06°C, un valore molto elevato per il primo mese dell’autunno meteorologico, di poco inferiore alla media climatica di giugno. Con un’anomalia di +1,22°C rispetto alla media di riferimento 1991-2020, il mese da poco concluso è stato infatti il nono mese di settembre più caldo per l’Italia dal 1950, nonché il 28esimo mese consecutivo con un’anomalia positiva a livello nazionale. A spingere la temperatura ben oltre la norma sono stati i valori eccezionalmente elevati raggiunti nella prima e, soprattutto, nella terza settimana del mese: un colpo di coda dell’estate prima della brusca svolta autunnale associata all’arrivo, proprio il giorno dell’equinozio, della tempesta Alessio, così denominata dall’Aeronautica Militare nell’ambito del progetto europeo “Storm Naming”.

Anomalie della temperatura media dell’aria a 2 metri dalla superficie (°C) rispetto al trentennio 1991-2020, per il territorio italiano (solo terraferma), per ogni mese di settembre dal 1950 al 2025. Dati ERA5-Land. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

La distribuzione delle anomalie termiche sul territorio italiano evidenzia valori positivi particolarmente elevati sulle Alpi orientali, nelle regioni del Medio Adriatico, in gran parte del Sud e delle Isole: zone in cui l’anomalia ha superato +1,5°C, con picchi superiori a +2,5°C tra Basilicata e Calabria. Ampie porzioni del Nordovest e dell’Alta Toscana hanno invece sperimentato temperature medie mensili prossime alla media climatica. Nel settembre più anomalo degli ultimi 76 anni, due anni fa, la temperatura media nazionale raggiunse il valore record di 19,48°C: 2,64°C in più rispetto alla media climatica (come nel 1987), con anomalie superiori a +2°C in quasi tutto il Paese e picchi oltre +3°C su gran parte delle Alpi.

Anomalia della temperatura media dell’aria a 2 metri dalla superficie (°C) per settembre 2025 e settembre 2023 (mese di settembre più caldo dal 1950) rispetto alla media mensile del trentennio di riferimento 1991-2020. Dati ERA5-Land. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

Dove è posizionato il 2025 rispetto a tutti gli altri anni, a tre mesi dalla sua conclusione? Con un’anomalia media gennaio – settembre di +1,38°C, per il momento l’anno in corso si mantiene al secondo posto della classifica degli anni più caldi dal 1950, preceduto dal 2024 (anomalia media gennaio-settembre +1,66°C) e seguito dal 2022 (+1,16°C) e dal 2023 (+0,97°C), distanze enormi dall’anomalia media di -1,97°C registrata nei primi 9 mesi del 1984, il valore più basso dal 1950.

Anomalie medie progressive della temperatura media dell’aria a 2 metri dalla superficie (°C) rispetto alla media progressiva del trentennio 1991-2020, calcolate per il territorio italiano (solo terraferma) e per tutti i mesi dell’anno dal 1950 ad oggi. Esempio: il dato di settembre 2025 corrisponde alla media delle anomalie dei 9 mesi gennaio 2025 –settembre 2025. Dati ERA5-Land. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

Altezza dello zero termico

Per conoscere la situazione termica in quota, possiamo affidarci all’analisi dell’altezza dello zero termico, cioè l’altezza sul livello del mare alla quale la temperatura dell’aria raggiunge il valore di 0°C. Scopriamo, così, che all’inizio dell’autunno meteorologico lo zero termico ha raggiunto quote medie comprese fra 3500 e 3600 metri sulle Alpi: +100-200 metri rispetto alla media 1991-2020 sui settori occidentale e centrale, anche +300 metri sul settore orientale. In perfetta continuità con l’estate nera dei ghiacciai, il mese di settembre ha infatti visto condizioni favorevoli al proseguimento della fusione anche alle quote più elevate fino all’equinozio.

Altezza media dello zero termico nel mese di settembre 2025 (metri dal livello del mare) e anomalia rispetto alla media mensile 1991-2020. Dati ERA5. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

Poco dopo la prima metà del mese, le temperature in quota hanno raggiunto valori fortemente anomali e lo zero termico ha sfiorato i 5000 metri, soglia superata in più di una occasione durante l’estate. Il giorno 17, ad esempio, secondo il radiosondaggio di Cuneo Levaldigi lo zero termico ha toccato i 4982 metri, mentre il pallone sonda lanciato a Payerne (Svizzera) lo ha individuato a 4740 metri. Stando ai dati diffusi da Meteo Valle d’Aosta, il picco del caldo in quota sul settore alpino occidentale è stato raggiunto il 18 settembre, giorno in cui al Plateau Rosa (3500 m) la temperatura non è scesa al di sotto di +3.4°C ed ha raggiunto un valore massimo di +11.4°C, con conseguente “gran fusione del ghiacciaio”.

Temperatura del mare

Secondo i dati della rianalisi climatica ERA5 di Copernicus, la temperatura media delle acque superficiali dei mari che circondano l’Italia, compresi fra 36-47°N e 6-20°E, nel settembre 2025 è stata di 25,51°C: 1,30°C in più rispetto alla media climatica 1991-2020. Un’anomalia così elevata porta il primo mese dell’autunno meteorologico di quest’anno al terzo posto del ranking dei mesi di settembre più caldi degli ultimi 76 anni, a meno di un decimo di grado dal settembre record del 2022 e a solo un centesimo di grado dal settembre 2018.

Anomalie della temperatura dello strato superficiale del mare (°C) rispetto al trentennio 1991-2020 per il dominio 36-47°N e 6-20°E, per ogni mese di settembre dal 1950 al 2025. Dati ERA5. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

I bacini che circondano la Sardegna hanno accumulato, come spesso accade, un maggior surplus di calore rispetto agli altri mari, presentando anomalie in alcuni punti comprese fra +2 e +2,5 gradi. Anche gran parte dell’Adriatico, il Basso Ionio e il Basso Tirreno hanno registrato anomalie superiori a +1°C, mentre la temperatura delle acque superficiali dei restanti mari si è mantenuta su valori un po’ più vicini a quelli storici.
Nel settembre record del 2022, tutti i mari di Ponente e lo Stretto di Sicilia raggiunsero temperature eccezionalmente elevate per il periodo, con anomalie quasi ovunque superiori a +1,5°C e punte fino a +3°C nel Mar di Sardegna e Mar di Corsica. La temperatura del Basso Adriatico rimase invece entro i limiti della norma.

Anomalia della temperatura dello strato superficiale del mare (°C) per settembre 2025 e settembre 2022 (mese di settembre più caldo dal 1950) rispetto alla media mensile del trentennio di riferimento 1991-2020. Dati ERA5. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

Se calcoliamo l’anomalia media della temperatura del mare dei primi 9 mesi del 2025 (anomalia gennaio-settembre 2025) e la confrontiamo con l’anomalia gennaio-settembre di tutti gli altri anni a partire dal 1950, con +1,22°C troviamo il 2025 di nuovo al primo posto della classifica degli anni più caldi per il mare, seguito a brevissima distanza dal 2024 (+1,21°C), poi dal 2022 (+0,89°C) e dal 2023 (+0,76°C).

Anomalie medie progressive della temperatura dello strato superficiale del mare (°C) rispetto alla media progressiva del trentennio 1991-2020, calcolate per l’area 36-47°N e 6-20°E (il dominio delle mappe) per tutti i mesi dell’anno dal 1950 ad oggi. Esempio: il dato di settembre 2025 corrisponde alla media delle anomalie mensili dei 9 mesi gennaio 2025 –settembre 2025. Dati ERA5. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

Precipitazioni

Secondo i dati ERA5-Land di Copernicus, con un’anomalia di +1%, settembre 2025 è stato il trentesimo settembre più umido dalla metà del secolo scorso a livello nazionale: un nuovo valore positivo, seppur piccolissimo, che va ad aggiungersi alle anomalie positive di tutti i mesi del 2025 precedenti, se escludiamo febbraio e giugno. Anche l’anno scorso il mese di settembre fu più piovoso della norma, ma con un eccesso del 59%, che lo rese il secondo mese di settembre più umido dal 1950, dopo il record del 1965 (+100%). Il primo mese dell’autunno meteorologico del 2023, al contrario, sarà ricordato come il settembre più secco degli ultimi 40 anni: cadde, infatti, solo un terzo della pioggia attesa.

Anomalie delle precipitazioni (%) rispetto al trentennio 1991-2020, per il territorio italiano (solo terraferma), per ogni mese di settembre dal 1950 al 2025. Dati ERA5-Land. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

L’anomalia prossima a zero del settembre 2025 è il risultato di ben bilanciati contrasti distribuiti sul territorio italiano. Il dettaglio per settore geografico permette infatti di rilevare un eccesso di precipitazioni al Nord (+14 %) e un deciso difetto al Sud (-38%) e in Sicilia (-34%), come già frequentemente accaduto nel corso dell’anno. Anomalia leggermente negativa anche per le regioni centrali (-2%) e la Sardegna (-3%), che hanno ricevuto meno piogge del normale lungo il versante adriatico e sul settore meridionale, rispettivamente, e un eccesso sulle altre zone. Due anni fa, nel 2023, tutta l’Italia ricevette meno della metà delle piogge attese, con grave difetto soprattutto in Veneto, Emilia, Toscana, Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Anomalia delle precipitazioni (%) per settembre 2025 e settembre 2023 rispetto alla media mensile del trentennio di riferimento 1991-2020. Dati ERA5-Land. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

Se alle piogge cadute da gennaio alla fine dell’estate meteorologica aggiungiamo le precipitazioni portate dalle nove perturbazioni che hanno attraversato l’Italia lo scorso settembre, tra cui la tempesta equinoziale Alessio con le sue enormi quantità d’acqua, scopriamo che, a tre mesi dalla fine dell’anno, l’anomalia pluviometrica media gennaio-settembre 2025 si mantiene positiva (+15%) e leggermente superiore a quella del 2024 (+10%). I due anni precedenti, al contrario, sono stati i più secchi mai sperimentati dall’Italia, in particolare il 2023 con l’anomalia gennaio-settembre record di -45%, poi mantenuta, e leggermente aggravata, fino alla fine dell’anno.

Anomalie medie progressive delle precipitazioni (%) rispetto alla media progressiva del trentennio 1991-2020, calcolate per il territorio italiano (solo terraferma) per tutti i mesi dell’anno dal 1950 ad oggi. Esempio: il dato di settembre 2025 corrisponde alla media delle anomalie mensili dei 9 mesi gennaio 2025 –settembre 2025. Dati ERA5-Land. Crediti C3S/ECMWF. Elaborazioni Meteo Expert.

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Inquinamento, l’aria ferma e la stabilità meteo soffocano la Pianura Padana https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/inquinamento-aria-ferma-e-stabilita-meteo-soffocano-la-pianura-padana/ Sun, 12 Oct 2025 07:57:32 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87578 inquinamentoL’inquinamento torna a salire in Pianura Padana, complice la stabilità meteo. Le giornate apparentemente tranquille che stiamo vivendo nascondono infatti un problema serio: l’alta pressione e la stabilità atmosferica stanno favorendo l’accumulo di sostanze inquinanti vicino al suolo. In pratica, l’aria ristagna e i gas e le polveri emesse da traffico, riscaldamento e industrie restano …

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L’inquinamento torna a salire in Pianura Padana, complice la stabilità meteo. Le giornate apparentemente tranquille che stiamo vivendo nascondono infatti un problema serio: l’alta pressione e la stabilità atmosferica stanno favorendo l’accumulo di sostanze inquinanti vicino al suolo. In pratica, l’aria ristagna e i gas e le polveri emesse da traffico, riscaldamento e industrie restano intrappolati negli strati più bassi dell’atmosfera.

Il dato più preoccupante arriva da Milano, dove ieri – nonostante fosse sabato – la stazione ARPA di viale Marche ha registrato 97 µg/m³ di PM10, quasi il doppio del limite giornaliero consentito (50 µg/m³). Ma non si tratta di un caso isolato: valori elevati sono stati rilevati anche a Magenta (MI) con 78 µg/m³, Vigevano (PV) con 72, Codogno (LO) con 71, Crema (CR) con 70, Pavia con 66 e Mantova con 58 µg/m³. Tutti numeri ben oltre la soglia di attenzione, nonostante il weekend e il traffico ridotto.

Perché la stabilità atmosferica peggiora l’inquinamento

In presenza di un campo di alta pressione, l’aria tende a muoversi poco. Gli strati più bassi dell’atmosfera restano intrappolati da quelli superiori più caldi, che agiscono come un “tappo” impedendo la dispersione delle sostanze inquinanti. È la cosiddetta inversione termica, tipica delle stagioni di passaggio come l’autunno, che trasforma la Pianura Padana in una vera e propria camera a gas.

Che cos’è il particolato atmosferico

Il particolato atmosferico (PM10 e PM2,5) è un insieme complesso di particelle solide e liquide sospese nell’aria. Può avere origine naturale (come nel caso dei pollini o di incendi) oppure antropogenica, cioè legata all’attività umana: in questo caso, i responsabili principali sono riscaldamento domestico, traffico, industrie, combustioni.
Le particelle più fini – in particolare il PM2,5 – sono le più pericolose perché riescono a penetrare in profondità nei polmoni e, in parte, a raggiungere il circolo sanguigno. Possono trasportare sostanze tossiche come metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici (IPA), potenziandone gli effetti nocivi.

Gli effetti sulla salute

L’esposizione prolungata o frequente a concentrazioni elevate di PM10 e PM2,5 aumenta il rischio di:

  • malattie cardiovascolari e respiratorie,

  • bronchiti croniche e aggravamento dell’asma,

  • mortalità prematura, soprattutto per tumore polmonare.

Le categorie più vulnerabili sono gli anziani, le persone con patologie respiratorie o cardiache, i bambini e chi vive in condizioni socioeconomiche difficili o in aree fortemente urbanizzate.

Quali sono i limiti

Per il PM10, la normativa prevede:

  • 50 µg/m³ come media giornaliera, da non superare per più di 35 giorni all’anno;

  • 40 µg/m³ come media annuale.

Una situazione che si ripete

Ogni autunno lo schema si ripete: l’arrivo dell’alta pressione porta calma e bel tempo, ma anche un peggioramento della qualità dell’aria. In assenza di vento e pioggia, l’inquinamento resta intrappolato e cresce giorno dopo giorno.

Serve un mix di condizioni meteorologiche favorevoli e politiche strutturali – dai trasporti pubblici efficienti al riscaldamento meno inquinante – per evitare che le belle giornate ottobre diventino sinonimo di aria irrespirabile.

 

Controlla le previsioni meteo per il comune


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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Messico in ginocchio: 41 vittime per piogge torrenziali, frane e inondazioni https://www.iconameteo.it/news/messico-in-ginocchio-41-vittime-per-piogge-torrenziali-frane-e-inondazioni/ Sun, 12 Oct 2025 07:15:34 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87593 Messico franeLe tempeste tropicali Raymond e Priscilla hanno devastato il Messico centrale e sudorientale causando almeno 41 morti, migliaia di sfollati e danni ingenti a infrastrutture. Gli stati di Hidalgo, Puebla e Veracruz tra i più colpiti dalle alluvioni. Il Messico sta affrontando una delle emergenze meteorologiche più gravi degli ultimi anni. Le piogge torrenziali che …

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Le tempeste tropicali Raymond e Priscilla hanno devastato il Messico centrale e sudorientale causando almeno 41 morti, migliaia di sfollati e danni ingenti a infrastrutture. Gli stati di Hidalgo, Puebla e Veracruz tra i più colpiti dalle alluvioni.

Il Messico sta affrontando una delle emergenze meteorologiche più gravi degli ultimi anni. Le piogge torrenziali che da giorni flagellano le regioni centrali e sudorientali del Paese hanno provocato un bilancio drammatico di almeno 41 vittime, secondo gli ultimi aggiornamenti delle autorità locali. Le inondazioni e le frane hanno trasformato intere comunità in scenari di devastazione, con strade convertite in fiumi impetuosi e abitazioni sommerse dall’acqua.

Gli Stati più colpiti dal disastro

Lo Stato di Hidalgo ha registrato il bilancio più pesante con 22 vittime confermate dalla Protezione Civile. Il segretario agli Interni dello stato, Guillermo Olivares Reyna, ha documentato danni estesi che comprendono almeno 1.000 abitazioni, 59 ospedali e cliniche, oltre a 308 scuole. Le frane e lo straripamento dei fiumi hanno lasciato 17 dei 84 comuni dello stato senza elettricità. A Puebla, il governatore Alejandro Armenta ha confermato nove decessi e 13 persone disperse, stimando che circa 80.000 persone siano state colpite dal maltempo. Una conduttura del gas è stata danneggiata da una frana, aggravando ulteriormente la situazione di emergenza.

Nello stato costiero di Veracruz, la Protezione Civile ha riportato cinque vittime e circa 16.000 residenti colpiti dalle alluvioni. Nelle zone più devastate, come Villa de las Flores di Poza Rica, il grande fiume Cazones è straripato, sommergendo interi quartieri. Le autorità hanno effettuato 220 salvataggi, trasferendo le persone in 19 rifugi temporanei allestiti nelle aree sicure. La Marina militare ha attivato protocolli speciali per abbassare i livelli dell’acqua e oltre il 20% del sistema elettrico è stato ripristinato.

