Pi\u00f9 di 200 persone sono morte in Nigeria a causa delle violente alluvioni che hanno colpito il paese negli ultimi giorni. Un bilancio drammatico, ma ancora provvisorio e destinato a salire, mentre i soccorritori cercano i corpi di almeno 500 dispersi, nella zona di Mokwa, nello stato centrale di Niger. Secondo le autorit\u00e0 locali, si tratta delle peggiori inondazioni degli ultimi 60 anni.
\nLe piogge torrenziali hanno travolto interi distretti, spazzando via abitazioni, ponti, strade, famiglie. \u00abAbbiamo recuperato oltre 200 corpi, ma le ricerche continuano\u00bb, ha dichiarato il coordinatore per gli affari umanitari dello Stato del Niger, parlando a Channels Television. Ma, ha aggiunto, \u00abnessuno pu\u00f2 ancora dire quanti morti ci siano davvero\u00bb.
\nAlluvioni in Nigeria: emergenza sanitaria e soccorsi
\nDopo la tragedia, \u00e8 una corsa contro il tempo per ridurre il rischio di emergenze sanitarie: il capo distretto di Mokwa ha annunciato che a breve cominceranno a riesumare i corpi sepolti nel fango, per evitare epidemie. Secondo le autorit\u00e0, alcuni cadaveri sono irrecuperabili: trascinati dalla corrente fino al fiume Niger.
\nLa Croce Rossa nigeriana ha parlato di \u00abperdita significativa di vite umane e di sofferenza diffusa\u00bb. L\u2019Agenzia nazionale per la gestione delle emergenze (Nema) ha iniziato la distribuzione di aiuti, ma la situazione resta critica. Le inondazioni hanno danneggiato infrastrutture vitali, con ripercussioni anche sull\u2019economia locale e sulla circolazione.
\nUn disastro che si ripete
\nLe alluvioni non sono una novit\u00e0 in Nigeria durante la stagione delle piogge, che va da aprile a ottobre. Solo nel 2022, oltre 600 persone morirono e pi\u00f9 di un milione furono costrette a lasciare le proprie case. Anche nel 2024 si erano registrati eventi estremi.
\nMa quanto accaduto a Mokwa \u00e8 un campanello d\u2019allarme ancora pi\u00f9 forte. Non si tratta solo di maltempo: \u00e8 il risultato di un sistema vulnerabile, aggravato dagli effetti della crisi climatica, dalla mancanza di infrastrutture adeguate e da uno sviluppo urbanistico disordinato.
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