L’impatto delle tempeste tropicali Raymond e Priscilla

Le precipitazioni eccezionali sono state causate principalmente dalle tempeste tropicali Raymond e Priscilla. Raymond ha scaricato oltre 135 millimetri di pioggia in meno di un’ora in alcune zone dello stato di Chihuahua, provocando alluvioni lampo che hanno trascinato via veicoli e costretto i residenti a rifugiarsi sui tetti delle proprie case. La tempesta tropicale si è spostata verso nord, con il servizio meteorologico nazionale Conagua che prevede ulteriori piogge intense in numerosi stati.

Priscilla, formatasi nell’Oceano Pacifico il 1° ottobre 2025, ha raggiunto la forza di uragano di categoria 1 con venti fino a 140 chilometri orari prima di indebolirsi. La tempesta ha minacciato la penisola della Baja California con piogge torrenziali, mareggiate e venti intensi. Le autorità messicane hanno emesso allerte per tempesta tropicale in diversi tratti costieri, con accumuli di pioggia previsti tra 10 e 15 centimetri, e punte localmente superiori nelle zone montuose del nord-ovest messicano.

Operazioni di soccorso e intervento del governo

Il governo messicano ha dispiegato 8.700 militari per assistere la popolazione nelle aree colpite. Sabato 11 ottobre, i residenti locali nel sud del Messico hanno iniziato a rimuovere il fango mentre le autorità federali hanno avviato le operazioni di pulizia e assistenza. A San Luis Potosí, circa 1.000 persone sono state evacuate in via precauzionale dopo lo straripamento di quattro corsi d’acqua. Il governatore di Puebla ha richiesto l’intervento del governo federale per salvare 15 persone, tra cui alcuni bambini, rimasti intrappolati sui tetti delle abitazioni sommerse dalle acque.

Anche le principali città del Paese, tra cui Città del Messico e Guadalajara, hanno subito gli effetti delle piogge torrenziali. A Guadalajara, la forza dell’acqua ha trascinato via almeno nove veicoli e provocato il crollo di diciannove alberi, bloccando i trasporti pubblici. I video diffusi sui social media mostrano strade trasformate in fiumi impetuosi che trasportano automobili e case quasi completamente sommerse dall’acqua, testimoniando l’intensità devastante del fenomeno meteorologico.

Previsioni e allerta continua

La Protezione Civile ha comunicato che Priscilla dovrebbe indebolirsi trasformandosi in un sistema post-tropicale, mentre le condizioni meteorologiche avverse persisteranno nei prossimi giorni. Le previsioni indicano tempo piovoso in molti stati, inclusi San Luis Potosí e Veracruz. Il rischio di ulteriori alluvioni lampo e frane rimane elevato, specialmente nelle aree dove il terreno è già saturo d’acqua. Le autorità continuano a invitare la popolazione alla massima cautela e a evitare gli spostamenti non essenziali, mentre proseguono le operazioni di monitoraggio dei livelli dei fiumi e di assistenza alle comunità più vulnerabili in questa drammatica emergenza climatica.

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Previsioni meteo oggi: ottobrata, sole e clima mite in Italia, nebbie al Nord https://www.iconameteo.it/primo-piano/previsioni-meteo-oggi-ottobrata-sole-e-clima-mite-in-italia-nebbie-al-nord/ Sun, 12 Oct 2025 06:38:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87577 meteo oggi autunno nebbiaOggi il tempo sarà stabile e soleggiato su gran parte d’Italia, con qualche nuvola innocua sulle Isole Maggiori e nebbie al Nord. Temperature sopra la media, clima gradevole e ultimi giorni di ottobrata. La giornata di domenica 12 ottobre si apre sotto il segno della stabilità atmosferica, con il bel tempo che domina su gran …

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Oggi il tempo sarà stabile e soleggiato su gran parte d’Italia, con qualche nuvola innocua sulle Isole Maggiori e nebbie al Nord. Temperature sopra la media, clima gradevole e ultimi giorni di ottobrata.

La giornata di domenica 12 ottobre si apre sotto il segno della stabilità atmosferica, con il bel tempo che domina su gran parte della Penisola. L’alta pressione continua a garantire un clima mite e temperature oltre la media stagionale, soprattutto al Centro-Nord. Tuttavia, sulle Isole Maggiori si registra una nuvolosità più consistente, ma generalmente innocua, legata agli effetti di una perturbazione in lento avvicinamento da ovest. Sulle pianure del Nord, la stabilità favorisce la formazione di nebbie e nubi basse nelle prime ore del giorno e nuovamente in serata. Queste condizioni delineano la classica ottobrata, caratterizzata da giornate gradevoli e clima piacevolmente caldo per il periodo.

Meteo oggi: stabilità atmosferica, ottobrata e temperature sopra la norma

La previsione meteo per oggi evidenzia la persistenza dell’alta pressione, che mantiene il tempo stabile su quasi tutto il territorio nazionale. Il sole sarà protagonista, con solo qualche velatura o nuvola passeggera al Nord e sulle Isole Maggiori. In particolare, la Sardegna e la Sicilia vedranno una maggiore presenza di nuvolosità, causata dalla perturbazione numero 2 del mese, ma senza precipitazioni significative. Nelle pianure del Nord, specie sulla Val Padana, si segnala la formazione di nebbie e foschie dense al mattino, che potranno tornare anche in serata, creando una tipica atmosfera autunnale. Il resto d’Italia godrà di cielo sereno o poco nuvoloso, con condizioni ideali per attività all’aperto.

Temperature massime, venti e qualità dell’aria

Le temperature massime si manterranno quasi ovunque tra i 19 e i 26 gradi, valori che risultano superiori alla norma stagionale, soprattutto al Centro-Nord. Questo caldo fuori stagione è uno degli elementi distintivi dell’ottobrata in corso. I venti saranno generalmente deboli su tutto il territorio, con locali rinforzi orientali sui mari attorno alla Sardegna. La prolungata stabilità atmosferica può però causare un peggioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e pianeggianti, a causa dell’accumulo di sostanze inquinanti negli strati più bassi dell’atmosfera.

Situazione nelle diverse aree: Nord, Centro, Sud e Isole Maggiori

Al Nord, la mattinata sarà caratterizzata da nebbie e nubi basse nella Pianura Padana, con tendenza al sereno o poco nuvoloso nel corso della giornata. Un po’ di nuvolosità innocua si osserverà su Alto Piemonte, Alta Lombardia e Prealpi, ma senza piogge. Al Centro, prevale il sole con temperature miti e qualche velatura locale. Nel Sud e sulle Isole Maggiori, il tempo resta in generale tranquillo, con nuvole più presenti su Sardegna e Sicilia, dove però non sono attese precipitazioni di rilievo. In particolare, la Sardegna meridionale potrebbe vedere qualche banco di nebbia nelle prime ore, mentre nel pomeriggio il sole tornerà a prevalere.

Previsioni per domani: ancora sole, ma primi segnali di cambiamento

Anche lunedì 13 ottobre sarà una giornata caratterizzata da tempo stabile e clima mite. Al Nord, in Calabria e sulle Isole Maggiori, si prevede un’alternanza tra sole e nuvole, comunque senza piogge. Sul resto d’Italia, il cielo sereno sarà prevalente. Le temperature massime rimarranno stazionarie o in lieve diminuzione, ma ancora oltre le medie stagionali al Centro-Nord. I venti saranno di debole intensità quasi ovunque.

Martedì: svolta meteo con correnti fresche e piogge in arrivo

Da martedì 14 ottobre è atteso un deciso cambiamento del tempo: l’indebolimento dell’alta pressione favorirà l’arrivo di correnti più fresche provenienti dal Nord-Est, con un calo delle temperature che potranno scendere anche al di sotto della media stagionale nella seconda parte della settimana. Saranno possibili piogge e temporali soprattutto sulle regioni del Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, segnando la fine dell’ottobrata e l’inizio di una fase più tipicamente autunnale.

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Stop al caldo, arrivano correnti fredde e maltempo! Le previsioni meteo https://www.iconameteo.it/news/previsioni/previsioni-meteo-stop-al-caldo-arrivano-correnti-fredde-e-maltempo/ Sat, 11 Oct 2025 16:07:41 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87534 autunno freddo previsioni meteoLe previsioni meteo per i prossimi giorni confermano la fine di questa fase insolitamente mite: l’ottobrata che stiamo vivendo, con tempo bello e temperature superiori alla norma, si chiuderà tra pochi giorni. In particolare, dopo un lunedì ancora stabile e piuttosto mite, secondo le previsioni da martedì vedremo i primi segnali di cambiamento dello scenario …

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Le previsioni meteo per i prossimi giorni confermano la fine di questa fase insolitamente mite: l’ottobrata che stiamo vivendo, con tempo bello e temperature superiori alla norma, si chiuderà tra pochi giorni. In particolare, dopo un lunedì ancora stabile e piuttosto mite, secondo le previsioni da martedì vedremo i primi segnali di cambiamento dello scenario meteo, con temperature in calo e tempo in peggioramento.

In arrivo maltempo e aria più fredda: le previsioni meteo

Le previsioni meteo per i prossimi giorni indicano un cambio di passo netto: l’autunno alza la voce, portando con sé freddo, piogge e un graduale ritorno a condizioni più in linea con il periodo.

Il cambiamento arriverà nel corso della prossima settimana, con il cedimento dell’alta pressione che finora ha tenuto lontane le perturbazioni. Al suo posto, si faranno strada correnti più fredde provenienti dall’Europa nord-orientale e una nuova area di bassa pressione in formazione sul Mediterraneo occidentale, pronta a spingersi verso le regioni meridionali.

Tra mercoledì e venerdì il calo termico sarà sensibile soprattutto al Nord e lungo il versante adriatico del Centro, dove le temperature potranno perdere anche 6-7 gradi rispetto ai valori attuali, scendendo leggermente sotto la media stagionale. Più contenuti invece i cambiamenti al Sud e sulle Isole maggiori, dove il clima resterà ancora piuttosto mite e in alcune zone si potranno toccare i 25 °C.

Il maltempo, però, non mancherà: già da martedì la Sardegna e la Sicilia saranno interessate da una fase di instabilità marcata, con piogge e temporali localmente intensi. Nelle ore successive la perturbazione potrà estendersi alla Calabria e, più marginalmente, al resto del Sud. Le aree più esposte al rischio di fenomeni abbondanti sembrano al momento la Sardegna orientale, la Sicilia meridionale ed orientale e il basso versante calabrese.

Al Nord, invece, il tempo resterà perlopiù asciutto, a parte un rapido passaggio instabile tra martedì sera e mercoledì legato all’ingresso dell’aria più fredda.

Dopo settimane di caldo fuori stagione, l’autunno torna dunque protagonista: freddo, piogge e giornate grigie si faranno sentire, ricordandoci che l’inverno non è poi così lontano.

 

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NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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La Niña torna nel 2025: come cambierà inverno e stagione degli uragani https://www.iconameteo.it/news/la-nina-torna-nel-2025-come-cambiera-inverno-e-stagione-degli-uragani/ Sat, 11 Oct 2025 15:08:21 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87564 uragano erinIl fenomeno climatico La Niña si è sviluppato a settembre 2025 con intensità debole. Le previsioni indicano effetti limitati sull’inverno negli Stati Uniti, mentre la stagione degli uragani atlantici potrebbe intensificarsi nei prossimi mesi. La NOAA ha confermato ufficialmente il ritorno di La Niña nel settembre 2025, dopo che le temperature della superficie del mare …

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Il fenomeno climatico La Niña si è sviluppato a settembre 2025 con intensità debole. Le previsioni indicano effetti limitati sull’inverno negli Stati Uniti, mentre la stagione degli uragani atlantici potrebbe intensificarsi nei prossimi mesi.

La NOAA ha confermato ufficialmente il ritorno di La Niña nel settembre 2025, dopo che le temperature della superficie del mare nel Pacifico centrale ed equatoriale si sono raffreddate di 0,9 gradi Fahrenheit rispetto ai valori normali. Secondo Michelle L’Heureux, scienziata principale del team di ricerca dell’agenzia meteorologica americana, esiste una probabilità di tre su quattro che questo episodio rimanga debole durante l’inverno boreale.

A differenza del prolungato episodio di La Niña che si è esteso dal 2020 al 2023, causando siccità e inundazioni intense in diverse regioni del pianeta, l’evento attuale dovrebbe avere una durata più contenuta. Le previsioni dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale indicano che le condizioni di La Niña persisteranno fino alla primavera del 2025, con una probabilità del 60% di ritorno a condizioni neutre tra marzo e maggio.

Come si sviluppa il fenomeno climatico

La Niña si verifica quando le acque superficiali del centro e dell’est del Pacifico equatoriale subiscono un raffreddamento significativo. Questo cambiamento nelle temperature oceaniche altera la velocità e la direzione dei venti negli strati superiori dell’atmosfera, modificando i pattern climatici globali. Il fenomeno climatico rappresenta la fase fredda dell’El Niño-Oscilazione del Sur (ENOS), un ciclo naturale che influenza il clima planetario.

A metà febbraio 2025, la zona equatoriale del Pacifico presentava ancora caratteristiche tipiche di un episodio debole di La Niña, con temperature superficiali del mare leggermente inferiori alla media nella regione centro-orientale. Tuttavia, gli esperti avvertono che la “barriera di predicibilità della primavera” limita l’accuratezza delle previsioni a lungo termine in questo periodo dell’anno.

Conseguenze sulla stagione degli uragani atlantici

Una delle caratteristiche distintive di La Niña è la sua capacità di intensificare l’attività ciclonica nell’Atlantico. Durante le fasi di questo fenomeno, la riduzione del wind shear verticale nell’atmosfera atlantica crea condizioni più favorevoli per la formazione e l’intensificazione degli uragani. Al contrario, il Pacifico orientale tende a registrare una diminuzione dell’attività ciclonica.

I meteorologi sottolineano che, sebbene l’episodio attuale sia classificato come debole, la stagione degli uragani nell’Atlantico potrebbe comunque presentare un’attività superiore alla media. Le variazioni nella circolazione atmosferica globale associate a La Niña favoriscono lo sviluppo di sistemi tropicali più intensi e numerosi nelle acque dell’oceano Atlantico e del Mar dei Caraibi.

Previsioni per l’inverno boreale

Contrariamente agli episodi più intensi del passato, le previsioni meteorologiche indicano che l’inverno 2025-2026 negli Stati Uniti potrebbe non manifestare gli effetti tipici associati a La Niña. L’intensità debole del fenomeno limita la sua influenza sulla circolazione atmosferica globale, lasciando spazio a maggiori incertezze nelle proiezioni stagionali.

Gli esperti avvertono che “un evento più debole tende a esercitare meno influenza sulla circolazione globale, quindi è possibile che ci siano sorprese in arrivo”. I Servizi Meteorologici nazionali continueranno a monitorare attentamente l’evoluzione del fenomeno ENOS nei prossimi mesi, fornendo aggiornamenti costanti sulle condizioni previste.

La durata stimata del fenomeno varia tra tre e cinque mesi, con un progressivo ritorno a condizioni neutre previsto per la primavera-estate del 2025. Le probabilità di sviluppo di un episodio di El Niño durante il periodo primaverile rimangono minime, secondo le ultime proiezioni.

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Tempesta subtropicale Karen: record storico nell’Atlantico alle medie latitudini https://www.iconameteo.it/news/tempesta-subtropicale-karen-record-storico-nellatlantico-alle-medie-latitudini/ Sat, 11 Oct 2025 14:11:57 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87553 vento onde tempestaLa tempesta subtropicale Karen si è formata alle medie latitudini dell’Atlantico, stabilendo il primato come sistema più settentrionale mai designato dal National Hurricane Center. Nessun effetto previsto sulla terraferma. Nell’Oceano Atlantico la stagione degli uragani 2025 si distingue per la formazione della tempesta subtropicale Karen, un fenomeno meteorologico che ha attirato l’attenzione degli esperti per …

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La tempesta subtropicale Karen si è formata alle medie latitudini dell’Atlantico, stabilendo il primato come sistema più settentrionale mai designato dal National Hurricane Center. Nessun effetto previsto sulla terraferma.

Nell’Oceano Atlantico la stagione degli uragani 2025 si distingue per la formazione della tempesta subtropicale Karen, un fenomeno meteorologico che ha attirato l’attenzione degli esperti per la sua posizione eccezionalmente settentrionale. Karen si è sviluppata a circa 880 km a nord-nordovest delle Azzorre, segnando un nuovo record nella storia delle tempeste tropicali e subtropicali nell’Atlantico. La designazione ufficiale da parte del National Hurricane Center ha confermato Karen come il sistema nominato più a nord mai registrato, un evento che sottolinea l’eccezionalità di questa stagione e le particolari condizioni atmosferiche che hanno favorito la sua formazione.

Origine e caratteristiche della tempesta subtropicale Karen

La tempesta subtropicale Karen è nata da una vasta area di bassa pressione che ha acquisito gradualmente caratteristiche tropicali, come la presenza di temporali attorno al suo centro e un nucleo caldo, pur mantenendo alcuni tratti tipici delle depressioni extratropicali, come la presenza di fronti. Questo tipo di sistema, definito “subtropicale”, rappresenta una sorta di ibrido tra i cicloni tropicali e quelli extratropicali, traendo energia sia dalle acque relativamente calde dell’oceano che dai contrasti di temperatura e pressione atmosferica.

Karen si è distinta per i suoi venti sostenuti di circa 75 km/h (45 mph) e per il suo movimento verso nord-est a una velocità di circa 16 km/h. La pressione centrale si è attestata intorno ai 1000 hPa, con una struttura relativamente compatta: i venti di intensità da tempesta tropicale si estendevano fino a 75 km dal centro. Secondo le ultime rilevazioni, Karen è destinata a indebolirsi gradualmente fino a dissiparsi in una semplice area di bassa pressione entro pochi giorni.

Un record storico per l’Atlantico

L’aspetto più rilevante della tempesta subtropicale Karen è il suo primato geografico: nessun altro sistema tropicale o subtropicale era mai stato designato così a nord nell’Atlantico. Questa anomalia meteorologica è stata confermata dal National Hurricane Center, che ha evidenziato come Karen abbia superato tutti i precedenti record di latitudine per tempeste nominate nella regione. La formazione di Karen alle medie latitudini è stata favorita da una particolare configurazione atmosferica, con masse d’aria instabili e una temperatura superficiale dell’oceano sufficiente a sostenere lo sviluppo di convezione attorno al centro della tempesta.

Questo evento rappresenta un caso di studio per la meteorologia moderna, poiché dimostra come le condizioni climatiche e oceaniche possano portare allo sviluppo di cicloni in aree solitamente poco favorevoli a tali fenomeni. L’analisi di Karen offre spunti interessanti per la comprensione delle dinamiche che regolano la formazione e l’evoluzione delle tempeste tropicali e subtropicali nell’Atlantico.

Impatto sulla terraferma e monitoraggio

Nonostante la sua posizione insolita e la potenza dei suoi venti, la tempesta subtropicale Karen non ha prodotto effetti sulla terraferma. Nessuna zona costiera è stata coinvolta, né sono stati emessi avvisi o allerte per mareggiate o precipitazioni intense. Il sistema è rimasto confinato nell’estremo nord dell’Atlantico, lontano dalle principali rotte marittime e dalle popolazioni costiere, e il suo ciclo vitale si è concluso senza conseguenze per le attività umane.

Gli esperti continuano a monitorare l’area atlantica per individuare eventuali nuovi sistemi in formazione, ma la traiettoria e la struttura di Karen confermano la natura isolata dell’evento. La sua rapida evoluzione e dissipazione sono coerenti con le caratteristiche delle tempeste subtropicali che si sviluppano a latitudini elevate, dove le condizioni per il mantenimento di sistemi intensi sono generalmente sfavorevoli.

Considerazioni meteorologiche sulla stagione 2025

La stagione degli uragani 2025 nell’Atlantico si sta rivelando particolarmente vivace, con la formazione di numerosi sistemi nominati, tra cui Jerry, Priscilla, Raymond e, appunto, Karen. Il ritorno del fenomeno La Niña ha contribuito a rendere gli oceani più instabili, favorendo la nascita di tempeste in regioni e periodi insoliti. La presenza di Karen alle medie latitudini sottolinea la variabilità e la complessità delle dinamiche atmosferiche in gioco.

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Meteo domani: ancora sole e clima mite, ma tornano le nebbie https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-domani-ancora-sole-e-clima-mite-ma-tornano-le-nebbie/ Sat, 11 Oct 2025 12:42:13 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87517 meteo oggi autunno nebbiaLa giornata di domani, domenica 12 ottobre, sarà nel complesso stabile e piacevole dal punto di vista meteo su gran parte dell’Italia. L’alta pressione continuerà a garantire condizioni di bel tempo, con temperature sopra la media per il periodo, in particolare al Centro-Nord, dove si respirerà ancora un’atmosfera da piena “ottobrata”. Le previsioni meteo per …

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La giornata di domani, domenica 12 ottobre, sarà nel complesso stabile e piacevole dal punto di vista meteo su gran parte dell’Italia. L’alta pressione continuerà a garantire condizioni di bel tempo, con temperature sopra la media per il periodo, in particolare al Centro-Nord, dove si respirerà ancora un’atmosfera da piena “ottobrata”.

Le previsioni meteo per domani, nei dettagli

Al mattino saranno possibili foschie dense e banchi di nebbia in val Padana, specie tra Lombardia, Veneto ed Emilia. Qualche nube in più interesserà Sardegna e Sicilia, dove si faranno ancora sentire gli effetti di una perturbazione in movimento verso l’Algeria, ma senza piogge di rilievo. Cielo parzialmente nuvoloso anche su Piemonte e Prealpi orientali, mentre altrove prevarranno ampie schiarite e sole diffuso.

Le temperature resteranno stabili, con valori massimi che potranno superare i 25 °C al Centro-Nord e sulle coste tirreniche. Venti deboli, salvo rinforzi di maestrale e levante attorno alla Sardegna.

L’aria sarà nel complesso gradevole, ma la stabilità prolungata continuerà a favorire l’accumulo di inquinanti nelle aree urbane e di pianura.

Lunedì 13 il quadro resterà simile, con tempo ancora stabile e mite, ma da martedì è atteso un graduale cambio di scenario: correnti più fresche potrebbero riportare qualche pioggia, a partire dalle regioni meridionali e dalle Isole.

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Com’è stato settembre? Più caldo della media, ma con una piovosità vicina alla norma https://www.iconameteo.it/news/come-stato-settembre-piu-caldo-della-media-ma-con-una-piovosita-vicina-alla-norma/ Sat, 11 Oct 2025 09:53:17 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87539 soleTEMPERATURA (°C) PRECIPITAZIONI (%) SETTEMBRE +0,9 +3 DA INIZIO ANNO 2025 +1,2 +26 Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020 Elaborazioni effettuate sulla base dei dati synop (rete del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare / ENAV) integrati con i dati della rete MeteoNetwork I dati riassuntivi di settembre descrivono un mese più caldo della …

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TEMPERATURA (°C) PRECIPITAZIONI (%)
SETTEMBRE +0,9 +3
DA INIZIO ANNO 2025 +1,2 +26
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020
Elaborazioni effettuate sulla base dei dati synop (rete del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare / ENAV) integrati con i dati della rete MeteoNetwork

I dati riassuntivi di settembre descrivono un mese più caldo della media, con una piovosità complessiva vicina alla norma. Anomalie rispettivamente di +0.9°C sulla temperatura media mensile e +3% sulle piogge, derivanti dalle elaborazioni di dati Synop della rete del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare/ENAV integrati con i dati della rete Meteonetwork.

Tuttavia, mentre per le temperature gli scarti si presentano positivi praticamente in tutto il territorio, spaziando da +0.6°C al Nord-Ovest a +1.1°C al Sud e passando per valori intermedi negli altri settori del Paese (+0.7°C in Sicilia, +0.9°C al Nord-Est e in Sardegna, +1°C al Centro), per le precipitazioni il quadro è decisamente più vario con situazioni di segno opposto a seconda della zona, che hanno dato origine al sostanziale bilanciamento a livello nazionale.

Le 9 perturbazioni transitate sull’Italia hanno determinato accumuli di pioggia più elevati della media al Nord, esclusa l’Emilia-Romagna, sulle regioni centrali tirreniche e in Sardegna, mentre nel resto del Paese ha prevalso la carenza di precipitazioni.
In maniera più specifica, con riferimento alle consuete macro-regioni, le elaborazioni evidenziano: +34% al Nord-Ovest, +35% al Nord-Est e +42% in Sardegna per quel che riguarda le zone con un surplus di pioggia; -11% al Centro, -64% al Sud e -39% in Sicilia per quel che riguarda le aree con deficit di precipitazioni, tenendo, però, conto del divario fra il piovoso versante tirrenico e il siccitoso settore adriatico del Centro, che ha determinato il dato complessivo poco sotto la media in questa macro-regione.
Fra le varie perturbazioni transitate, tre sono state particolarmente intense e accompagnate da alcune conseguenze sul territorio: una a inizio mese, con abbondanti accumuli in Liguria e in Friuli Venezia Giulia, una alla fine della prima decade, che ha determinato la giornata più piovosa (per ora) da inizio anno sull’Italia, e la terza perturbazione all’inizio della terza decade (elevata al rango di tempesta nominata Alessio dal nostro Servizio Meteorologico) che ha prodotto precipitazioni estreme sulla Lombardia nord-occidentale con accumuli anche oltre 200 mm in poche ore fra Brianza, Comasco e Varesotto.
Sul fronte opposto, l’anomalia negativa sulle regioni meridionali non rappresenta un record storico, ma è comunque uno dei valori più bassi degli ultimi 30 anni.

L’andamento della temperatura nel corso del mese mostra una lunga prima fase caratterizzata da valori per lo più sopra la media, a causa del continuo avvicendarsi di masse d’aria subtropicale che ha portato ad anomalie piuttosto ampie durante la seconda decade fin verso l’equinozio autunnale. Durante la poderosa risalita calda che ha coinvolto anche l’Europa centrale e parte di quella settentrionale alla fine della seconda decade, lo zero termico è salito fino a 4500 metri in corrispondenza dell’arco alpino: in tale occasione la stazione meteorologica di Plateau Rosa, esattamente il giorno 18, ha registrato un picco di 13.9°C che rappresenta il suo record di temperatura massima di settembre. Dopo tre settimane abbondanti di temperature oltre la norma, appena dopo l’equinozio la circolazione atmosferica è drasticamente cambiata aprendo la strada a correnti più fresche che hanno fatto precipitare le temperature al di sotto della norma nella parte finale del mese, favorendo improvvisamente condizioni a tratti da autunno inoltrato, in particolare al Nord-Ovest.
I risultati di settembre non danno origine a cambiamenti significativi nei valori calcolati da inizio anno. Lo scarto della temperatura media da gennaio rimane intorno a +1.2°C che resta al 2° posto fra i più elevati, dopo il dato del 2024, mentre l’anomalia pluviometrica scende solo leggermente a +26% mantenendo il surplus di acqua precipitata a circa 35 miliardi di metri cubi. In questo quadro c’è da segnalare solo la discesa al di sotto della media delle precipitazioni al Sud che, col leggero scarto negativo pari a -4%, si distingue nettamente dal resto d’Italia.

ANOMALIE MENSILI – SETTEMBRE 2025
TEMPERATURA (°C) PRECIPITAZIONI (%)
ITALIA +0,9 +3
Nord-Ovest +0,6 +34
Nord-Est +0,9 +35
Centro +1,0 -11
Sud +1,1 -64
Sicilia +0,7 -39
Sardegna +0,9 +42
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

 

ANOMALIE DA INIZIO ANNO 2025
TEMPERATURA (°C) PRECIPITAZIONI (%)
ITALIA +1,2 +26
Nord-Ovest +1,2 +56
Nord-Est +1,1 +27
Centro +1,4 +19
Sud +1,0 -4
Sicilia +0,9 +9
Sardegna +1,1 +35
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020
Grafico TEMPERATURA MEDIA e PIOGGE in Italia – SETTEMBRE 2025

Precipitazioni accumulate in SETTEMBRE, derivate dalla rete di stazioni MeteoNetwork e integrate con stime satellitari GPM (Global Precipitation Measurement – NASA). Elaborazioni Meteo Expert

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Maltempo negli Stati Uniti: piogge torrenziali e rischio inondazioni, arriva anche la neve https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/maltempo-negli-stati-uniti-piogge-torrenziali-e-neve-rischio-inondazioni/ Sat, 11 Oct 2025 09:04:10 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87525 maltempo stati unitiUn vasto sistema di bassa pressione sta portando maltempo esteso su diverse zone degli Stati Uniti, con piogge intense, temporali e le prime nevicate di stagione sulle aree montuose del Nord-Ovest. Secondo il Weather Prediction Center (WPC), il rischio di piogge eccessive è moderato (livello 2 su 4) su diverse regioni: il Sud-Ovest, le Montagne …

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Un vasto sistema di bassa pressione sta portando maltempo esteso su diverse zone degli Stati Uniti, con piogge intense, temporali e le prime nevicate di stagione sulle aree montuose del Nord-Ovest.

Secondo il Weather Prediction Center (WPC), il rischio di piogge eccessive è moderato (livello 2 su 4) su diverse regioni: il Sud-Ovest, le Montagne Rocciose centrali e meridionali e la costa medio-atlantica. Le precipitazioni più abbondanti sono attese tra sabato e lunedì, con il pericolo di alluvioni improvvise nelle zone urbane, lungo i corsi d’acqua minori e nei terreni già saturi.

maltempo stati uniti
Previsione delle precipitazioni eccessive. Fonte: Weather Prediction Center

Nel Sud-Ovest, la situazione è aggravata dai resti del ciclone tropicale Priscilla, che pur avendo perso forza mantiene un notevole potenziale di pioggia. Le autorità stimano accumuli fino a 150 millimetri in alcune aree tra Arizona, Utah meridionale e Colorado sud-occidentale, dove sono possibili anche colate di fango in corrispondenza di aree colpite da incendi negli ultimi anni.

Spostandosi più a nord, l’aria fredda in discesa dal Pacifico sta determinando un rapido peggioramento sul Nord-Ovest e sulle Montagne Rocciose settentrionali, con nevicate abbondanti sopra i 1.500-2.000 metri e raffiche di vento oltre i 70 km/h. Tra sabato notte e domenica si attendono accumuli significativi sui rilievi di Montana e Idaho.

Anche la costa orientale è sotto osservazione: un sistema di bassa pressione in risalita dal sud-est sta convogliando forti venti e piogge lungo la Mid-Atlantic Coast, con rischio di mareggiate, erosione costiera e inondazioni dovute alle alte maree. In alcune aree costiere sono attese raffiche fino a 70 km/h e possibili blackout localizzati.

Gli esperti del National Weather Service raccomandano cautela, invitando la popolazione a seguire gli aggiornamenti locali e ad evitare spostamenti non necessari nelle aree più colpite.

In sintesi, il fine settimana in diverse zone degli Stati Uniti sarà dominato da condizioni meteo estreme, con pioggia, vento e neve che interesseranno contemporaneamente regioni lontane tra loro: dal deserto dell’Arizona fino alle coste dell’Atlantico.

 

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Previsioni meteo 11 ottobre: ottobrata con sole e nebbie al Nord https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-11-ottobre-ottobrata-con-sole-e-nebbie-al-nord/ Sat, 11 Oct 2025 06:51:58 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87502 nuvoleWeekend di stabilità atmosferica in Italia con temperature oltre la media. Qualche pioggia solo in Sardegna, mentre foschie e nebbie caratterizzeranno la Val Padana nelle ore più fredde. La giornata di oggi, sabato 11 ottobre, si presenta all’insegna della stabilità atmosferica su gran parte del territorio nazionale. L’alta pressione si rafforza sull’Italia, garantendo condizioni meteo …

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Weekend di stabilità atmosferica in Italia con temperature oltre la media. Qualche pioggia solo in Sardegna, mentre foschie e nebbie caratterizzeranno la Val Padana nelle ore più fredde.

La giornata di oggi, sabato 11 ottobre, si presenta all’insegna della stabilità atmosferica su gran parte del territorio nazionale. L’alta pressione si rafforza sull’Italia, garantendo condizioni meteo favorevoli e temperature gradevoli, in quello che si configura come un classico weekend di ottobrata. Solo le Isole Maggiori fanno eccezione, interessate marginalmente da una perturbazione proveniente dal Mediterraneo occidentale.

Il fine settimana italiano si caratterizza per un quadro meteorologico complessivamente sereno, con il sole protagonista indiscusso nella maggior parte delle regioni. Le temperature massime raggiungeranno valori compresi tra 21 e 25 gradi, risultando superiori alle medie stagionali, specialmente al Centro-Nord e lungo le coste tirreniche.

Situazione al Nord Italia

Le regioni settentrionali godranno di cielo sereno o poco nuvoloso per gran parte della giornata. Tuttavia, la Val Padana dovrà fare i conti con la formazione di foschie e nebbie nelle prime ore del mattino, concentrate principalmente sulla bassa pianura lombarda e su quella veneta. Questi fenomeni tenderanno a dissolversi nel corso della mattinata, lasciando spazio a condizioni di tempo stabile e soleggiato. Le temperature si manterranno oltre la norma, confermando la persistenza dell’anticiclone sulla penisola.

La persistenza di condizioni anticicloniche comporta anche alcuni effetti negativi: il progressivo accumulo di sostanze inquinanti causerà un peggioramento della qualità dell’aria, fenomeno tipico delle situazioni di stagnazione atmosferica che caratterizzano l’autunno nella pianura padana.

Centro e regioni tirreniche

Il Centro Italia beneficerà pienamente dell’ottobrata, con cielo sereno su Toscana, Umbria, Marche e Lazio. Le temperature diurne risulteranno particolarmente miti, con valori che si attesteranno intorno ai 23-24 gradi nelle ore centrali della giornata. I venti soffieranno deboli e di direzione variabile, contribuendo a mantenere condizioni meteo ideali per qualsiasi attività all’aperto. La visibilità sarà generalmente buona o localmente discreta.

Sardegna e Sicilia sotto osservazione

Le uniche note di instabilità riguarderanno la Sardegna, dove la perturbazione numero 2 del mese farà sentire i suoi effetti. L’isola vedrà un’alternanza tra sole e nuvole, con possibilità di qualche breve pioggia o isolato temporale nelle zone interne e orientali. Dal pomeriggio, le nubi aumenteranno anche sulla Sicilia e sulla bassa Calabria, seppur senza fenomeni precipitativi significativi. I venti risulteranno moderati orientali nel Canale di Sardegna e di Tramontana su Basso Adriatico, Puglia e Ionio.

Previsioni per domenica 12 ottobre

Anche la giornata di domenica confermerà il quadro di stabilità su gran parte del Paese. Nelle prime ore del mattino si ripresenteranno foschie e nebbie in banchi sulla Val Padana, mentre persisterà la nuvolosità sulla Sardegna. Qualche nube interesserà anche Sicilia, Piemonte, alta Lombardia e Prealpi orientali, ma senza precipitazioni di rilievo. Le altre regioni godranno di cielo sereno o poco nuvoloso. Le temperature non subiranno variazioni significative rispetto a sabato, mantenendosi su valori superiori alla media stagionale.

Tendenza per i prossimi giorni

Lunedì non sono attesi cambiamenti significativi nel quadro meteorologico nazionale. A partire da martedì, tuttavia, è probabile l’arrivo di correnti più fredde che, specialmente a metà settimana, causeranno un moderato abbassamento delle temperature e un peggioramento delle condizioni meteo al Sud. Nel frattempo, il weekend si conferma ideale per godere degli ultimi scorci di tempo bello prima del possibile cambio di scenario atmosferico.

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Alluvioni in Messico: 27 vittime tra devastazione, tempesta tropicale Raymond e Priscilla https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/alluvioni-in-messico-27-vittime-tra-devastazione-tempesta-tropicale-raymond-e-priscilla/ Sat, 11 Oct 2025 06:49:13 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87500 alluvioni messicoNegli ultimi giorni, il Messico è stato colpito da una serie di alluvioni devastanti che hanno causato almeno 27 vittime e migliaia di sfollati. Le precipitazioni eccezionali hanno interessato soprattutto le aree centrali e sudorientali del Paese, provocando frane, danni a infrastrutture e interruzioni dei servizi essenziali. Il bilancio delle vittime è in costante aggiornamento, …

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Negli ultimi giorni, il Messico è stato colpito da una serie di alluvioni devastanti che hanno causato almeno 27 vittime e migliaia di sfollati.

Le precipitazioni eccezionali hanno interessato soprattutto le aree centrali e sudorientali del Paese, provocando frane, danni a infrastrutture e interruzioni dei servizi essenziali. Il bilancio delle vittime è in costante aggiornamento, mentre le autorità locali sono impegnate in operazioni di soccorso e monitoraggio dei livelli dei fiumi. Le piogge torrenziali hanno trasformato intere città in fiumi di fango e detriti, mettendo a dura prova le comunità colpite.

Nel frattempo anche la tempesta tropicale Raymond sta facendo sentire i suoi effetti sul nord del Messico, in particolare nello stato di Chihuahua, dove in meno di un’ora sono caduti oltre 135 mm di pioggia. Le aree più colpite, come il canale Los Nogales e i quartieri El Porvenir e Villas del Rey, hanno registrato alluvioni lampo che hanno trascinato veicoli e costretto molti residenti a rifugiarsi sui tetti delle proprie abitazioni. Il fenomeno è stato aggravato dalla presenza di nuclei convettivi e dalla stagione dei monsoni, con allerta per ulteriori temporali e grandinate nelle ore successive.

Molte città del Paese sono state colpite da piogge torrenziali e alluvioni in questi giorni, tra cui Città del Messico e Guadalajara. Quartieri interi sono finiti sott’acqua, con strade trasformate in fiumi e automobilisti intrappolati nei sottopassi. A Guadalajara, la forza dell’acqua ha trascinato via almeno nove veicoli e provocato il crollo di diciannove alberi, bloccando i trasporti pubblici e causando numerose emergenze. La Protezione Civile ha registrato decine di interventi, mentre le autorità continuano a invitare la popolazione alla massima cautela e a evitare gli spostamenti non essenziali.

Anche la formazione della tempesta tropicale Priscilla nell’Oceano Pacifico, a partire dal 1 ottobre 2025, ha aumentato il rischio di piogge intense e alluvioni lampo nelle regioni di Baja California e negli Stati Uniti sud-occidentali. Le autorità meteorologiche hanno emesso allerta meteo per possibili precipitazioni eccezionali e il rischio di ulteriori frane e danni alle infrastrutture. L’interazione tra Raymond e Priscilla ha reso la situazione meteorologica particolarmente instabile, con potenziali ripercussioni su vaste aree abitate.

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Previsioni meteo: inizio settimana ancora stabile, poi primi cambiamenti https://www.iconameteo.it/news/previsioni/previsioni-meteo-inizio-settimana-ancora-stabile-poi-primi-cambiamenti/ Fri, 10 Oct 2025 15:33:46 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87472 previsioni meteo autunno nuvole prossimi giorniLe previsioni meteo per i prossimi giorni confermano che, dopo un weekend particolarmente mite e soleggiato in gran parte d’Italia, anche la prossima settimana si aprirà sotto il dominio dell’alta pressione, garante di condizioni stabili e per lo più soleggiate. Ancora una volta le eccezioni riguarderanno soprattutto le Isole maggiori, leggermente influenzate da una zona …

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Le previsioni meteo per i prossimi giorni confermano che, dopo un weekend particolarmente mite e soleggiato in gran parte d’Italia, anche la prossima settimana si aprirà sotto il dominio dell’alta pressione, garante di condizioni stabili e per lo più soleggiate. Ancora una volta le eccezioni riguarderanno soprattutto le Isole maggiori, leggermente influenzate da una zona di bassa pressione presente a nord dell’Algeria.
La tendenza successiva mostra poi un aumento delle nuvole tra martedì e mercoledì, accompagnato dall’afflusso di correnti più fresche che determineranno un graduale calo delle temperature, destinate a riavvicinarsi a valori più normali per questo periodo dell’anno.

Le previsioni meteo per l’inizio della prossima settimana

Lunedì si prevedono condizioni meteo stabili sulla maggior parte del territorio. Sulle pianure del Nord-Ovest persisterà una nuvolosità bassa, mentre qualche nube interesserà l’estremo Sud e le Isole maggiori. Possibili locali rovesci pomeridiani sono più probabili nelle zone interne della Sardegna.

Per martedì si intravedono i primi segnali di cambiamento. Il tempo resterà per lo più stabile, ma la nuvolosità tenderà ad aumentare ovunque. Precipitazioni significative non sono attese, anche se qualche pioggia locale potrebbe interessare l’Appennino centrale e nuovamente la Sardegna. Le correnti leggermente più fresche determineranno un lieve calo delle temperature, soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali e sull’isola.

Mercoledì, infine, le previsioni meteo segnalano un aumento della probabilità di piogge anche in Sicilia. Gli aggiornamenti successivi forniranno maggiori dettagli su questa evoluzione.

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Tempesta tropicale Jerry minaccia i Caraibi con piogge torrenziali https://www.iconameteo.it/news/tempesta-tropicale-jerry-minaccia-i-caraibi-con-piogge-torrenziali/ Fri, 10 Oct 2025 13:40:46 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87491 tempesta JerryLa tempesta tropicale Jerry si intensifica nell’Atlantico centrale portando piogge intense e rischio inondazioni sulle Isole Sottovento, Porto Rico e Isole Vergini, con possibile evoluzione in uragano La tempesta tropicale Jerry si è formata martedì scorso nell’Atlantico centrale, diventando il decimo sistema denominato della stagione degli uragani 2025. Attualmente in movimento attraverso le acque tropicali, …

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La tempesta tropicale Jerry si intensifica nell’Atlantico centrale portando piogge intense e rischio inondazioni sulle Isole Sottovento, Porto Rico e Isole Vergini, con possibile evoluzione in uragano

La tempesta tropicale Jerry si è formata martedì scorso nell’Atlantico centrale, diventando il decimo sistema denominato della stagione degli uragani 2025. Attualmente in movimento attraverso le acque tropicali, Jerry rappresenta una minaccia significativa per diverse isole dei Caraibi, con previsioni di condizioni meteorologiche pericolose nelle prossime ore.

Al momento della formazione, la tempesta Jerry si trovava a oltre 1.030 miglia a est-sudest delle Isole Sottovento settentrionali, la catena di isole caraibiche che si estende dalle Isole Vergini fino a Guadalupa. I meteorologi del National Hurricane Center hanno registrato venti massimi sostenuti di 50 miglia orarie, con il sistema che si muoveva verso ovest-nordovest a 23 miglia orarie attraverso l’oceano aperto.

Intensificazione prevista e possibile trasformazione in uragano

Secondo le previsioni del NHC, Jerry è destinata a rafforzarsi costantemente nelle prossime 24-48 ore. Gli esperti indicano che la tempesta tropicale potrebbe raggiungere l’intensità di uragano già nel fine settimana, con venti che potrebbero arrivare fino a 100 chilometri orari. Questa intensificazione rappresenta un elemento di preoccupazione per le autorità meteorologiche e le popolazioni delle isole caraibiche.

Nonostante l’aspetto attualmente disorganizzato del sistema, Jerry ha dimostrato una tendenza al rafforzamento. I modelli meteorologici mostrano che la maggior parte dei venti forti si concentra nella parte orientale del centro della tempesta, il che potrebbe limitare l’impatto diretto sulle isole più occidentali della regione.

Allerta meteo per le isole caraibiche

Un’allerta di tempesta tropicale è stata emessa per numerose isole dei Caraibi, tra cui Barbuda, Anguilla, St. Kitts, Nevis, Montserrat, St. Barthelemy, Saint Martin, Sint Maarten, Saba, St. Eustatius e Guadalupa. Le autorità locali hanno invitato i residenti a prepararsi per condizioni meteorologiche avverse che potrebbero persistere fino a sabato.

Oggi sono previste piogge molto intense su Isole Sottovento, Isole Vergini Britanniche, Isole Vergini Americane e Porto Rico, con un elevato rischio di inondazioni improvvise. La coda sudorientale della tempesta, carica di umidità e raffiche, porterà condizioni particolarmente pericolose dalla sera di oggi fino al weekend in zone come Antigua e Barbuda, Saint Martin, Saint Kitts, Nevis, Montserrat e Guadalupa.

Rischio di accumuli idrici e inondazioni

Il Centro Nazionale degli Uragani ha avvertito che il trascinamento di bande di pioggia associate al sistema potrebbe generare accumuli significativi di acqua. Le zone più vulnerabili sono i terreni montuosi delle Isole Sottovento e delle Isole Vergini, dove le precipitazioni intense potrebbero provocare inondazioni improvvise e smottamenti del terreno.

Anche se Jerry non dovrebbe fare un vero e proprio approdo sulle isole, le onde generate dalla tempesta raggiungeranno la costa già da giovedì, creando condizioni di mare mosso pericoloso e correnti di risacca potenzialmente letali. I bagnanti e i naviganti sono stati invitati a mantenersi lontani dalle acque costiere.

Traiettoria verso nord e possibile arrivo alle Bermuda

Nei prossimi giorni, la traiettoria di Jerry dovrebbe spostarsi verso nord, allontanandosi dalle altre isole caraibiche e dalla costa degli Stati Uniti. Un fronte freddo in arrivo dovrebbe deviare la tempesta verso mare aperto, riducendo significativamente il rischio per il continente nordamericano.

Tuttavia, le previsioni indicano che Jerry potrebbe arrivare vicino alle Bermuda all’inizio della prossima settimana, probabilmente domenica, portando venti forti fino a 80 chilometri orari e piogge torrenziali. Le autorità delle Bermuda stanno monitorando attentamente l’evoluzione del sistema e potrebbero emettere allerte specifiche nei prossimi giorni.

La formazione di Jerry conferma l’intensità della stagione ciclonica 2025 nell’Atlantico. Gli esperti ricordano che ottobre rimane un mese critico per lo sviluppo di sistemi tropicali, e invitano le popolazioni delle aree a rischio a mantenere alta l’attenzione e a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali di protezione civile.

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Prosegue l’ottobrata, ma domani arriva ancora qualche pioggia. Ecco dove https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-domani-prosegue-lottobrata-ma-arriva-ancora-qualche-pioggia-ecco-dove/ Fri, 10 Oct 2025 12:20:56 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87468 meteo domani autunno sole weekendDomani, sabato 11 ottobre 2025, l’alta pressione sarà protagonista sull’Italia, garantendo condizioni meteo stabili praticamente ovunque e un clima insolitamente mite per la stagione. L’unica eccezione resta la Sardegna e in misura minore la Sicilia, lambite da una perturbazione in lento movimento nel Mediterraneo occidentale. Lo scenario meteo stabile favorirà lo sviluppo di nebbie nelle …

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Domani, sabato 11 ottobre 2025, l’alta pressione sarà protagonista sull’Italia, garantendo condizioni meteo stabili praticamente ovunque e un clima insolitamente mite per la stagione. L’unica eccezione resta la Sardegna e in misura minore la Sicilia, lambite da una perturbazione in lento movimento nel Mediterraneo occidentale.
Lo scenario meteo stabile favorirà lo sviluppo di nebbie nelle ore più fresche in val Padana e l’accumulo di sostanze inquinanti.

Previsioni meteo domani, sabato 11 ottobre

  • Nord e regioni tirreniche: cielo in prevalenza sereno, temperature massime tra 21 e 27 gradi. Nebbie in bassa pianura Padana tra notte e primo mattino.

  • Sud e Sicilia: stabile, con qualche locale annuvolamento; ventilazione da nord.

  • Sardegna: nuvolosità sparsa con qualche rovescio, venti orientali.

  • Isole maggiori: tempo variabile, con qualche pioggia isolata.

In generale, da un punto di vista meteo la giornata di domani sarà insomma ideale per attività all’aperto, con clima mite e sole prevalente su gran parte del territorio, salvo alcune zone isolate dove potrebbero comparire piogge o nebbie mattutine.

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Tempesta tropicale Priscilla: allerta piogge torrenziali tra Baja California e Sud-Ovest USA https://www.iconameteo.it/news/tempesta-tropicale-priscilla-allerta-piogge-torrenziali-tra-baja-california-e-sud-ovest-usa/ Fri, 10 Oct 2025 10:18:57 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87484 tempesta PriscillaLa tempesta tropicale Priscilla minaccia la Baja California e gli Stati Uniti sud-occidentali con piogge intense, rischio di alluvioni lampo e condizioni meteorologiche critiche tra Messico, Arizona, Utah e Colorado. La tempesta tropicale Priscilla si sta avvicinando alle coste della Baja California, portando con sé un’ondata di maltempo che coinvolgerà anche gli Stati Uniti sud-occidentali. …

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La tempesta tropicale Priscilla minaccia la Baja California e gli Stati Uniti sud-occidentali con piogge intense, rischio di alluvioni lampo e condizioni meteorologiche critiche tra Messico, Arizona, Utah e Colorado.

La tempesta tropicale Priscilla si sta avvicinando alle coste della Baja California, portando con sé un’ondata di maltempo che coinvolgerà anche gli Stati Uniti sud-occidentali. Il sistema, che ha già raggiunto raffiche di vento tra 80 e 100 km/h, sta generando condizioni di piogge torrenziali e mare agitato lungo le coste messicane, con una traiettoria che nei prossimi giorni influenzerà anche le regioni interne di Arizona, Utah e Colorado.

Traiettoria della tempesta tropicale Priscilla e zone a rischio

Secondo le ultime analisi, il centro della tempesta tropicale Priscilla si trova attualmente al largo della Baja California e si muove verso nord-ovest. Le previsioni indicano che il sistema manterrà la propria intensità tropicale ancora per alcune ore, per poi iniziare a perdere forza avvicinandosi alla terraferma. Tuttavia, anche in fase di indebolimento, Priscilla continuerà a distribuire piogge intense e venti sostenuti sulle aree costiere e interne del Messico nord-occidentale.

La traiettoria della tempesta la porterà a interessare progressivamente il sud-ovest degli Stati Uniti, con particolare attenzione alle zone di Arizona centrale e settentrionale, Utah meridionale e Colorado sud-occidentale. In queste aree, tra venerdì e sabato, sono attese precipitazioni abbondanti, accompagnate da un aumento del rischio di alluvioni lampo e criticità idrogeologiche.

Previsioni meteo e intensità delle precipitazioni

Le bande nuvolose della tempesta tropicale Priscilla stanno già determinando un peggioramento delle condizioni meteorologiche sulla Baja California, con piogge torrenziali e venti forti che potranno causare disagi a popolazioni e infrastrutture. L’umidità trasportata dal sistema verrà successivamente spinta verso nord-est, raggiungendo le regioni desertiche e montuose degli Stati Uniti sud-occidentali.

Gli esperti segnalano che le precipitazioni potranno essere particolarmente intense nelle zone montane e nei canyon di Arizona e Utah, dove il terreno arido e la scarsa capacità di assorbimento del suolo aumentano il rischio di flash flood. In alcune località, i quantitativi di pioggia attesi in poche ore potrebbero superare la media mensile, generando rapidamente criticità idrogeologiche e interruzioni stradali.

Rischio alluvioni lampo e criticità idrogeologiche

Il rischio più elevato associato alla tempesta tropicale Priscilla è rappresentato dalle alluvioni lampo, fenomeni improvvisi e violenti che possono verificarsi in presenza di piogge torrenziali su aree particolarmente vulnerabili. Le autorità locali hanno già emesso avvisi di allerta per la Baja California e per le contee di Arizona, Utah e Colorado interessate dalla traiettoria della tempesta.

Le popolazioni residenti e i viaggiatori sono invitati a monitorare costantemente gli aggiornamenti meteorologici e a prestare attenzione alle indicazioni delle autorità, soprattutto nelle aree soggette a criticità idrogeologiche e a rischio di frane o smottamenti.

Andamento della stagione ciclonica nel Pacifico e Atlantico

La presenza della tempesta tropicale Priscilla nel Pacifico orientale conferma l’intensità della stagione ciclonica 2025, caratterizzata da numerosi eventi intensi sia in Atlantico che nel Pacifico. Gli esperti sottolineano che anche se la traiettoria ufficiale della tempesta riguarda principalmente la Baja California e il sud-ovest degli Stati Uniti, le condizioni di maltempo e piogge torrenziali possono verificarsi ben oltre l’area segnalata, coinvolgendo anche regioni limitrofe.

Il monitoraggio costante e la tempestiva diffusione degli aggiornamenti restano fondamentali per ridurre i rischi legati ai fenomeni meteorologici estremi e garantire la sicurezza delle comunità esposte.

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Maltempo in Spagna, allerta rossa a Valencia: piogge torrenziali e rischio alluvioni https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/maltempo-in-spagna-allerta-rossa-a-valencia-piogge-torrenziali-e-rischio-alluvioni/ Fri, 10 Oct 2025 08:28:31 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87460 maltempo spagnaNelle ultime ore, una nuova ondata di maltempo ha investito la Spagna, in particolare la regione di Valencia e la Catalogna, dove l’allerta rossa è stata diramata dall’Agenzia meteorologica statale. La provincia di Valencia è nuovamente sotto osservazione a causa di piogge torrenziali, con il rischio concreto di alluvioni e danni diffusi. Le autorità raccomandano …

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Nelle ultime ore, una nuova ondata di maltempo ha investito la Spagna, in particolare la regione di Valencia e la Catalogna, dove l’allerta rossa è stata diramata dall’Agenzia meteorologica statale. La provincia di Valencia è nuovamente sotto osservazione a causa di piogge torrenziali, con il rischio concreto di alluvioni e danni diffusi. Le autorità raccomandano massima prudenza, mentre la popolazione ripercorre con apprensione i drammatici eventi del 29 ottobre 2024, quando la regione fu colpita da una devastante alluvione.

Allerta rossa a Valencia: situazione attuale e aree colpite

La tempesta Gabrielle ha causato un peggioramento repentino delle condizioni meteorologiche sull’est della penisola iberica, con precipitazioni eccezionali che hanno già provocato allagamenti e forti disagi a Valencia e nelle province limitrofe. L’allerta rossa resterà in vigore almeno fino a mezzanotte, secondo gli ultimi aggiornamenti. Sono caduti oltre 100 litri di pioggia per metro quadrato in poche ore, con picchi localizzati che hanno superato i 180 millimetri in un’ora, stabilendo nuovi record per l’area.

Le zone più colpite includono il centro urbano di Valencia, la Horta Sud e diversi comuni dell’entroterra, dove si sono verificate esondazioni di corsi d’acqua come il Barranco e la Saleta. A Picanya, un ponte è stato distrutto dall’impeto dell’acqua, mentre a Utiel e Ribera decine di persone sono rimaste intrappolate dalle inondazioni. Le autorità hanno chiuso uffici, scuole e infrastrutture pubbliche, invitando i residenti a rimanere nelle proprie abitazioni.

Disagi a scuole, trasporti e interventi di emergenza

A causa del maltempo, più di sessanta comuni, tra cui Valencia, hanno sospeso le lezioni in tutte le scuole. I trasporti pubblici risultano fortemente compromessi: diversi voli da e per Valencia sono stati cancellati e si registrano ritardi e soppressioni sulla rete ferroviaria, in particolare sulle linee dell’Alta Velocità e dei treni regionali.

I vigili del fuoco e la Protezione Civile sono impegnati in decine di interventi, tra cui il salvataggio di automobilisti intrappolati e il supporto a chi si è rifugiato in centri commerciali e strutture sicure. Le autorità hanno inviato messaggi di allerta sui dispositivi mobili dei residenti, invitando a evitare spostamenti non necessari e a seguire le indicazioni delle forze dell’ordine.

Eventi meteorologici estremi: la memoria dell’alluvione del 2024

La Comunità Valenciana affronta questa nuova emergenza ancora segnata dalla catastrofe del 29 ottobre 2024, quando una DANA portò a inondazioni improvvise che causarono centinaia di vittime e danni ingenti. L’intervento dell’esercito spagnolo fu necessario per soccorrere le popolazioni isolate, mentre numerose infrastrutture rimasero senza elettricità e telecomunicazioni per ore. Anche in questa occasione, la rapidità con cui si sono sviluppati i fenomeni meteorologici estremi ha messo a dura prova i sistemi di emergenza.

Le autorità della Spagna mantengono alta l’attenzione su possibili nuove ondate di maltempo, con la previsione di precipitazioni intense anche nelle prossime ore su Valencia, Alicante e la Regione di Murcia. La popolazione è invitata a monitorare costantemente gli aggiornamenti e a seguire le indicazioni delle autorità competenti.

Previsioni meteo e raccomandazioni per la popolazione

Secondo gli ultimi bollettini, la pioggia intensa continuerà a interessare la Comunità Valenciana e le aree limitrofe, con il rischio di alluvioni lampo e frane nelle zone più vulnerabili. Sono possibili ulteriori chiusure di strade, evacuazioni preventive e disagi alla viabilità.

Si raccomanda di evitare spostamenti non necessari, di non attraversare corsi d’acqua e sottopassi allagati e di mantenersi informati tramite i canali ufficiali. L’intensità delle precipitazioni e la persistenza del maltempo rendono questa fase particolarmente delicata per la sicurezza pubblica in tutta la Spagna orientale.

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Tifone Halong in Giappone: piogge record e venti distruttivi sulle isole Izu https://www.iconameteo.it/news/tifone-halong-in-giappone-piogge-record-e-venti-distruttivi-sulle-isole-izu/ Fri, 10 Oct 2025 07:00:24 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87461 tifone HalongIl tifone Halong ha colpito giovedì 9 ottobre l’arcipelago delle isole Izu, a sud di Tokyo, con precipitazioni record e raffiche di vento fino a 197 km/h. Le autorità hanno emesso allerta meteo e invitato all’evacuazione, mentre a Oiso si registra una vittima travolta dalle onde. Il tifone Halong ha attraversato l’arcipelago delle isole Izu …

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Il tifone Halong ha colpito giovedì 9 ottobre l’arcipelago delle isole Izu, a sud di Tokyo, con precipitazioni record e raffiche di vento fino a 197 km/h. Le autorità hanno emesso allerta meteo e invitato all’evacuazione, mentre a Oiso si registra una vittima travolta dalle onde.

Il tifone Halong ha attraversato l’arcipelago delle isole Izu nella mattinata di giovedì 9 ottobre, portando con sé piogge torrenziali, venti violentissimi e un’allerta meteo di massimo livello per la popolazione locale. L’evento ha interessato in particolare l’isola di Hachijojima, dove sono stati registrati valori pluviometrici e anemometrici senza precedenti dall’inizio delle rilevazioni nel 2003. La situazione è stata monitorata costantemente dalle autorità giapponesi, che hanno attivato procedure di emergenza e invitato i residenti delle zone più esposte a mettersi in sicurezza.

Record di precipitazioni e intensità del vento

Sull’isola di Hachijojima, il tifone Halong ha scaricato poco meno di 350 millimetri di pioggia in sole 12 ore, stabilendo un nuovo record storico per la zona. Contemporaneamente, le raffiche di vento hanno raggiunto i 197 chilometri orari, con picchi ancora più elevati rilevati nelle immediate vicinanze dell’occhio del ciclone. Questi valori, uniti alla formazione di una zona di precipitazione lineare – una fascia di nubi temporalesche particolarmente intense e persistenti – hanno moltiplicato il rischio di allagamenti, frane e danni alle infrastrutture.

Allerta meteo ed evacuazioni nelle isole Izu

Già dalla giornata di mercoledì 8 ottobre, la Japan Meteorological Agency aveva diffuso avvisi speciali per forti venti e onde alte su tutto l’arcipelago delle isole Izu, con particolare attenzione per Hachijojima e Aogashima. Le autorità hanno esortato la popolazione a prepararsi all’evacuazione, sottolineando che le raffiche di vento potevano essere sufficienti a far crollare alcune abitazioni. In diverse località sono stati attivati centri di accoglienza e sospesi i collegamenti marittimi e aerei, mentre le squadre di emergenza sono state dispiegate per fronteggiare eventuali criticità.

Conseguenze e danni sul territorio

Il passaggio del tifone Halong ha provocato interruzioni della viabilità, blackout elettrici e danni a tetti, alberi e linee elettriche, soprattutto nelle aree più esposte. Le precipitazioni eccezionalmente intense hanno aumentato il rischio di frane e allagamenti, mentre le onde alte hanno reso pericolosa la fascia costiera. A Oiso, una città sulla costa di Honshu, un uomo è morto dopo essere stato travolto dalle onde mentre camminava lungo la spiaggia. Nonostante i danni materiali, al momento non si registrano altri feriti gravi, ma la situazione resta sotto stretta osservazione.

Monitoraggio e previsioni per i prossimi giorni

Il tifone Halong è stato seguito passo dopo passo dai servizi meteorologici giapponesi, che hanno fornito aggiornamenti in tempo reale sulla sua traiettoria e intensità. Dopo aver investito le isole Izu, il ciclone si è spostato verso nord-est, allontanandosi progressivamente dalla costa giapponese e indebolendosi in tempesta tropicale. Nei prossimi giorni sono attese ancora piogge moderate nell’area della Grande Tokyo, ma il rischio di eventi estremi dovrebbe gradualmente diminuire.

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Terremoto nelle Filippine, allerta tsunami e vittime https://www.iconameteo.it/altre-news/terremoto-filippine-allerta-tsunami-e-vittime/ Fri, 10 Oct 2025 06:57:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87446 Un potente terremoto di magnitudo 7.4 ha scosso le Filippine nella mattinata del 10 ottobre 2025, con epicentro localizzato in mare a circa 62 chilometri a sud-est della città di Manay, nella provincia di Davao Oriental. Il sisma si è verificato alle ore 9:43 locali a una profondità di dieci chilometri, causando il movimento di …

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Un potente terremoto di magnitudo 7.4 ha scosso le Filippine nella mattinata del 10 ottobre 2025, con epicentro localizzato in mare a circa 62 chilometri a sud-est della città di Manay, nella provincia di Davao Oriental. Il sisma si è verificato alle ore 9:43 locali a una profondità di dieci chilometri, causando il movimento di una faglia sottomarina che ha generato un’immediata allerta per possibili tsunami.

Dopo il terremoto, l’Istituto di vulcanologia e sismologia delle Filippine ha dichiarato che c’è il rischio di “uno tsunami distruttivo con onde di altezza tale da mettere in pericolo la vita”. Il Centro di allerta tsunami del Pacifico di Honolulu ha confermato che potrebbero verificarsi onde entro i 300 chilometri dall’epicentro, fino a tre metri al di sopra del livello del mare, con possibili ripercussioni anche in Indonesia e a Palau.

Le vittime e i danni del terremoto

Dalle aree più colpite dal terremoto arrivano ancora poche notizie. Secondo i primi aggiornamenti ci sarebbe almeno una vittima accertata a causa della caduta di detriti nella regione di Davao, nel sud-est di Mindanao., ma è alto il rischio che il bilancio possa aggravarsi.

Il terremoto ha causato significativi danni agli edifici nella regione, che si trova nel sud delle Filippine, oltre a interruzioni di corrente elettrica e alla cancellazione delle lezioni scolastiche e delle attività negli uffici governativi, a eccezione dei servizi di emergenza. I bambini hanno evacuato le scuole della città di Davao, che conta circa 5,4 milioni di abitanti ed è il più grande centro abitato vicino all’epicentro.

Una serie di eventi sismici devastanti

Questo violento sisma segue una serie di terremoti che hanno colpito le Filippine nelle ultime settimane. A fine settembre, un terremoto di magnitudo 6.9 ha scosso le Filippine centrali, causando oltre 74 vittime e devastazione soprattutto nell’isola di Cebu. Il bilancio di quel sisma aveva registrato almeno 69 morti e centinaia di feriti, con ospedali locali sovraccarichi e città come Bogo ridotte in macerie.

Prima ancora, il 30 settembre, un devastante terremoto di magnitudo 7.0 aveva provocato almeno 60 morti e oltre 140 feriti, con crolli di edifici, blackout diffusi e popolazioni terrorizzate che fuggivano nelle strade. Le squadre di soccorso avevano lavorato senza sosta tra le macerie per cercare sopravvissuti.


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Previsioni meteo di oggi: ottobrata in Italia, alta pressione e clima mite https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-di-oggi-ottobrata-in-italia-alta-pressione-e-clima-mite/ Fri, 10 Oct 2025 06:34:22 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87447 soleAlta pressione protagonista con tempo stabile e soleggiato su quasi tutta l’Italia. Solo la Sardegna lambita da una perturbazione, mentre temperature miti e nebbie caratterizzano il Centro-Nord. Oggi l’Italia è interessata da una fase di alta pressione in rinforzo che garantisce condizioni di tempo stabile e generalmente soleggiato su gran parte del territorio. Si tratta …

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Alta pressione protagonista con tempo stabile e soleggiato su quasi tutta l’Italia. Solo la Sardegna lambita da una perturbazione, mentre temperature miti e nebbie caratterizzano il Centro-Nord.

Oggi l’Italia è interessata da una fase di alta pressione in rinforzo che garantisce condizioni di tempo stabile e generalmente soleggiato su gran parte del territorio. Si tratta di una tipica ottobrata, cioè un periodo di ottobre caratterizzato da clima diurno mite, temperature superiori alla media e giornate prevalentemente serene, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord. L’unica eccezione è la Sardegna, lambita dalla perturbazione numero 2 del mese in lento movimento nel Mediterraneo occidentale, che nei prossimi giorni sfiorerà anche la Sicilia.

Alta pressione e ottobrata: clima stabile su tutta Italia

La presenza di una robusta alta pressione sull’Italia favorisce una situazione di stabilità atmosferica diffusa. Da Nord a Sud, il tempo stabile è la regola, con cieli sereni o poco nuvolosi e temperature pomeridiane che si mantengono su valori decisamente miti. Le massime raggiungono spesso i 25-27 gradi nelle regioni tirreniche, sulle isole maggiori e in molte aree del Nord, superando di diversi gradi le medie stagionali. Questa anomalia termica è tipica delle cosiddette “ottobrate”, che portano un clima quasi estivo in pieno autunno.

Sardegna e Sicilia: instabilità e piogge intermittenti

La Sardegna si trova ai margini dell’anticiclone ed è interessata dalla perturbazione numero 2 di ottobre, responsabile di nuvolosità diffusa, piogge intermittenti e locali temporali durante la giornata. Anche la Sicilia, soprattutto nelle zone interne e montuose, sarà sfiorata nei prossimi giorni dalla stessa perturbazione, con la possibilità di sporadiche precipitazioni nel pomeriggio. I venti sono generalmente deboli, ma sulle isole maggiori si registrano rinforzi dai quadranti orientali.

Nebbie e qualità dell’aria: effetti della stabilità atmosferica

La persistenza di stabilità atmosferica favorisce la formazione di nebbie nelle ore più fredde, soprattutto nella Val Padana e nelle pianure del Nord. Tra la notte e il primo mattino, banchi di nebbia possono ridurre la visibilità e accentuare il peggioramento della qualità dell’aria a causa dell’accumulo di sostanze inquinanti. Si tratta di un fenomeno tipico durante le fasi di alta pressione prolungata, quando l’assenza di vento e precipitazioni impedisce la dispersione degli inquinanti.

Temperature: valori oltre la media e clima mite

Le temperature restano stazionarie o in leggero aumento, con valori massimi compresi tra 21 e 27 gradi su gran parte del Paese. Il clima è insolitamente mite, con una notevole escursione termica tra il giorno e la notte, soprattutto al Centro-Nord. Le minime all’alba si attestano intorno ai 10 gradi, mentre le massime sfiorano i 25-27 gradi, confermando una situazione termica decisamente fuori stagione.

Previsioni per il weekend: sole e clima mite

Fino a domenica, la situazione non subirà variazioni significative: il tempo stabile e soleggiato continuerà a dominare su tutta l’Italia, con l’eccezione di Sardegna e Sicilia dove insisteranno nuvolosità e piogge sporadiche. Le temperature rimarranno elevate, soprattutto al Nord e sulle regioni tirreniche, mentre la formazione di nebbie sarà ancora probabile nelle pianure settentrionali.

Tendenza per la prossima settimana: possibili cambiamenti

Lo scenario più probabile per la prossima settimana vede il possibile ritorno di correnti orientali più fresche sull’Italia. Questo potrebbe comportare un graduale ridimensionamento delle temperature e una maggiore instabilità soprattutto sulle Isole maggiori e lungo le Alpi e gli Appennini. Tuttavia, l’alta pressione dovrebbe mantenere ancora condizioni generalmente stabili almeno fino a metà settimana, prima di un possibile cambio di scenario con il ritorno di aria più fredda e instabile.

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Tendenza meteo: dal caldo dell’ottobrata al freddo in pochi giorni! L’evoluzione da domenica 12 ottobre https://www.iconameteo.it/news/tendenza-meteo-dal-caldo-dellottobrata-al-freddo-in-pochi-giorni-levoluzione-da-domenica-12-ottobre/ Thu, 09 Oct 2025 13:00:41 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87433 La tendenza meteo per domenica 12 e l’inizio della settimana indica una repentina evoluzione delle condizioni meteo. Mentre domani (10 ottobre) e nel weekend dell’11-12 dominerà l’alta pressione con tempo stabile, soleggiato e clima molto mite per il periodo, da lunedì 13 e soprattutto da martedì 14 le nostre regioni vivranno un deciso cambiamento con …

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La tendenza meteo per domenica 12 e l’inizio della settimana indica una repentina evoluzione delle condizioni meteo. Mentre domani (10 ottobre) e nel weekend dell’11-12 dominerà l’alta pressione con tempo stabile, soleggiato e clima molto mite per il periodo, da lunedì 13 e soprattutto da martedì 14 le nostre regioni vivranno un deciso cambiamento con il ritorno delle piogge e soprattutto dell’aria fredda. Si preannuncia dunque un importante ridimensionamento termico: pronti al cambio stagione? Di seguito le previsioni nel dettaglio.

Tendenza meteo: domenica tra sole e temperature sopra la media

La settimana si chiude con una domenica 12 ottobre all’insegna dell’alta pressione su gran parte della Penisola, regalando una giornata diffusamente mite e valori termici che, soprattutto al Nord, superano le medie stagionali. Nella Val Padana, al risveglio si potranno formare locali nebbie, mentre al Centro-Sud il cielo si presenterà con velature passeggere, ma senza fenomeni significativi. Le temperature massime toccheranno punte prossime ai 25 gradi, sia al Nord che al Sud, con minime generalmente comprese tra 16 e 18 gradi, valori insolitamente elevati per la stagione. Solo Sardegna e Sicilia resteranno ai margini di questa situazione: qui, un’area di bassa pressione centrata sul Mediterraneo occidentale manterrà il cielo spesso nuvoloso, ma con precipitazioni scarse o assenti. I venti meridionali, fino a moderati, interesseranno soprattutto la Sardegna e il Canale di Sicilia, portando aria calda e umida.

Lunedì: ancora stabilità, ma con i primi segnali di cambiamento

Il lunedì 13 proseguirà sul solco dei giorni precedenti: cielo sereno o poco nuvoloso su gran parte d’Italia, con possibili banchi di nebbia tra notte e mattino nella fascia centrale della Val Padana. Tuttavia, l’alta pressione comincerà a mostrare i primi cedimenti, soprattutto in quota. Nelle Isole maggiori sarà possibile qualche episodio di instabilità locale, mentre nelle Alpi orientali si noterà un aumento della nuvolosità, anticipo dell’arrivo di un sistema più attivo. Le temperature massime resteranno elevate, ma già nelle zone alpine e nel Nordest si osserveranno i primi lievi cali, segno che il tempo sta per cambiare.

Da martedì: aria più fresca e tempo instabile

A partire da martedì 14, le proiezioni confermano un cambio della circolazione: l’alta pressione verrà progressivamente sostituita da un’area depressionaria in arrivo dall’Europa nord-orientale, accompagnata da aria decisamente più fredda. Questo porterà a un generale calo delle temperature, con valori che potranno scendere anche sotto la media, specialmente al Centrosud, dove le fasi instabili diventeranno più probabili e frequenti. Già nella giornata di martedì, il rischio di locali rovesci aumenterà al Centrosud, mentre al Nord l’ingresso di venti orientali moderati favorirà precipitazioni soprattutto a ridosso delle Prealpi e dell’Appennino. In questo contesto, le temperature massime potranno scendere di 4-5 gradi rispetto ai picchi registrati nel weekend, portando l’atmosfera più in linea con la stagione autunnale.

Prepararsi al cambio di stagione

Chi ama il tempo stabile e le temperature miti può ancora godersi qualche ora di sole, ma è bene prepararsi a una seconda parte della settimana più dinamica. Le regioni del Nord e del Centro potranno contare su cieli ancora prevalentemente sereni nei prossimi giorni, mentre al Sud e sulle Isole l’instabilità potrebbe farsi più marcata, con possibili precipitazioni sparse e venti freschi. Per chi si trova in montagna, soprattutto sulle Alpi e sull’Appennino, è consigliabile tenere d’occhio l’evoluzione: il calo termico potrebbe portare le prime nevicate fino a quote relativamente basse già nella seconda parte della settimana. Insomma, dopo un assaggio di tarda estate, l’autunno si prepara a entrare nel vivo con tutte le sue sfumature.

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Tifone Halong in Giappone: colpite le isole Izu! Venti violentissimi https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/tifone-halong-in-giappone-colpite-le-isole-izu-venti-violentissimi/ Thu, 09 Oct 2025 09:48:46 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87435 tifone HalongIl tifone Halong ha investito le isole Izu, a sud di Honshu, in Giappone, nella mattinata del 9 ottobre. L’Agenzia meteorologica giapponese aveva già emesso un’allerta il giorno precedente, avvertendo la popolazione del rischio di forti venti e onde alte. Le condizioni meteorologiche si sono rapidamente aggravate, con piogge torrenziali e raffiche di vento violente …

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Il tifone Halong ha investito le isole Izu, a sud di Honshu, in Giappone, nella mattinata del 9 ottobre. L’Agenzia meteorologica giapponese aveva già emesso un’allerta il giorno precedente, avvertendo la popolazione del rischio di forti venti e onde alte. Le condizioni meteorologiche si sono rapidamente aggravate, con piogge torrenziali e raffiche di vento violente che hanno colpito la regione.

Tifone Halong: allerta meteo e misure di sicurezza

Le autorità locali hanno invitato i residenti delle isole Izu ad adottare precauzioni e, dove necessario, a procedere con l’evacuazione delle zone più esposte. Secondo le previsioni, il tifone Halong ha raggiunto una velocità massima del vento di circa 204 km/h, portando rischio di distruzione per alcune abitazioni e infrastrutture. Il monitoraggio costante delle condizioni atmosferiche ha permesso di limitare i pericoli per la popolazione, mentre le squadre di emergenza sono state mobilitate per eventuali interventi.

Effetti sulle infrastrutture e sulla popolazione

Il passaggio del tifone Halong sulle isole Izu ha causato interruzioni della viabilità e possibili blackout, dovuti alla caduta di alberi e linee elettriche. Le forti piogge hanno aumentato il rischio di frane e allagamenti, mentre le raffiche di vento hanno danneggiato tetti e strutture leggere. Non sono stati segnalati feriti gravi, ma la situazione resta sotto costante osservazione da parte delle autorità giapponesi, che continuano a fornire aggiornamenti e raccomandazioni alla popolazione.

Monitoraggio e previsioni meteorologiche

Il tifone Halong è stato seguito con attenzione dai servizi meteorologici giapponesi, che hanno fornito previsioni puntuali sulla sua traiettoria e sull’evoluzione delle condizioni atmosferiche. L’attenzione resta alta per possibili eventi estremi nei prossimi giorni, con un costante monitoraggio delle precipitazioni, delle raffiche di vento e delle mareggiate lungo la costa giapponese.

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Previsioni meteo domani: giornata perlopiù stabile e mite! Qualche pioggia: ecco dove https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-domani-giornata-perlopiu-stabile-e-mite-qualche-pioggia-ecco-dove/ Thu, 09 Oct 2025 08:25:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87431 soleLe previsioni meteo per domani, venerdì 10 ottobre, indicano una giornata caratterizzata da alta pressione su tutta la Penisola. Il sole sarà protagonista in molte regioni, con cieli generalmente sereni o al massimo poco nuvolosi. Le temperature si manterranno su valori superiori alla media del periodo, con punte che potranno raggiungere i 25 gradi nelle …

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Le previsioni meteo per domani, venerdì 10 ottobre, indicano una giornata caratterizzata da alta pressione su tutta la Penisola. Il sole sarà protagonista in molte regioni, con cieli generalmente sereni o al massimo poco nuvolosi. Le temperature si manterranno su valori superiori alla media del periodo, con punte che potranno raggiungere i 25 gradi nelle principali città del Centro-Sud, mentre nelle zone interne e sulle Alpi il clima sarà più fresco, ma comunque gradevole.

Previsioni dettagliate per Nord, Centro e Sud Italia

Al Nord, il tempo sarà prevalentemente soleggiato, con qualche velatura innocua e possibili banchi di nebbia al mattino nelle pianure. Le temperature minime si attesteranno tra i 10 e i 14 gradi, mentre le massime potranno superare i 22 gradi nelle zone più esposte al sole. Al Centro, le condizioni saranno simili: cieli sereni e temperature comprese tra 12 e 24 gradi, con valori più elevati nelle aree costiere e nelle città come Roma e Firenze.

Qualche pioggia possibile in Sardegna e Sicilia

Al Sud e sulle Isole, si conferma il clima mite tipico dell’ottobrata, con cieli sereni e temperature che potranno raggiungere i 25 gradi in Sicilia e Sardegna. Cielo nuvoloso in Sardegna, con isolate piogge o brevi rovesci intermittenti nel corso della giornata. Velature passeggere e un po’ di nuvole in arrivo sul nord e ovest della Sicilia dove non si escludono sporadiche precipitazioni nel pomeriggio.

Tendenza per il weekend: l’ottobrata prosegue fino a domenica 12

Il weekend inizierà dunque con sole e clima piacevole, particolarmente indicato per attività all’aperto. Gli amanti della meteorologia potranno osservare il fenomeno dell’ottobrata che si prolungherà almeno fino a domenica 12, con eventuali lievi variazioni solo nelle zone interne montane.

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Previsioni meteo 9 ottobre: instabilità e nubi in Sardegna, sole prevalente altrove https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-9-ottobre-instabilita-e-nubi-in-sardegna-sole-prevalente-altrove/ Wed, 08 Oct 2025 15:15:08 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87418 Giovedì in Sardegna attese nubi in aumento e possibili deboli piogge. Al Nord-Est nuvolosità irregolare e locali precipitazioni sulle Alpi, mentre il resto d’Italia vedrà tempo stabile e temperature in rialzo. La giornata di giovedì sarà caratterizzata da un progressivo aumento della nuvolosità sulla Sardegna, dove non si escludono deboli piogge o isolati rovesci soprattutto …

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Giovedì in Sardegna attese nubi in aumento e possibili deboli piogge. Al Nord-Est nuvolosità irregolare e locali precipitazioni sulle Alpi, mentre il resto d’Italia vedrà tempo stabile e temperature in rialzo.

La giornata di giovedì sarà caratterizzata da un progressivo aumento della nuvolosità sulla Sardegna, dove non si escludono deboli piogge o isolati rovesci soprattutto nelle aree meridionali. Nel Nord-Est si registreranno nubi irregolari già dal mattino, con la possibilità di brevi piogge pomeridiane sulle Alpi venete e friulane; le condizioni tenderanno a migliorare in serata. Sulle restanti regioni, il tempo si manterrà prevalentemente soleggiato, fatta eccezione per il transito di velature e locali annuvolamenti sull’Appennino settentrionale.

Venti e temperature: Tramontana in attenuazione, clima più mite al Sud

I venti di Tramontana subiranno una decisa attenuazione su quasi tutta la Penisola, con gli ultimi rinforzi residui tra il Canale d’Otranto e lo Ionio. Le temperature massime saranno in aumento soprattutto al Sud e in Sicilia, mentre al Centro-Nord si registrerà una notevole escursione termica: valori all’alba intorno o poco sotto i 10°C e massime fino a 22-24°C.

Previsioni dettagliate per giovedì

L’alta pressione garantirà condizioni di stabilità atmosferica su gran parte d’Italia, favorendo giornate miti e soleggiate al Centro-Nord. Solo la Sardegna e, marginalmente, la Sicilia risentiranno di un debole vortice ciclonico in formazione sul Mediterraneo occidentale, responsabile dell’aumento della nuvolosità e delle possibili precipitazioni locali.

In sintesi, la previsione meteo per giovedì vede la Sardegna con cieli da parzialmente a molto nuvolosi e rischio di piogge deboli; Nord-Est con passaggi nuvolosi e locali fenomeni sulle Alpi; Centro e Sud con tempo stabile e temperature in rialzo, ideale per godersi il clima di ottobrata italiana.

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Meteo weekend 11-12 ottobre: alta pressione e clima mite quasi ovunque https://www.iconameteo.it/news/meteo-weekend-11-12-ottobre-alta-pressione-e-clima-mite-quasi-ovunque/ Wed, 08 Oct 2025 12:45:54 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87413 meteo weekend autunnoIl secondo weekend di ottobre sarà dominato da alta pressione, stabilità e temperature sopra le medie stagionali, soprattutto al Nord. Sulle Isole Maggiori persisteranno nuvole e locali piogge. Meteo weekend dell’11-12 ottobre si conferma una prevalenza di alta pressione sull’Italia, con tempo stabile e temperature decisamente miti che supereranno le medie stagionali, specie nelle regioni …

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Il secondo weekend di ottobre sarà dominato da alta pressione, stabilità e temperature sopra le medie stagionali, soprattutto al Nord. Sulle Isole Maggiori persisteranno nuvole e locali piogge.

Meteo weekend dell’11-12 ottobre si conferma una prevalenza di alta pressione sull’Italia, con tempo stabile e temperature decisamente miti che supereranno le medie stagionali, specie nelle regioni del Nord. L’area di stabilità atmosferica favorirà ampie schiarite e condizioni di bel tempo, mentre le Isole Maggiori rimarranno sotto l’influsso marginale di una bassa pressione centrata sul Mediterraneo occidentale.

Previsioni meteo dettagliate per sabato: Nord stabile, nuvole e piogge sulle Isole

Sabato, nelle regioni del Nord e sulle penisole, prevarranno ampie schiarite e il rischio di nebbie temporanee all’alba nella Val Padana centrale. In Sardegna sono attese nuvole diffuse con locali piogge o brevi rovesci, soprattutto sull’est e successivamente nelle aree interne. Anche in Sicilia saranno possibili annuvolamenti e qualche fenomeno occasionale nelle zone montuose.

Domenica: stabilità persistente, ancora piogge isolate sulle Isole

Domenica il tempo stabile continuerà nel resto d’Italia, con schiarite diffuse e rischio di nebbie in Val Padana tra notte e mattino. Le Isole Maggiori vedranno ancora nuvole e qualche pioggia locale, soprattutto in Sardegna sud-occidentale. Le temperature resteranno stabili e miti, con punte vicine ai 25 gradi da nord a sud, accentuando l’anomalia termica al Nord.

Lunedì e tendenza successiva: primi segnali di cambiamento

L’inizio della prossima settimana dovrebbe riproporre condizioni simili al weekend, ma sulle Isole si potranno verificare instabilità più diffuse. Da martedì, secondo le proiezioni, l’alta pressione inizierà a indebolirsi lasciando spazio a una circolazione depressionaria proveniente dall’Europa nord-orientale, con possibile arrivo di aria più fredda e calo delle temperature anche sotto la norma.

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Ondata di caldo eccezionale in Canada: temperature record e condizioni estreme in Québec e Ontario https://www.iconameteo.it/news/ondata-di-caldo-eccezionale-in-canada-temperature-record-e-condizioni-estreme-in-quebec-e-ontario/ Wed, 08 Oct 2025 07:34:21 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87410 CanadaIl Canada orientale affronta un’ondata di calore fuori stagione, con temperature fino a 15°C sopra la media. Un anticiclone persistente sta causando nuovi record a Montréal e aggravando la siccità tra Québec e Ontario. Una straordinaria ondata di calore sta investendo il Canada orientale, portando temperature eccezionalmente alte per il mese di ottobre. Un potente …

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Il Canada orientale affronta un’ondata di calore fuori stagione, con temperature fino a 15°C sopra la media. Un anticiclone persistente sta causando nuovi record a Montréal e aggravando la siccità tra Québec e Ontario.

Una straordinaria ondata di calore sta investendo il Canada orientale, portando temperature eccezionalmente alte per il mese di ottobre. Un potente anticiclone sull’America nord-orientale ha determinato valori fino a 15°C sopra la media stagionale, con picchi di caldo che hanno superato quelli di molte città degli Stati Uniti. Tra le aree più colpite figurano il Québec e l’Ontario, dove le giornate ricordano l’estate piena.

Anticiclone e temperature record: clima estivo in pieno ottobre

La presenza di un vasto anticiclone ha innescato una persistente anomalia termica su tutto il Canada orientale. A Montréal-Trudeau è stato registrato un nuovo record assoluto per ottobre: il termometro ha raggiunto i 29,9°C, superando il primato stabilito solo l’anno precedente. In molte località del Québec e dell’Ontario, le temperature massime si sono attestate oltre i 30°C, valori tipici di luglio e assolutamente inusuali per l’autunno canadese.

Effetti sulla siccità e confronto con gli Stati Uniti

L’ondata di calore sta aggravando la siccità già presente nella regione, con notti insolitamente miti e minime spesso superiori ai 20°C. Le temperature registrate hanno superato quelle di numerose città degli Stati Uniti, evidenziando la portata eccezionale del fenomeno. Le condizioni meteorologiche attuali sono considerate estremamente rare e testimoniano l’intensità del cambiamento climatico in atto nel Nord America.

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Meteo 8 ottobre: tempo stabile e temperature miti in Italia https://www.iconameteo.it/news/meteo-8-ottobre-tempo-stabile-e-temperature-miti-in-italia/ Wed, 08 Oct 2025 06:23:22 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87400 sole nuvoleGiornata di tempo stabile su tutta la penisola con temperature in aumento e venti di Tramontana al Sud Meteo 8 ottobre: mercoledì 8 ottobre si presenta come una giornata caratterizzata da condizioni meteorologiche prevalentemente stabili su tutto il territorio nazionale. Il cielo sereno dominerà la scena, regalando agli italiani una piacevole giornata autunnale con temperature …

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Giornata di tempo stabile su tutta la penisola con temperature in aumento e venti di Tramontana al Sud

Meteo 8 ottobre: mercoledì 8 ottobre si presenta come una giornata caratterizzata da condizioni meteorologiche prevalentemente stabili su tutto il territorio nazionale. Il cielo sereno dominerà la scena, regalando agli italiani una piacevole giornata autunnale con temperature che raggiungeranno valori particolarmente miti per il periodo.

Meteo 8 ottobre: situazione al Centro-Sud

Le regioni centrali e meridionali godranno di un tempo soleggiato con qualche modesto annuvolamento previsto in Sardegna, Molise, Puglia e nelle zone interne del Sud e della Sicilia. Nonostante la presenza di nubi sparse, non sono attese precipitazioni significative. La Tramontana soffierà con intensità da moderata a forte su Molise, regioni meridionali e Sicilia, mantenendo molto mossi il basso Adriatico e lo Ionio al largo.

Evoluzione al Nord

Il Nord Italia vivrà una giornata di transizione con velature in arrivo entro sera e nubi in aumento in Liguria. Le temperature subiranno un lieve aumento, garantendo un clima diurno molto mite nelle regioni settentrionali e tirreniche.

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Tempo stabile in Italia con qualche eccezione: la tendenza https://www.iconameteo.it/news/tempo-stabile-in-italia-con-qualche-eccezione-la-tendenza/ Tue, 07 Oct 2025 15:30:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87394 nuvoleLa parte finale della settimana sarà caratterizzata da tempo stabile e anticiclonico su gran parte dell’Italia, con eccezioni per le isole maggiori come la Sardegna, dove un’area di bassa pressione potrebbe influenzare il tempo. Il clima mite sarà presente su tutto il Paese, con temperature in aumento. La fine della settimana vedrà un prevalente tempo …

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La parte finale della settimana sarà caratterizzata da tempo stabile e anticiclonico su gran parte dell’Italia, con eccezioni per le isole maggiori come la Sardegna, dove un’area di bassa pressione potrebbe influenzare il tempo. Il clima mite sarà presente su tutto il Paese, con temperature in aumento.

La fine della settimana vedrà un prevalente tempo stabile e anticiclonico su buona parte dell’Italia. Questo scenario sarà influenzato da un rafforzamento dell’alta pressione sull’Europa centrale e sul Nord Italia. Venerdì, il cielo sereno o poco nuvoloso sarà la norma sul Centro-nord, mentre al Sud e sulla Sicilia si potrà notare una nuvolosità passeggera.

Previsioni per le isole

In Sardegna, il cielo nuvoloso sarà più evidente con rovesci isolati al mattino lungo il mar Tirreno e possibili anche nelle zone interne. Sabato, grazie al rafforzamento dell’alta pressione, si verificheranno pochi cambiamenti, con la possibilità di rovesci nel sud e nelle zone interne della Sardegna e sulla Sicilia orientale.

Condizioni climatiche

Le temperature saranno in leggero aumento quasi ovunque, contribuendo a un clima mite su tutto il Paese. La situazione potrebbe restare simile anche domenica, con la possibilità di nebbie sulla Val Padana.

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Meteo mercoledì 8 ottobre: tempo stabile, sole e temperature in rialzo https://www.iconameteo.it/news/meteo-mercoledi-8-ottobre-tempo-stabile-sole-e-temperature-in-rialzo/ Tue, 07 Oct 2025 13:07:56 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87395 Immagine generata da AIMercoledì 8 ottobre l’Italia sarà interessata da condizioni meteo stabili e soleggiate, con temperature in aumento e venti sostenuti su alcune regioni. Al Nord attese velature, mentre al Sud resiste la Tramontana. La giornata di mercoledì 8 ottobre sarà caratterizzata da un tempo stabile su tutta la Penisola, con cielo sereno o al massimo poco …

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Mercoledì 8 ottobre l’Italia sarà interessata da condizioni meteo stabili e soleggiate, con temperature in aumento e venti sostenuti su alcune regioni. Al Nord attese velature, mentre al Sud resiste la Tramontana.

La giornata di mercoledì 8 ottobre sarà caratterizzata da un tempo stabile su tutta la Penisola, con cielo sereno o al massimo poco nuvoloso. Solo su Molise, aree interne del Sud peninsulare e la Sicilia tirrenica si segnaleranno locali annuvolamenti, ma senza precipitazioni. Al Nord si osserverà una tendenza a leggere velature nel corso della giornata, mentre in Liguria aumenteranno le nubi basse.

Venti di Tramontana e mari mossi: le zone più esposte

La Tramontana continuerà a soffiare con intensità da moderata a forte su Molise, regioni meridionali, Sicilia e sui mari prospicienti, con raffiche che potranno raggiungere i 60-70 km/h. Il basso Adriatico e lo Ionio al largo risulteranno fino a molto mossi, specie nelle ore centrali.

Temperature in aumento e clima mite nelle ore diurne

Le temperature sono attese in lieve aumento: all’alba l’aria resterà frizzante al Centro-Nord con valori sotto i 10 gradi, mentre nelle ore diurne il clima sarà mite soprattutto su Nord, regioni tirreniche e Isole, con punte di 23-24°C e valori fino a 25-26°C sulla Sardegna. Questa situazione conferma una tipica ottobrata, con marcata escursione termica tra il mattino e il pomeriggio.

Previsioni locali e tendenza per le prossime ore

In tutte le regioni si prevede l’assenza di fenomeni significativi, mentre la ventilazione potrà rendere più fresco il clima nelle zone esposte. La situazione rimarrà stabile anche nelle ore serali, con alta pressione protagonista e solo qualche nube di passaggio al Nord-Ovest.

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Ondata di caldo senza precedenti in Cina e Giappone: temperature record e notti tropicali https://www.iconameteo.it/news/ondata-di-caldo-senza-precedenti-in-cina-e-giappone-temperature-record-e-notti-tropicali/ Tue, 07 Oct 2025 10:31:12 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87388 La temperatura ha raggiunto i 39,3°C a Jianning, in Fujian, segnando il picco dell’ondata di calore in Cina. In Giappone si registrano condizioni estive e notti tropicali mai viste. L’ondata di calore che sta colpendo l’Asia orientale ha raggiunto livelli eccezionali. In Cina, la città di Jianning nella provincia di Fujian ha toccato i 39,3°C, …

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La temperatura ha raggiunto i 39,3°C a Jianning, in Fujian, segnando il picco dell’ondata di calore in Cina. In Giappone si registrano condizioni estive e notti tropicali mai viste.

L’ondata di calore che sta colpendo l’Asia orientale ha raggiunto livelli eccezionali. In Cina, la città di Jianning nella provincia di Fujian ha toccato i 39,3°C, segnando la temperatura più elevata del Paese e uno dei valori più alti mai registrati a ottobre. Ben 36 stazioni meteorologiche hanno battuto o eguagliato il record di temperatura massima mensile, mentre 47 stazioni hanno stabilito nuovi primati per la temperatura minima notturna, con valori mai raggiunti prima nella storia delle rilevazioni cinesi.

Caldo estremo e nuovi record in Cina

L’attuale ondata di calore in Cina è stata definita dagli esperti come la più intensa degli ultimi decenni. Le stazioni meteorologiche hanno segnalato temperature superiori ai 39°C in numerose località, con picchi estremi nel Sud e nelle regioni centrali. Il fenomeno è alimentato da persistenti condizioni di alta pressione e da un’eccezionale anomalia termica, che ha innalzato drasticamente la temperatura minima giornaliera, causando notti insolitamente calde e rendendo difficile il raffreddamento naturale degli ambienti urbani.

Giappone: notti tropicali e massime estive da record

Il caldo eccezionale interessa anche il Giappone, dove si osservano condizioni tipicamente estive in tutto l’arcipelago. Persino sull’isola di Hokkaido si registrano notti “tropicali”, con temperature minime che superano i 28°C nelle regioni meridionali e massime che tornano a toccare i 34°C. Si tratta di un evento climatico senza precedenti, che sottolinea l’intensificarsi delle anomalie legate al cambiamento climatico e la necessità di monitorare costantemente l’evoluzione delle condizioni meteo estreme in Asia.

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Superluna del raccolto 2025: spettacolo nel cielo il 7 ottobre https://www.iconameteo.it/news/superluna-del-raccolto-2025-spettacolo-nel-cielo-il-7-ottobre/ Tue, 07 Oct 2025 07:14:27 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87385 superlunaLa prima Superluna dell’anno illuminerà il cielo italiano martedì 7 ottobre alle 5:48, con un disco più grande e luminoso del solito. Il fenomeno sarà visibile  il 7 ottobre e anche nei giorni successivi. Martedì 7 ottobre 2025, il cielo italiano sarà protagonista di uno degli eventi astronomici più attesi: la Superluna del raccolto. Alle …

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La prima Superluna dell’anno illuminerà il cielo italiano martedì 7 ottobre alle 5:48, con un disco più grande e luminoso del solito. Il fenomeno sarà visibile  il 7 ottobre e anche nei giorni successivi.

Martedì 7 ottobre 2025, il cielo italiano sarà protagonista di uno degli eventi astronomici più attesi: la Superluna del raccolto. Alle 5:48, la Luna piena raggiungerà il perigeo, il punto più vicino alla Terra nell’orbita del nostro satellite. Questo spettacolo naturale renderà la Luna visibilmente più grande e luminosa rispetto alle fasi ordinarie, con una distanza di circa 357.000 km dalla Terra.

Cos’è la Superluna del raccolto e perché è speciale

La Superluna si verifica quando la Luna piena coincide con il perigeo, facendo apparire il disco lunare circa il 7% più grande e fino al 15% più luminoso rispetto a una luna piena tipica. In questa occasione, il fenomeno prende il nome di Luna del raccolto, poiché è la luna piena più vicina all’equinozio d’autunno. La tradizione dei nativi americani associa questa luna a un periodo di raccolta, grazie alla sua intensa luminosità che facilitava il lavoro nei campi.

Quando e dove osservare la Superluna in Italia

Il plenilunio sarà visibile in tutta Italia già dalla sera del 6 ottobre e anche nelle notti successive, con il culmine alle 5:48 del 7 ottobre. Il disco lunare apparirà pieno per circa tre giorni, permettendo agli appassionati di osservare la Luna sia dopo il tramonto che nelle prime ore del mattino. Il fenomeno sarà particolarmente intenso e suggestivo, con una luminosità che regalerà un bagliore unico al cielo autunnale.

Curiosità astronomiche e prossimi eventi

Questa Superluna inaugura una serie di tre eventi consecutivi: seguiranno altre Lune piene particolarmente vicine alla Terra il 5 novembre e il 4 dicembre. Osservare la Superluna offre l’opportunità di ammirare la bellezza del nostro satellite naturale e di scoprire i segreti dell’<strong’orbita lunare durante un fenomeno raro e spettacolare.

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Tempesta Amy in Norvegia: venti a 185 km/h e neve oltre il metro https://www.iconameteo.it/news/tempesta-amy-in-norvegia-venti-a-185-km-h-e-neve-oltre-il-metro/ Tue, 07 Oct 2025 06:59:20 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87383 vento neveLa tempesta Amy ha completato il suo percorso attraverso l’Europa settentrionale, raggiungendo la Norvegia meridionale con una forza senza precedenti. Dopo aver seminato il caos tra Regno Unito e Repubblica d’Irlanda tra il 3 e il 4 ottobre 2025, questo ciclone atlantico si è spostato verso nord. Condizioni meteo estreme in Norvegia La Norvegia meridionale …

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La tempesta Amy ha completato il suo percorso attraverso l’Europa settentrionale, raggiungendo la Norvegia meridionale con una forza senza precedenti. Dopo aver seminato il caos tra Regno Unito e Repubblica d’Irlanda tra il 3 e il 4 ottobre 2025, questo ciclone atlantico si è spostato verso nord.

Condizioni meteo estreme in Norvegia

La Norvegia meridionale ha subito l’impatto più devastante della tempesta extratropicale, con nevicate intense che hanno raggiunto accumuli superiori al metro in sole 24 ore nelle zone interne del paese. Le raffiche di vento hanno mantenuto la loro intensità distruttiva, continuando a soffiare con velocità eccezionali che hanno messo a dura prova le infrastrutture norvegesi. Il maltempo ha creato condizioni di emergenza in tutto il territorio meridionale, costringendo le autorità locali a emettere avvisi di massima allerta.

Il percorso distruttivo attraverso l’Europa

Prima di raggiungere la Norvegia, la tempesta Amy aveva già dimostrato la sua potenza devastante nelle Isole Britanniche. Con un minimo di pressione di 944 hPa, questo mostro atlantico aveva scatenato venti da uragano con raffiche superiori ai 185 km/h sulle coste occidentali dell’Irlanda e in Scozia. Le piogge torrenziali avevano causato allagamenti diffusi.

Impatti sui trasporti e infrastrutture

Gli effetti della tempesta Amy si sono estesi ben oltre i danni meteorologici diretti. I servizi di traghetti tra Scozia e Irlanda del Nord sono stati completamente sospesi, mentre numerose tratte ferroviarie hanno registrato ritardi significativi e cancellazioni. In Irlanda, nella contea di Donegal, è stato raggiunto il massimo livello di allerta, con l’ordine per i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. La tragedia più grave si è verificata a Letterkenny, dove un uomo di circa 40 anni ha perso la vita in circostanze direttamente collegate alle condizioni meteo estreme scatenate da questo potente ciclone.

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Meteo martedì: variabilità al Sud, clima più mite su Nord e Tirreno https://www.iconameteo.it/news/meteo-martedi-variabilita-al-sud-clima-piu-mite-su-nord-e-tirreno/ Tue, 07 Oct 2025 06:44:45 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87379 soleMartedì caratterizzato da spiccata variabilità su Molise, Puglia, Irpinia, Basilicata e Calabria, con alternanza di sole e nuvole e locali piogge. Altrove tempo stabile e temperature miti. Le condizioni meteo di martedì presentano una marcata variabilità sulle regioni del Sud, in particolare su Molise, Puglia, Irpinia, Basilicata e Calabria. In queste aree si alterneranno periodi …

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Martedì caratterizzato da spiccata variabilità su Molise, Puglia, Irpinia, Basilicata e Calabria, con alternanza di sole e nuvole e locali piogge. Altrove tempo stabile e temperature miti.

Le condizioni meteo di martedì presentano una marcata variabilità sulle regioni del Sud, in particolare su Molise, Puglia, Irpinia, Basilicata e Calabria. In queste aree si alterneranno periodi soleggiati ad annuvolamenti, con possibilità di qualche pioggia isolata nel corso della giornata. Nel resto d’Italia, il tempo si manterrà generalmente stabile e ben soleggiato, salvo il passaggio di leggere velature al Nord e qualche temporaneo addensamento nel settore alpino orientale.

Temperature: valori sotto la media al Sud, clima mite al Nord e sulle isole

Le temperature massime resteranno contenute e sotto la media nelle regioni meridionali, dove non si supereranno i 19-20 gradi. Al contrario, il clima sarà decisamente più mite al Nord, sul medio-alto Tirreno e in Sardegna, dove si potranno sfiorare i 23-24 gradi. Queste differenze termiche sono legate all’afflusso di aria fresca al Sud e a condizioni più stabili altrove.

Venti intensi e mari molto mossi sulle regioni meridionali

Sulle regioni meridionali, in particolare su Molise, Sicilia e aree prospicienti, i venti saranno da moderati a forti di Tramontana, con raffiche di burrasca che potranno raggiungere i 70-80 km/h. I mari saranno fino a molto mossi, soprattutto il basso Adriatico e lo Ionio al largo, rendendo la navigazione impegnativa.

Previsioni dettagliate per le principali regioni del Sud

Nel dettaglio, su Molise, Puglia, Irpinia, Basilicata e Calabria si prevedono precipitazioni isolate, a tratti sotto forma di rovescio, alternate a schiarite. Le temperature si manterranno fresche e i venti settentrionali contribuiranno a un sensibile calo termico, tipico di questo periodo autunnale.

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Ondata di caldo anomalo in Canada e Stati Uniti: record storici e anomalie climatiche https://www.iconameteo.it/news/ondata-di-caldo-anomalo-in-canada-e-stati-uniti-record-storici-e-anomalie-climatiche/ Mon, 06 Oct 2025 16:30:08 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87370 previsioni caldo africanoUn’ondata di caldo estremo e persistente sta colpendo Canada e Stati Uniti, con temperature che superano di oltre 7 gradi la media stagionale di luglio. Centinaia di record storici sono stati battuti, mentre le minime notturne restano sopra i 21°C, confermando una situazione climatica eccezionale. Negli ultimi giorni, il Canada e gli Stati Uniti stanno …

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Un’ondata di caldo estremo e persistente sta colpendo Canada e Stati Uniti, con temperature che superano di oltre 7 gradi la media stagionale di luglio. Centinaia di record storici sono stati battuti, mentre le minime notturne restano sopra i 21°C, confermando una situazione climatica eccezionale.

Negli ultimi giorni, il Canada e gli Stati Uniti stanno vivendo una delle più intense ondate di calore degli ultimi decenni. Le temperature massime si attestano diffusamente intorno ai 32°C, con punte che in alcune aree hanno superato i 38°C, mentre le temperature minime notturne non scendono sotto i 21°C. Questa anomalia climatica ha portato al superamento di centinaia di record storici di temperatura, con valori che eccedono di oltre 7 gradi la media stagionale tipica di luglio, segnando una situazione di caldo estremo e persistente senza precedenti.

Record storici di temperatura e anomalie diffuse

Le colonnine di mercurio hanno raggiunto livelli mai registrati in molte città del Nord America. A Toronto, ad esempio, il termometro ha toccato i 36°C, superando il precedente primato risalente al 1921. Anche a New York si sono registrate tre giornate consecutive sopra i 38°C, un evento rarissimo per la metropoli. In Saskatchewan e Manitoba, le temperature hanno superato i 32°C anche a quote elevate, confermando la portata continentale del fenomeno. Questi valori, oltre a essere eccezionali per il periodo, hanno un impatto diretto sulla popolazione, sulle infrastrutture e sui servizi essenziali.

Cause e caratteristiche dell’ondata di caldo anomalo

L’ondata di calore attuale è il risultato di una configurazione atmosferica particolare, con un’alta pressione persistente che staziona sul Nord America, associata a aria umida e a una circolazione atmosferica modificata. I principali modelli meteorologici avevano già previsto una tendenza al caldo anomalo per l’estate 2025, ma l’intensità e la durata dell’evento hanno sorpreso anche gli esperti. La percezione termica, aggravata dall’umidità, ha reso le condizioni ancora più insopportabili, con valori percepiti che in alcune città hanno superato i 40°C.

Effetti sulla popolazione e sulla salute pubblica

Le autorità locali hanno lanciato allerta caldo in numerose città, invitando la popolazione a evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali, a bere molta acqua e a utilizzare i rifugi climatizzati messi a disposizione per le persone più vulnerabili. Il caldo estremo rappresenta un rischio serio per la salute, soprattutto per bambini, anziani e soggetti con patologie croniche. I sintomi da colpo di calore possono manifestarsi rapidamente, rendendo fondamentale la prevenzione e la sensibilizzazione.

Impatto sulle infrastrutture e sui servizi

L’ondata di calore ha messo a dura prova anche le infrastrutture: si sono verificati blackout elettrici in diverse aree, dovuti all’aumento del consumo energetico per il condizionamento dell’aria. Le reti idriche e i trasporti pubblici sono sotto stress, mentre le attività all’aperto e i grandi eventi sono stati ridimensionati o posticipati. La situazione richiede interventi rapidi e coordinati per garantire la sicurezza e la continuità dei servizi essenziali.

Cambiamenti climatici e tendenze future

Questa anomalia climatica rientra in un quadro più ampio di cambiamenti climatici in atto a livello globale. Le previsioni stagionali indicano che il Nord America potrebbe affrontare altre ondate di calore nei prossimi mesi, con temperature sopra la media e precipitazioni inferiori alla norma in molte regioni. Il ripetersi di eventi estremi conferma la necessità di adattare le politiche urbane e le abitudini individuali per mitigare gli effetti del riscaldamento globale.

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Tifone Matmo colpisce la Cina meridionale: evacuate 150mila persone https://www.iconameteo.it/news/tifone-matmo-colpisce-la-cina-meridionale-evacuate-150mila-persone/ Mon, 06 Oct 2025 14:19:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87368 tifone MatmoIl tifone Matmo ha raggiunto le coste cinesi con venti fino a 150 km/h, causando l’evacuazione di massa e la sospensione dei trasporti nelle province di Guangdong e Hainan. Il tifone Matmo, ventesimo ciclone tropicale della stagione 2025 del Pacifico, si è abbattuto con violenza sul Mar Cinese Meridionale raggiungendo le regioni costiere della Cina …

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Il tifone Matmo ha raggiunto le coste cinesi con venti fino a 150 km/h, causando l’evacuazione di massa e la sospensione dei trasporti nelle province di Guangdong e Hainan.

Il tifone Matmo, ventesimo ciclone tropicale della stagione 2025 del Pacifico, si è abbattuto con violenza sul Mar Cinese Meridionale raggiungendo le regioni costiere della Cina meridionale. La tempesta ha toccato terra domenica alle 14:50 ora locale lungo la costa orientale della contea di Xuwen, nella provincia del Guangdong, con venti massimi di 150 km/h e una pressione centrale di 965 ettopascal.

Allerta rossa e evacuazioni di massa

Le autorità meteorologiche cinesi hanno emesso allerta rossa per tifone e allerta arancione per forti precipitazioni, i due livelli più alti del sistema di allerta meteorologica a quattro livelli della Cina. L’intensità della tempesta tropicale ha costretto le autorità a ordinare l’evacuazione di oltre 150.000 persone dalle aree costiere più vulnerabili.

Il ciclone tropicale ha provocato gravi disagi nelle province di Guangdong e Hainan, proprio durante le festività nazionali cinesi. I venti sostenuti fino a 150 km/h hanno causato il crollo di alberi, la dispersione di lamiere metalliche e l’interruzione delle forniture di energia elettrica e acqua in diverse località costiere.

Impatti sui trasporti e infrastrutture

I collegamenti aerei e marittimi sono stati completamente sospesi a causa delle condizioni meteorologiche estreme. L’aeroporto internazionale Meilan di Haikou ha cancellato tutti i voli, con operazioni che dovrebbero riprendere gradualmente dalle 20:00 di domenica. Diversi ponti che attraversano il mare sono stati chiusi mentre forti venti e piogge torrenziali hanno investito l’area.

Nel porto peschereccio di Xuwen, l’acqua di mare ha allagato banchine e negozi costieri, provocando l’evacuazione completa dei residenti locali. Le forniture di energia elettrica e acqua sono state interrotte e le linee di comunicazione sono state compromesse.

Traiettoria verso Vietnam e Yunnan

Il tifone Matmo sta ora proseguendo la sua rotta verso nord-ovest. Le previsioni meteorologiche indicano che nelle prossime ore i suoi effetti più significativi colpiranno il Vietnam settentrionale e centro-settentrionale. Aree come Halong nella provincia di Quang Ninh e Hai Phong sono in allerta per il rischio di forti piogge, inondazioni e frane.

Dopo aver attraversato il Vietnam, la tempesta dovrebbe dirigersi verso la provincia cinese dello Yunnan. Le autorità hanno attivato piani di risposta di emergenza di livello IV per il controllo delle inondazioni in Guangdong, Hainan, Guangxi e Yunnan.

Misure di sicurezza e preparazione

Per far fronte al tifone Matmo, le autorità della capitale di Hainan, Haikou, hanno attivato misure di emergenza che includono la sospensione delle lezioni, del lavoro, dei trasporti e delle attività all’aperto, oltre alla chiusura dei siti turistici. Le squadre di soccorso sono state pre-posizionate nelle aree a rischio e finora non sono stati segnalati incidenti gravi.

Le autorità esortano residenti e viaggiatori a prestare la massima attenzione e a seguire scrupolosamente le direttive di sicurezza. Il sistema di allerta meteorologica cinese a quattro livelli prevede il rosso come il più severo, seguito da arancione, giallo e blu, mentre il sistema di risposta di emergenza ha il Livello I come il più grave.

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Meteo Italia martedì 7 ottobre: fase più stabile e mite https://www.iconameteo.it/news/meteo-italia-martedi-7-ottobre-fase-piu-stabile-e-mite/ Mon, 06 Oct 2025 13:27:08 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87375 soleMartedì 7 ottobre, l’Italia sarà caratterizzata da nuvolosità variabile con schiarite, specialmente al Centro-Nord e in Sardegna. Al Sud, si potranno verificare brevi piogge isolate tra Puglia e Calabria. I venti soffieranno da Nord, più intensi lungo l’Adriatico. Le temperature saranno miti al Nord, ma più basse al Sud. Martedì 7 ottobre, l’Italia sarà influenzata …

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Martedì 7 ottobre, l’Italia sarà caratterizzata da nuvolosità variabile con schiarite, specialmente al Centro-Nord e in Sardegna. Al Sud, si potranno verificare brevi piogge isolate tra Puglia e Calabria. I venti soffieranno da Nord, più intensi lungo l’Adriatico. Le temperature saranno miti al Nord, ma più basse al Sud.

Martedì 7 ottobre, l’Italia sarà influenzata da un quadro meteorologico variabile, con condizioni di stabilità e schiarite previste al Centro-Nord e in Sardegna. Queste regioni godranno di un tempo prevalentemente soleggiato, con solo qualche annuvolamento temporaneo sul Nord-Est. Al contrario, il Sud potrà registrare brevi piogge isolate, specialmente tra Puglia e Calabria.

Meteo Italia: le temperature

Le temperature saranno leggermente più elevate al Centro-Nord e in Sardegna, raggiungendo valori in linea o leggermente superiori alla norma stagionale. Al Sud, invece, le temperature resteranno contenute e sotto la media, mantenendo un clima più fresco rispetto al resto del paese. I venti continueranno a soffiare da Nord, risultando più intensi lungo il settore adriatico e sulle regioni meridionali.

Venti e mari

I venti settentrionali influenzeranno notevolmente le condizioni marine, specialmente nel basso Adriatico e nel Mar Ionio, dove i mari saranno localmente mossi. Questo fenomeno contribuirà a creare un’attività marina più agitata in queste aree.

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Tendenza meteo: dal 10 ottobre vortice ciclonico a partire dalla Sardegna https://www.iconameteo.it/news/tendenza-meteo-dal-10-ottobre-vortice-ciclonico-a-partire-dalla-sardegna/ Mon, 06 Oct 2025 12:42:43 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87373 tendenza meteo maltempo weekendIl rialzo della pressione atmosferica riporta tempo stabile e temperature nella norma su gran parte d’Italia. Da venerdì 10 ottobre possibili rovesci su Sardegna e Sicilia per l’arrivo di un vortice di bassa pressione. Dopo la recente fase di variabilità, il quadro meteorologico nazionale vede un netto rialzo della pressione atmosferica, favorito dall’arrivo di aria …

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Il rialzo della pressione atmosferica riporta tempo stabile e temperature nella norma su gran parte d’Italia. Da venerdì 10 ottobre possibili rovesci su Sardegna e Sicilia per l’arrivo di un vortice di bassa pressione.

Dopo la recente fase di variabilità, il quadro meteorologico nazionale vede un netto rialzo della pressione atmosferica, favorito dall’arrivo di aria più mite che riporta condizioni di tempo stabile e temperature in linea con le medie stagionali da Nord a Sud. Le temperature massime previste si attestano attorno ai 22-24°C, con valori generalmente gradevoli e clima asciutto su gran parte delle regioni.

Venerdì 10 ottobre: vortice in avvicinamento e instabilità sulle isole maggiori

Nella giornata di venerdì, l’avvicinarsi di un vortice di bassa pressione dal Mediterraneo occidentale determinerà un aumento dell’instabilità sulle isole maggiori. In particolare, la Sardegna sarà la prima regione coinvolta con la possibilità di rovesci localizzati, fenomeni che potranno successivamente estendersi anche ai settori occidentali della Sicilia. Il resto della Penisola manterrà invece condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso.

Tendenza weekend: stabilità diffusa, instabilità residua sulle isole e possibili foschie in Val Padana

Per il fine settimana la tendenza meteo mostra la persistenza di una lieve instabilità tra Sardegna e Sicilia soprattutto nella giornata di sabato, mentre il resto d’Italia continuerà a godere di tempo soleggiato e temperature nella norma, localmente poco superiori alle medie. Attenzione alle prime ore di domenica, quando potranno formarsi foschie o nubi basse in particolare sulla pianura padana centro-orientale.

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Tempesta Amy in Europa: venti record, blackout e danni tra Irlanda, Regno Unito e Scandinavia https://www.iconameteo.it/news/tempesta-amy-in-europa-venti-record-blackout-e-danni-tra-irlanda-regno-unito-e-scandinavia/ Mon, 06 Oct 2025 09:52:22 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=87351 tempesta AmyLa tempesta Amy ha colpito duramente l’Europa con raffiche fino a 185 km/h, causando blackout, vittime e gravi danni tra Irlanda, Regno Unito, Norvegia e Germania. Il maltempo si sposta ora verso il Mare di Norvegia e l’Europa centrale. La tempesta Amy si è abbattuta sull’Europa tra il 4 e il 6 ottobre, portando con …

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La tempesta Amy ha colpito duramente l’Europa con raffiche fino a 185 km/h, causando blackout, vittime e gravi danni tra Irlanda, Regno Unito, Norvegia e Germania. Il maltempo si sposta ora verso il Mare di Norvegia e l’Europa centrale.

La tempesta Amy si è abbattuta sull’Europa tra il 4 e il 6 ottobre, portando con sé venti estremi, piogge torrenziali e una pressione atmosferica storicamente bassa, che ha raggiunto i 947,9 hPa. Dopo aver colpito duramente Irlanda e Regno Unito, Amy si sta spostando verso est, lasciando dietro di sé una scia di blackout, vittime e danni ingenti alle infrastrutture e ai trasporti. Fonti non ufficiali riportano almeno 3 morti e oltre 400.000 utenze senza elettricità tra Irlanda, Norvegia e Regno Unito. Il suo passaggio sta ora interessando la Scandinavia e parte dell’Europa centrale, inclusa la Germania e la Polonia.

Tempesta Amy: origine e caratteristiche meteorologiche

La tempesta Amy si è formata sull’Atlantico come un intenso sistema di bassa pressione, rapidamente evolutosi in una delle più potenti tempeste atlantiche degli ultimi anni. Le sue raffiche di vento hanno raggiunto picchi di circa 185 km/h sulle coste occidentali dell’Irlanda e nel nord del Regno Unito, provocando mareggiate e precipitazioni intense su vaste aree. La pressione minima, scesa fino a 947,9 hPa, rappresenta un valore eccezionalmente basso per il continente europeo, indicativo della forza distruttiva del fenomeno.

Danni e conseguenze in Irlanda e Regno Unito

L’impatto della tempesta Amy è stato particolarmente devastante in Irlanda e Regno Unito, dove i venti fortissimi hanno abbattuto alberi, danneggiato tetti e infrastrutture, e interrotto la fornitura di energia elettrica a centinaia di migliaia di utenze. Le autorità locali hanno segnalato gravi disagi nei trasporti, con la sospensione di traghetti, voli e treni, e numerosi incidenti stradali dovuti a ostacoli e allagamenti. Secondo fonti non ufficiali, si registrano almeno tre vittime collegate agli eventi estremi, oltre a decine di feriti e migliaia di persone costrette a evacuare le proprie abitazioni.

Blackout e disagi diffusi tra Irlanda, Norvegia e Regno Unito

Tra le conseguenze più gravi della tempesta Amy si segnala un esteso blackout che ha lasciato senza corrente oltre 400.000 utenze tra Irlanda, Norvegia e Regno Unito. Le squadre di emergenza sono al lavoro per ripristinare la rete elettrica, ma le condizioni meteorologiche avverse complicano le operazioni. In molte aree rurali, la mancanza di elettricità si aggiunge ai problemi di comunicazione e isolamento, aggravando la situazione per le famiglie e le imprese colpite.

Trasporti paralizzati e mareggiate lungo le coste

La tempesta Amy ha causato la paralisi di numerosi servizi di trasporto in tutto il nord Europa. Diversi aeroporti hanno sospeso temporaneamente i voli, mentre i collegamenti ferroviari sono stati interrotti in molte regioni a causa di alberi caduti e danni alle infrastrutture. Le mareggiate generate dai venti hanno colpito le coste occidentali di Irlanda, Scozia e Norvegia, provocando erosione e danni ai porti e alle strutture turistiche. Le autorità hanno raccomandato di evitare gli spostamenti non necessari e di prestare attenzione agli aggiornamenti meteo.

La tempesta si sposta verso Scandinavia, Germania e Polonia

Dopo aver colpito l’area atlantica, la tempesta Amy si è leggermente indebolita ma continua a muoversi verso est, interessando ora il Mare di Norvegia e il Mare del Nord. Il maltempo sta coinvolgendo la Scandinavia, con piogge intense, neve sulle regioni più settentrionali e venti tempestosi che creano ulteriori disagi. Anche la Germania e la Polonia sono state raggiunte dal fronte perturbato, con segnalazioni di allagamenti, interruzioni dei trasporti e forti raffiche di vento nelle principali città.

Situazione attuale e previsioni per i prossimi giorni

Secondo gli ultimi aggiornamenti, la tempesta Amy continuerà a influenzare le condizioni meteorologiche su gran parte del nord Europa per tutta la settimana. Le autorità raccomandano massima attenzione, soprattutto nelle aree già colpite da blackout e danni strutturali. Si prevedono ulteriori precipitazioni e raffiche di vento localmente intense, in particolare tra Scandinavia, Germania e Polonia, mentre la situazione dovrebbe gradualmente migliorare nel Regno Unito e in Irlanda.

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